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Escursionismo : Gorgia Cagna? no! Cagnetta!...29-sttembre-2010
Autore: Jacolus (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 30/09/10 16:50
Notizia riferita al: 30/09/10
Letture: 1598

Oggi, 29 settembre, oltre ad essere il titolo di una famosa canzone dell’Equipe 84 degl’anni sessanta,per me è anche una data importante,è l’anniversario della mia assunzione in fabbrica nel lontano ’69,abbandonai così una vita errante e avventurosa per rientrare nei ranghi borghesi cui la società imponeva... Da allora in questa data, tutti gli anni ho sempre cercato di fare una grande gita,che per me non significa,salire una montagna col nome altosonante,anzi al contrario,ho sempre cercato di cacciarmi nei luoghi più reconditi e sconosciuti in modo da poter esprimere al meglio il mio spirito libero.

Quest’anno ho deciso per la Gorgia Cagna, il nome strano di questa montagna mi ha sempre incuriosito,naturalmente non ho scelto di salire per l’intinerario classico dal vallone della Meris,ma per l’aspro e solitario vallone del Reduc,che dire che è solo selvaggio è diminutivo.

Con me oggi ci sono il Gianfri e il lungo Ende,quindi la compagnia ideale per partire con lo spirito giusto,cioè, si sà dove si parte ,ma non dove si arriva...Ma sono estremamente fiducioso della buona riuscita della gita,una ventina d’anni fa avevo già salito questo vallone per andare al Ventabren, ma...Ma dopo il primo tratto molto agevole ma altresì scivoloso seguendo la traccia di decine di mucche che avevano lasciato la loro odorosa “traccia”arriviamo alla piana del Reduc sui 1800 mt. Da lì ci appare la Gorgia Cagna in tutta la sua maestosità,ma per superare la gorgia iniziale incominciano le dolenti note...L’umidità e il gelo della notte hanno spalmato le pietre di una patina di ghiaccio che in aggiunta al lichene,la muffa e i scarponi bagnati lascio voi immaginare quanto sia stato scivoloso,da non rimanere in piedi! Tuttavia tra pietraie scivolose cespugli e erba con la brina,saliamo su una cengia che dà su un canalone,ma all’uscita sia per il tratto esposto sia per gli ontani che ostruiscono il passaggio,(eppure si passava da qui!) decidiamo di ripiegare cercando di aggirare delle balze rocciose strisciando(perchè in piedi non si poteva stare) su qualche placca di “primo” intercalata da arbusti e fitti rododendri.

Ognuno sale dove meglio crede,saliamo ,discendiamo,risaliamo da un’altra parte ci aggrappiamo a radici e cespugli mentre in tempo passa...Il Gianfri lo vedo che sta mettendo giù nella gola una gran quantità di mentine,mi dice che sono per schiarirsi la voce,così potrà urlare a squarcia gola “HUUUU..CULUUUU!!!...” Dal canto mio, le mie difese naturale agiscono in un altro modo;sento che si stà attivando l’autolubrificazione anale,così in caso di..., invece ad avere meno problemi è Endi, che dall’alto dei suoi due metri di statura,è colui che riesce a divincolarsi meglio in quella giungla,ma per solidarietà per l’occasione si professa anche lui “gai”...si! ma con il sedere degl’altri! Perché siamo io e il Gianfri a non riuscire a mettere la testa fuori da questi “bissun”ed ad ogni passo a mettere in piedi in queste trappole! Che sono la gioia delle articolazioni e...degli ortopedici. In questi condizioni ognuno per se,Ma Jolie lo è stata per tutti,pensare che c’è ne eravamo dimenticati... La vediamo che ci abbaia da un mamellone roccioso un centinaio di metri più in su,lei ha scelto quel posto come la nostra vetta di oggi. Questa volta capiamo che ha ragione. ovviamente la premiamo col del San Daniele,e del parmigiano di lunga stagionatura,la giornata è bellissima,poi quassù chissà se è già passato qualche umano...

Ormai il più difficile l'abbiamo superato,capiamo che la vetta ormai è accessibile,ma quando si è sicuri di poter raggiungerla, non ci interessa più(come siamo complicati!) e preferiamo dar sfogo al nostro estro con una buona bottiglia di barbera che fa sciogliere la lingua. Ende ci dice che oggi, 29 settembre, non è solo una data importante per me... ma è anche il compleanno di un personaggio della bilancia,che proprio in questo momento sta facendo “lunghe promesse con l’intender corto”Come direbbe Dante...Scoppio dal ridere e dico: aaah!!!si! un falso in bilancia!

La Gorgia Cagna oggi ci ha respinti,ci osserva beffarda da lassù,ma in fondo è solo un mucchio di pietre inanimate,invece noi ce la spassiamo su questo mammellone panoramico,lo battezziamo “Gorgia Cagnetta”in onore di Jolie che ci ha portati. Non siamo su una vetta importante, ma in un punto inospitale in un vallone selvaggio e quasi irraggiungibile, isolato dal mondo! Anche quest’anno non abbiamo sbagliato itinerario, per noi è stato un gran bel gitone!



data:29-settembre-2010
località di partenza:località Moja di Perdioni
quota :partenza:1300 mt.c.
quota arrivo:2100 mt. c.
dislivello:800 c.
difficoltà: inqualificabile...

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