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SciAlpinismo : Monte Granè,un colpo di vento,ed è tornato il sereno...06-dicembre-2010
Autore: Jacolus (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 07/12/10 16:49
Notizia riferita al: 06/12/10
Letture: 1514

Sono lieto che questo vento benefico di libertà abbia spazzato via le nebbie che stagnavano nelle nostre menti, permettendo a tutti di avere visuali più limpide, ma soprattutto più tolleranti... e questa bufera su opinioni a confronto è svanita come le nubi del mattino,ma...questa mattina mi metto in un’altra bufera,ma di neve per fortuna! lottare per farla passare,o cambiare la direzione,sarebbe cosa vana,come andare contro natura,ma mi immergo in essa,aspettando che svanisca.

Oggi per esempio assieme ho per compagni due cari amici; don Cornelio,prete cattolico e Noemi, giovane fanciulla di estrazione Valdese, io invece sono un libero battitore,ma non solo di neve ... quindi di estrazione spirituale lontana mille miglia uno dall’altro,forse vi chiederete:come fate andare d’accordo?e andare in montagna assieme? La risposta è semplice,abbiamo un reciproco rispetto delle opinioni dell’altro,e soprattutto,ci arricchiamo a vicenda con le nostre discussioni,e quando arriviamo giù siamo più ricchi di quando siamo partiti,ma di idee...

Si parte molto tardi,si fa per dire...alle otto siamo ancora al cimitero di Saluzzo,ormai abituale luogo di ritrovo,poi su per la valle Po. Le previsione danno verso il bello,ma quando? Per il momento nevischia e le strade sono quasi una pista da bob,ma ho Cornelio vicino a me,lui oltre che mi deve sopportare, mi fa anche da angelo custode. Invece Noemi come una diavoletta tentatrice mi aizza a sorpassare e a farmi salire in auto su verso il pian della Regina ancora con la neve da spazzare. Sono esitante,”meglio!dice la mia amica,la macchina con un palmo di neve tiene di più!” In qualche modo riesco a salire sudando freddo, Cornelio non si è accorto nulla del mio stato d’ansia,dorme beatamente!

Appena arrivati al parcheggio poco dopo Serre Uberto,eccolo lo spazzaneve,sta scendendo dal pian della Regina aggressivo e arrogante,distrugge quel prezioso elemento che tanto ci piace. Leviamo in fretta gli sci che abbiamo appena messo in mezzo alla strada altrimenti... e con la temperatura a meno sette ci incamminiamo su verso il Granè seguendo prima una strada, poi le piste meravigliosamente battute e fortunatamente chiuse,saliamo su un palmo di zucchero tutto per noi. Il sole a volte si fa vedere attraverso la nebbia, Cornelio sale con il suo passo leggero pare fluttuare sospeso sulla neve,sembra perfino che la sua figura illumini il sole sul suo capo,è un uomo puro e limpido,pare impregnato di spiritualità.

Io e Noemi lo seguiamo,non riusciamo a raggiungerlo,nessuno di noi ha mai capito come faccia con un passo così leggero e lento arrivare sempre prima di noi ,baldi giovanotti. Lo ritroveremo all’arrivo della vecchia seggiovia,dove ci fermiamo. Un’altra cattedrale nel deserto,ormai è un rudere abbandonato a se stesso,edificato negl’anni 50 fatto per durare poco,come tanti in Piemonte dove ci sono degli impianti in disuso...

Ci sistemiamo sotto la “curmà”e incomincia il walzer delle cose buone che escono dagli zaini,acciughe,salami, formaggi e una bottiglia di Barbaresco che la facciamo passare a brulè. Si parla, si parla,non ci crederete di che cosa abbiamo parlato oggi lassù! Abbiamo parlato di teologia, di vangeli etc. Io sono tra due fuochi,e per arricchire la conversazione erudisco i miei amici propinando una mia versione(anche confortato dai vangeli apocritici) su un fatto accaduto duemila anni fa. Parlo di San Giuseppe(ma allora santo non lo era ancora, lo fecero dopo tutti i “dispiaceri” che gli diede suo figlio)... Dovete sapere...secondo una più recente corrente di pensiero,e approfonditi studi fatti dal nostro beneamato e omnipotente, Primo ministro,luce intramontabile,stella polare per i popoli della Terra.nonchè unto,e desinato ad essere assunto al cielo per succedere al Padre Eterno...Dunque dicevo...queste ultime rivelazioni sono sconvolgenti! quindi...questo San Giuseppe,non era un povero falegname,ma bensì un facoltoso imprenditore della zona,forniva carri, carretti, bighe, ruote etc.(che allora erano di legno)a tutta la Galilea,insomma, era stato un precursore delle comunicazioni di quel tempo. Avrebbe voluto che suo figlio continuasse la sua ben avviata attività,ma egli preferì andarsene da casa,vivere tra i poveri i reietti,gli emigrati,i rifiutati dalla società ipocrita e benestante. Predicava,la pace, l’amore e la tolleranza,si scagliava contro i potenti e le loro ricchezze. Trascinava le folle,dall’alto della montagna teneva discorsi rivoluzionari tutti potevamo ammirarlo da lontano,indossava un mantello rosso...Ciò non piacque al potere del tempo e...(anche oggi il colore rosso non piace ai potenti...) Finì come tutti sanno...Solo allora,solo dopo la sua morte e resurrezione alcuni vangeli dissero che divenne figlio di Dio,e il povero Giuseppe che aveva sempre vissuto con grande dignità sofferto in silenzio l’abbandono del figlio,che ormai non era più suo,come esempio di sopportazione la Chiesa in seguito lo fece santo... Al termine del mio racconto,ci fu un coro di mumble!,mumble! Avevo inculcato il tarlo del dubbio, con l’intento di far vacillare la nostre già deboli fedi e labili certezze. Chissà se ce l’avranno raccontata proprio giusta!quello che successe veramente allora si perde nella notte dei tempi ma una cosa è certa la storia è sempre stata riscritta dai vincitori,qualunque essi siano....

Un sole pallido pare invitarci a scendere,la pista è tutta per noi,Noemi si scatena,seguita da Jolie,che è stupita di scendere così facilmente e senza fatica su terreno liscio come un biliardo, cerchiamo di sciare più elegantemente possibile,Cornelio ha imparato a sciare da me, che non sono capace! Quindi su questi terreni si vedono tutti i nostri difetti. Arriviamo all’auto, le nebbie sono svanite,splende il sole,la neve caduta ha lasciato un terreno migliore....


data:06-dicembre-2010
località di partenza:parcheggio poco sopra Serre Uberto
quota di partenza:1500 mt.c.
quota vetta 2314 mt.
dislivello:800 mt. c.
difficoltà:MS.


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