Oggi il grande assente per l’ouverture di inizio stagione per la nostra banda di scalmanati è Cornelio che comunque ho fatto in modo che fosse omnipresente come vedrete.... Ci siamo quasi tutti Vanni Guido, Franco l’adone,Fontebasso, Contesotto(non è un scherzo!si chiamano proprio così)Aldo,Jolie.ma soprattutto c’è il rientro delle terribili sorelline Fautry Fautry che con la loro vivacità travolgente ci hanno messo tutti sotto sopra. Nadia, la più giovane è arrivata ieri sera da New York dove ha corso la maratona,non paga della fatica è venuta a cimentasi in sci alpinismo, Noemi,invece era in astinenza da questo magico elemento che è la neve,ma mi ha fatto passare il momento più bello della gita;cioè salire sulla sua macchina nuova!che automobile!non chiedetemi come si chiama perché ha un nome impronunciabile,ma è una vettura estremamente spartana,come piace a me,quasi nulla di elettronico, e soprattutto non è come le macchine nuove che si acquistano ora,quando appena giri la chiave i fari rimangono sempre accesi senza possibilità di spegnerli, tutto per ubbidire a leggi assurde e consumistiche. Chi di noi tiene la luce accesa in pieno giorno? nessuno penso se si ha un po di buon senso. Il viaggio su quest’auto mi ha già pagato la gita!

Appena arriviamo al Santuario facciamo una fiera da non capirne più nessuna,ognuno ha la sua roba su una macchina dell’altro,causa di una partenza rocambolesca e confusionaria,ma alla fine ognuno e riuscito a trovare la roba altrui,e dopo qualche numero da circo riusciamo a partire. Ma non per molto,perchè le nostre pulzelle reclamano già un buon brulè,quindi alla prima baita,tiro fuori tutto “Le necessaire” e voilà che facciamo fuori la prima bottiglia di nebbiolo mutandola in una soave bevanda calda e saporita con ogni tipo di spezie.

La neve è durissima e i pendii sostenuti,io allergico alla neve marmorea faccio il giro per il colle Intersile mentre tutti gli altri la prendono su più direttamente,usiamo tutti i rampat,tranne la piccola Nadia,si...ma lei è un’alteta. Alla spicciolata arriviamo in vetta schiaffeggiati da un vento gelido,che ci fa subito ridiscendere alla ricerca di un’oasi tranquilla e solatia per le nostre orge enogastronomiche. Troviamo sul finire della discesa una “tampa” che fa al caso nostro,ma prima di tutto tiro fuori l’icona di Cornelio dallo zaino e la pianto sopra di noi nella neve. Non potendo venire almeno abbiamo la sua immagine che ci controlla,perché una banda di scellerati come noi, va sempre fuori di ogni controllo,lassù dopo un paio di bicchieri siamo senza etica e senza morale,quasi come il nostro governo,ma almeno noi non facciamo danni. Un sole pallido e livido tenta di scaldarci,ma noi siamo temprati alle intemperie,tra una folata di vento e l’altra,facciamo fuori salumi, formaggi,e acciughe,naturalmente abbondantemente innaffiate,per fortuna gli autisti sono esenti da questo supplizio beveratorio. Poi in crescendo ci portiamo in trionfo l’immagine del nostro amico don,che con il suo sorriso sornione pare che ci dica il suo motto:”gente allegra il ciel l’aiuta!” ma questa volta vedendoci proprio fuori da tutti i limiti,si appella a san Filippo Neri,dicendoci anche:”state buoni...se potete!”



data:10-novembre-2010
località di partenza: santuario di san Magno
quota di partenza:1761 mt.
quota vetta:2647 mt.
dislivello:900 mt. c.
difficoltà BS.

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