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SciAlpinismo : Rocca la Meja/Rocca Bianca Tour col Lago Nero
Autore: pierriccardo (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 01/03/07 11:28
Notizia riferita al: 01/03/07
Letture: 2052

Sabato 3/2 sono salito a Preit (1500m) senza una meta precisa… avevo in mente il Bodoira, dopo aver visto le foto del mito del giorno prima… ma poi, alle 8, mentre partivo, nel parcheggio desertissimo arrivano 4 che mi dicono che vanno verso Rocca la Bianca.
Li precedo. C'è la traccia. Arrivato quasi a Grange Valletta li faccio passare perché oramai sono cotto di andare a tutta, così loro passano… e 100m dopo la traccia termina!
Così me la battono fino al colle della Valletta (2536m). Nel fondo del vallone la neve è molta e farinosa, ma, raggiunto il versante di Rocca la Bianca esposto a sud, si fa poca e duretta.. comunque si arriva al colle tutto su neve.
Per salire sulla punta di Rocca la Bianca, come han fatto i 4 impavidi, bisogna invece andarci a piedi.. le piccole chiazze di neve si possono evitare tutte.
Al colle io prendo a destra, sempre in cresta, puntando a Rocca la Meja, che sembra lì a due passi… devo invece salire e scendere 3 colletti, arrivando al max a 2650m.
Avevo mezza idea di scavalcare la Meja e andarmi a fare anche il Bodoira…. Ma….le strade erano 2, anzi 3!!!
1: continuare dritto in cresta fino a q.2775m (Becco Grande) e buttarmi giù di là, sul colle d'Ancoccia, ma ci sono delle grosse rocce da scalare..
2: fare un bel traversone a sinistra, praticamente in piano, ed arrivare al Colle del Mulo (2527m). ma sto traverso è un po' troppo dritto e carico e non vorrei….
3: Scendere un po' a destra nel vallone sotto la Meja e poi risalire al Colletto della Meja, tra le due punte, a q. 2551, ma non avevo pensato di prendere picca e ramponi..

E poi, oltre a questi 3 alibi, ne avevo un quarto: senz'altro, per scendere di là dalla Meja, avrei trovato un bel pezzo di parete completamente senza neve, come sulla Bianca!!

E così ho deciso di scendere nel bel vallone a destra che sta in fondo ai detriti della Meja, col rischio che, coi massi che ci sono e con la poca neve di quest'anno, di farmela tutta a piedi.
Invece, no! Spettacolo! Ci sono delle vallettine sospese tutte belle dolci e ricolme di farinella vergine… si vola e si danza con la musica dell'azzurro che c'è al di sopra, un'ombra corre davanti a me sul bianco lenzuolo: alzo il capo: un volatile nero sembra indicarmi la strada.
Mi fermo ogni tanto a sbirciare a destra se si può scendere: parete di roccia impossibile!!
Ora mi ricordo che non l'ho fatta mai a piedi; che di sentieri segnati sulla carta, lì non ce n'é… o forse sì, uno che traversa il colletto….. ricordo solo che, visto dalla cima della Meja, quella parete e quella discesa lì facevano un po' fifa…
Continuo… la valletta spiana e svolta a destra, ma non si vede nulla… forse c'è un bel burrone o una cascata… mi affaccio timidamente con la mia fida tavoletta ai piedi del temuto precipizio, quasi a pregare per la sua assenza.
Ringrazio l'aquila che mi ha condotto qui (forse era un cournaiàs, ma un'aquila suona meglio): c'è un bel canalino, molto meno ripido di quelli che scendono i nostri miti, però bello dritto e carico di fresca.
Lo assaggio piano piano, senza nemmeno eccessivo timore reverenziale, tanto, nemmeno 100 m sotto ci sono un bel po' di teneri abeti(forse), ai quali mi potrò abbrancare, caso mai..
Vedo laggiù in fondo il rio della Valletta che serpeggia nel lungo pianoro delle grange Valletta sup. e par che dica: vieni che t'aspetto..
Ma io, furbo, farò un bel traversone e non dovrò spingere neanche un metro!!!!
Infatti mi lascio tirare dalla discesa, tanto per traversare c'è tempo: e termino nel Rio nel bel mezzo del pianoro… di spingere non se ne parla proprio: troppa fresca farina; allora solito metodo: tolgo la tavola e via con gli scarponcini nell'acquetta fresca del Rio, che dopo due minuti fa cic ciac dentro… e chi se ne frega? Dopo 15 minuti(!!!) rimetto la tavola, raggiungo le grange inf ed il bivio (a destra si scende a Preit per di dove sono salito; a sinistra si va salendo al Lago Nero, poi grange Culausa, Preit).
Mi dico che per oggi andrebbe già bene così: sono le 14… scendiamo, il LagoNero sarà per la prossima!!
Infatti, non so chi, ma qualcuno mi ha detto: togli la tavola e rimetti le ciastre.
E mi son diretto verso l'indicazione 'Lago Nero'… in fondo sono solo 300 m di dislivello…
Dopo 100 m di dislivello mi accorgo che ho solo fatto il giro ad un grosso sasso e sto ritornando verso la Meja: vedo la strada che dovrei fare 100m sotto… grrrrr……scendo senza nemmeno mettere le tavola….. due tipi stanno scendendo da non so bene dove, gli urlo, chiedo conferma. Ok.
Ormai di fare la strada più corta non se ne parla più, non fosse altro che per dignità: risalgo, altre grange, per fortuna delle belle tracce di ciastre, finalmente, che vanno su per la max pendenza, senza tanti ghirigori, come quegli ubriachi cogli sci… ed in men che non si dica(si fa per dire) sono a quota 2440, dove dovrebbe esserci il lago, ma naturalmente c'è la neve e di tutto si vede, meno che laghi… le tracce vanno a sinistra, ma stavolta non mi fregano, ho guardato la carta e ce l'ho a memoria: devo andare a destra e fare il colle più basso che c'è, ma che non è segnata la quota: sono già a 2350, il colle sembra sempre lì.. e finalmente c'é. Vi arrivano anche le tracce di chi aveva fatto un giro della madonna.
Si scende, finalmente.
Da qui la neve, esposizione iniziale pieno Sud, non sembra né molta, né un granché.
Ma basta buttarsi in qualche valloncello, stare un po' attenti.. e si trova farina, anche sulla strada , da non credere!! Fino accanto all'auto, nel parcheggio, dove c'e' soltanto più la mia auto e quella di due ciastrini, arrivati sotto con me, ma da dove chissà.
Vi metto una mappa tridimensionale con la mia traccia Gps: me l'ha fatta il grande Ugo, ma… tranquilli… tra un po', se avrete pazienza, ce la farò anch'io!


Data: 03022007
Quota max: 2600
Partenza da: preit
Quota partenza: 1450
Dislivello: 1675
Zona: valmaira
Difficoltà: bs

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