Il freeride, questo sconosciuto.
In un giorno abbiamo visto tutto, o quasi, ci manca solo capire come il freerider si riproduce e poi non avremo nessun segreto.
Purtroppo tra noi solo Enzo aveva il casco, elemento essenziale per non essere guardati con sufficienza, se non con schifo, dai veri free. Alcuni di noi si sono piazzati un casco da alpinismo, pensando comunque di non sfigurare, altri, per pudore, tra casco da alpinismo e nulla hanno preferito il nulla.
Enzo dopo 2 discese colava come una candela ed ha preferito anche lui darsi in pasto agli scherni dei free veri piuttosto che tenere in testa un pentolone che, complice un caldo mostruoso, lo stava facendo sciogliere.
Anche l'abbigliamento non era adeguato, anche gli zainetti, anche gli sci, troppo poco fat, anche le nostre andature, troppe curve, insomma, lasciamoli un po' andare sti sci.
Però, cazzo, dopo che provi a lasciarli andare per sentirti un po' più uno di loro e alla seconda cunetta parti a mo di donna cannone, che ti vedi le code degli sci più in alto della testa, con una mano a parare il culo e l'altra il cervelletto, perchè non riesci neanche tu a capire dove sarà l'impatto, allora pensi che no, i tuoi sci sono troppo stretti, facile fare ste cose con gli assi larghi... Ma tu ti devi giustamente limitare, tu lavori, non ci hai più l'età, ci hai la lombalgia, ci hai famiglia, mica sei uno ski bum, di quelli che fanno un cazzo nella vita, e vivono in quei furgoni con dentro letto, pattumiera, cesso, cucina in comune e tutto quello che serve a sciare tutto accatastato e buttato lì, una cosa sopra l'altra. No.
All'entrata del Trifide, canale facile e classico, abbiamo fatto conoscenza con alcuni free ammeregani, erano perfetti, sembravano usciti da una pubblicità.
Il patrouille, in italiano ufficio informazioni, ci aveva avvisati che l'entrata diretta al Trifide è possibile solo con la corda, in quanto lo scarso innevamento ha tirato fuori un salto di 5-6 metri.
Chiediamo ai free la loro opinione, ci dicono che vanno a vedere.
Andrea ed io optiamo per l'entrata di sinistra, aggirando il rognon di roccia.
In effetti la nostra entrata è buona, solo qualche pietruzza in entrata, ma no problem.
Osserviamo il primo free che si avvicina al salto. Sempre più vicino.
Cazzo fa? Lo salta... Ci chiediamo. Poi si toglie gli sci e si avvicina al bordo. Il saltino non è proprio un mostro, ma quei 5-6 metri di muro ci sono.
Lo osserviamo mettere i piedi sulla roccia, gli sci in mano.
Filmo Andrea, così vediamo cosa viene fuori questa volta con sto cavolo di macchina foto .
Andrea inanella le sue curve.
Mentre riprendo, da dietro sento un rumore CROOOONK CRIIIINK CROOOONK... PULUFF PULUFF PULUFF.
Mi volto, è il free che sta rotolando una cinquantina di metri sotto il salto.
Meno male, si è fermato. La neve è appena pressata e bella fonda, è lì che si scrolla la neve di dosso.
Gli chiedo se è tutto ok.
Una, due volte. Mi guarda e si gira dall'altra.
Glielo richiedo, manco si degna.
Io e Andrea ci guardiamo in faccia increduli: ma vafangulo, va!
Riprendiamo la discesa del canale, molto bello e non difficile fino all'auto.
La giornata sta per finire, a casa ci aspettano.
Non ho parlato della guida francese che stava aspettando il suo gruppo ad una distanza di 100 metri. I tipi del gruppo erano tutti seduti sulla neve intenti al cazzeggio del vero free, noi siamo passati interponendoci tra guida e gruppo.
La guida non l'ha presa bene e ci ha trattati molto male, ricordandoci che il suo gruppo deve restare unito, senza estranei rompicoglioni che si mettano in mezzo.
Ricordo vagamente che quando ho preso la patente avevo sentito una roba simile per i convogli militari, ma per le guide dei free ancora mi mancava.
Insomma, siamo alla macchina felici e contenti, soprattutto per aver vissuto una giornata a contatto con i veri free, gente serena e cordiale, che, nonostante i nostri modi un po' da trogloditi, sci stretti, vestiti out, un arva, una pala ed una sonda tra tutti, ha fatto in modo di farci sentire a casa nostra, ci ha messi a nostro agio in ogni momento.
Speriamo un giorno di avere la fortuna di un amico free come quelli incontrati oggi...
Video