Cerco don Cornelio per una gita sci-alpinistica,la neve è tanta e qualcosa di nuovo ho in mente di fare,a lui piacciono le novità,ma egli mi cambia le carte in tavola,va sempre oltre il mio immaginario,e mi dice:perché non ci portiamo anche i pattini,andiamo al lago di Luca,sai ho 72 anni e non posso perdere più nessun treno,poi se vogliamo possiamo salire ancora un po’ con gli sci. Come si può non essere entusiasti di una simile proposta, il lago di Luca l’avevo già archiviato,pensavo che fosse già gelato prima dell’ultima nevicata,invece...,mai rinunciare in partenza!

Passa a prendermi con la sua auto,è sempre un’avventura viaggiare con lui; una volta non vede un senso unico,un’altra tira diritto per una rotonda,non la vista!... questa volta per tutto il viaggio sbandava a sinistra,gli ho perfino preso il volante in mano altrimenti un tir si asfaltava. Mi dice:sai...ho una gomma molle da qualche mese,ma mi dimentico sempre farla guardare. No! dilla giusta, inconsciamente ti piace andare a sinistra,poi con quel tuo ultimo articolo che hai attaccato tutti i poteri...ti vuoi proprio far mandare in pensione eh!

Penso che ci sia anche un protettore dei preti alla guida,per riuscire ad arrivare indenni sopra la borgata Colletto. Si parte a piedi stracarichi come muli,per fortuna dopo mezz’oretta incontriamo le prime zolle di neve,ma che neve! è dura come il marmo da mettere subito i rampat. appena si sale un pò l’ambiente è subito decisamente invernale,anzi artico direi,la foto camera non funziona per il freddo,ma..con previdenza né ho un’altra di scorta che l’ho tenuta ben al caldo,non potevo mica perdermi l’occasione di immortale un prete d’assalto che pattina su un lago!?

Tira un forte vento ,a volte quasi da sbatterci a terra,se sul lago sarà così faremo del ”wind-ice” Ma il mio amico si appella quella virtù teologale che è la speranza,poi inoltre ha un filo diretto con lassù. Infatti appena ci appare il lago la tormenta si placa,che spettacolo ci troviamo di fronte! La neve va ha morire nello specchio lacustre,davanti a noi, dietro la cima delle Guglie svettano imponenti le Lobbie di Viso,da qui non sono poi così lontane,e chissà se non si presenti l' occasione favorevole un inverno ho l’altro...ma non tanti ,siamo vecchi...

Che pattinata ragazzi!siamo partiti in sordina,ma poi don ha incominciato a scaldasi dando prova di destrezza e agilità, poi abbiamo giocato a rincorrerci e a fare in trenino come dei ragazzini. Se ti vedessero i tuoi parrocchiani! gli ho gridato, e lui:ne sarei felice,far vedere loro che c’è anche un altro mondo che pochi osano immaginare,ma che è possibile raggiungerlo,basta volerlo e di non essere prigionieri di questa società paranoica che incute timori insensati e paure,la paura rende prigionieri! Un popolo che ha paura è più facile dominare!

Continuiamo i nostri giochi sul ghiaccio su quella metà del lago dove la neve ci ha fatto il favore di non posarsi,ma questo è solo un laghetto la nostra fantasia và in escalscion, pensiamo al già al lago di Fiorenza è bellissimo pattinare con il Viso li vicino e poi con i suoi 50 metri di profondità e fantastico pensare di essere in un punto dove mai nessuno c’è stato!Poi al lago Lausfer, il Rabouns e perché no!le lac d’Allos,il più grande delle Alpi!Non poniamo freni al nostro immaginario. Sognare non costa niente!

Ma la gita non è ancora finita qui,altrimenti cosa abbiamo portato gli sci a fare?Abbiamo puntato un bel vallone che sale sulla costa spartiacque ai piedi della cima delle Guglie,la propongo al mio amico,e tanto per poi fare ancora un pò più di discesa,saliamo alla quota 2614 mt con vista Monviso. Ma che discesa poi...è uscita quella luce bastarda che non ti fa vedere la pendenza e le “tampe”con il valore aggiunto di una neve marmorea,siamo scesi alla “pijte varda”L’importante e non farsi male, perché mercoledì molto probabilmente ci sarà una rimpatriata di tutta l’allegra compagnia della stagione passata,il mio amico don ne è entusiasta,conta di esserci ma....quasi dalla macchina mi arriva una telefonata galeotta da Carla,che fa così:”disije a to amis preive ca mercu a l’ha na supertura!” appena appresa la notizia ,lo vedo rattristirsi come un bambino che ha rotto un balocco, poi mi dice che sarà con noi con il cuore e con il pensiero e..mi raccomando... continua: trastullatevi, ruzzate, baloccatovi sulla neve anche senza di me!Perché,gente allegra il ciel l’aiuta! “Ma Corny! quand a ‘d fas mandè ‘n pensiun! li dico....

PS.ho allegato in coda alle foto delle immagini eccezionali (che mi sono appena arrivate) di stambecchi al pascolo sul muro di una diga..roba da non crederci!


data:09-novembre-2010
località partenza:sopra borg.Colletto di Foresto a quota 1800 mt.
quota vetta:2614 mt.
dislivello::800 mt.c.
difficoltà:bellissime!

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