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Escursionismo : Monte Oserot (2861 m)
Autore: montagnard (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 07/10/10 10:55
Notizia riferita al: 07/10/10
Letture: 2221

Buongiorno a tutti!
Pervaso nuovamente dal diavolo tentatore Renato , abbandono la vita lavorativa per un giorno e mi lascio rapire per una nuova gita montana.
Destinazione Oserot con relativo tour, Val Maira, valle anche questa abbastanza sconosciuta a me, visto che ci vuole un bel po’ di tempo per il viaggio.
Pensavo di non tornare più in montagna di quest’anno, ma finire al stagione con una non salita, sarebbe stato davvero un peccato.
Questa volta il gruppo è ridotto vista l’assenza di Paolo, prossimo trekker nepalese. Solito appuntamento alle 7.30 e lunghissimo viaggio con destinazione Prato Ciorliero, in alta valle Maira.
La giornata è davvero strepitosa , il cielo è terso e del tutto privo di nubi.
Finalmente si allacciano gli scarponi e inforcate le racchette iniziamo a salire in direzione della passo della Gardetta.
Dico io: Passo della Gardetta?? E Massimo, si da li sopra si vede la Meja… e non avendola mai salita e sempre e solamente vista in foto, risalgo il sentiero con assoluta trepidazione.
Si sale bene, ma ad un certo punto il sentiero intrapreso tende a scomparire. Ma non dovrebbe essere un sentiero GTA, largo e ben segnalato?
“L’è pi insima… l’ava ditlu” dice l’infaticabile Massimo al capogita Renato .
Fa niente, si risale il costone erboso dritto per dritto e si va alla ricerca del sentiero perduto che giustamente ritroviamo più a monte, largo e segnalato che sembra un’autostrada.
Questa salita così fatta mi fa percepire una gran cosa… oggi le gambe girano! Yuppiiiiiii
Oggi in giornata lunga, avere le gambe che scorrono bene è una gran cosa.
Ripreso il sentiero ci si incammina verso il passo della Gardetta, con il sole in faccia… che li per li fa anche piacere, ma dopo un po’ “sbaluna”
La salita è comunque comoda e dolce, e in breve siamo in cima.
Eccola la in fondo….. la Meja… così vicina, e così mai salita da me…. Ma prima o poi…
Proseguiamo verso il passo di Rocca Brancia e ….. ma la in fondo c’è gente! E chi l’avrebbe detto… siamo ad ottobre… è mercoledì…. Chi viene in montagna da ste parti? La salita al passo è davvero comoda e si chiacchiera allegramente di un po’ di tutto: delle differenze di donne di uomini, di lavoro, di passioni, insomma di tutto.
Arrivati al passo breve pausa per dissetarci, uno sguardo alla cartina e si va in direzione del colle Oserot.
Dal colle bisogna scendere un pochino lungo il sentiero GTA e poi si taglia su una traccia in direzione del colle Oserot.
Le comitive che ci precedono hanno preso direzioni diverse.
Una di queste è impegnata in un canalino vicino al colle, mentre l’altra ha imboccato un sentiero in un prato, molto più in basso.
Il nostro capogita dice di puntare il canalino.
Ci dirigiamo quindi verso il colle Oserot e dopo un muretto in pietra prendiamo una non traccia e risaliamo un breve tratto di prato e roccette in direzione di un dito di pietra. La salita è impegnativa, ma oggi le gambe girano bene, e quindi tutto ok!
Qui i passaggi sono belli e divertenti, assolutamente facili, bisogna comunque fare attenzione a non far cadere rocce su chi sta dietro.
In breve comunque siamo oltre il canalino!
Bella salita per davvero…. Quasi quasi la rifarei!
Di qui in su è tutto sentierato, e quindi la salita, a parte la pendenza, è comoda. Arrivati poco sotto la vetta, ecco la sorpresa… quanta gente! Sono proprio venuti tutti qui oggi…. ma la vetta sommatale è abbastanza larga per contenerci tutti.
Manca poco a mezzogiorno. La salita è durata circa 3 ore e mezza, ma considerato i lunghi trasferimenti, non siamo affatto stravolti.
Aperti gli zaini, ecco comparire un sacco di leccornie…. Salame, formaggio.. peccato aver dimenticato un fiaschetto di vino….
Ma il buon Massimo tira fuori il coniglio dal cilindro…. Un fantastico fiaschetto di genepì casereccio!
Che meraviglia! Ne bevo molto volentieri un paio di goccetti….
La giornata è davvero strepitosa. Il Re in fondo è parzialmente innevato e più in fondo, il Chambeyron e il Brec… le nuvolette qua è la fanno davvero da cornice alle vette.
Non fa per nulla freddo e non c’è vento. Giornata davvero super!
Ma prima o poi bisogna scendere, e così ci si incammina giù per il sentiero, non prima però di aver fatto ancora una tappa su una placca rocciosa fatta a balze sulla quale ci stravacchiamo a prendere ancora un po’ di sole… si sta così bene!
Ma tocca scendere, a malincuore, ma tocca scendere…
E così si riparte, destinazione Colle Oserot. Prendiamo il sentiero che il gruppo della mattina aveva fatto per prati, così, per lo meno, non pestiamo le nostre stesse orme.
La discesa è lunga e ripida, ma comunque comoda e riprendiamo in breve riprendiamo il sentiero.
Decidiamo quindi ancora di tagliare un lungo tornante del sentiero e saliamo di nuovo dritto per dritto. Sarà l’ultima salita della giornata. Di qui è tutta discesa….. una lunghissima discesa verso Prato Ciorliero.

Giornata davvero strepitosa e gita davvero super, nonostante un falso storico…
Encomio per:
- strategia logistica del buon Renato
- Genepì artigianale di Massimo

Un saluto anche al gruppo di Boves che hanno un sito di trekking… www.Cuneotrekking.it, già inserito da tempo tra i miei preferiti.

Buone gite a tutti!

QUOTA VETTA: 2861 m
QUOTA PARTENZA 1940 m
DIFFICOLTÀ: EE allenati
(Saliscendi per vari colli: almeno 200 metri in tutto)


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