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Escursionismo : Punta della Valletta, per studiare l'Emilius
Autore: Andrea81 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 23/07/10 17:57
Notizia riferita al: 23/07/10
Letture: 1526

La zona dell'Emilius mi ha sempre affascinato, ma ancora non l'avevo visitata. Siccome a breve mi piacerebbe salire su questa montagna, ma il percorso è molto lungo volevo rendermi conto di persona delle distanze, dei sentieri e da dove conviene passare.
L'idea iniziale era la Becca di Nona, ma a causa di alcuni errori di percorso, mi son ritrovato a salire alla Punta della Valletta, che forse offre un panorama ancora più completo.
Di buon'ora sono a Pila, temperatura già altissima e nubi di calore che coprono già il cielo. Gli impianti di risalita sono ancora chiusi, così dopo un breve tratto di sentiero nel bosco, raggiungo la zona delle piste (lungo le quali sono stati ricavati dei percorsi di downhill per mountain bike), che risalgo per la massima pendenza, un po' faticoso ma redditizio perchè in mezz'ora mi trovo all'arrivo della seggiovia stessa.
Qui a sinistra parte un comodo sentiero (quasi una strada) che in pochi minuti conduce al bel lago Chamolè, dove i pescatori sono già all'opera. Proprio qui l'errore, anzichè procedere dritto, per scendere nel vallone opposto, salgo la china erbosa sopra il lago, seguendo cartelli per il Colle Chamolè e Punta della Valletta.
Il sentiero sale comodo anche se la pendenza non molla mai, fino al punto panoramico al colletto, sotto il quale si può vedere il Rifugio Arbollè, vicino all'omonimo lago. Io continuo in salita, ora più faticosa perchè si deve superare una fascia di roccette e detriti per mezzo di un canalone un po' scosceso, problematico con neve o ghiaccio.
Oggi nessun problema e sbuco sul ripiano erboso alla Croce della Valletta. Appare ora tutta la parte alta del percorso, prevalentemente in cresta, verso la Punta della Valletta, con la croce già ben visibile.
Si percorre la cresta, oppure poco sotto sul versante di Pila, superando tratti detritici alternati con pietraie insidiose di grossi blocchi, attenzione alle caviglie!
Una piccola valletta di massi conduce al tratto finale, dove un sentierino tra i detriti porta al colletto posto a breve distanza dalla croce, che praticamente occupa tutto lo spazio della cima, abbastanza aerea.
E' presto e sono salito veloce, il caldo è notevole anche a 3000 metri, condizioni ideali per un bel pisolino! Oltretutto la cima è tutta per me.
Verso le 12 come previsto i nuvoloni iniziano a farsi più minacciosi, anche se questa cima è rimasta sempre soleggiata. Sotto vedo alcuni escursionisti in salita, io pranzo e poi mi accingo a scendere, anche perchè ho finito ben 3 litri d'acqua, mai bevuto così tanto!
La discesa, superata la pietraia, è rapida e diretta, l'unico problema oggi è il gran caldo a tratti insostenibile.
Tornato al lago si torna nella civiltà (per così dire) con orde di merenderos che hanno occupato ogni spazio disponibile. Discesa seguendo la pista da sci, con attenzione agli incroci coi tantissimi bikers.
La prossima volta qui, sarà Emilius!

Data: 10 luglio 2010
Quota max: 3090
Partenza da: Pila
Quota partenza: 1870
Zona: Val d'Aosta
Difficoltà: EE

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