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Alpinismo : Rocciamelone...I miei primi 3000 mt.saliti in giornata! 21-luglio-2010
Autore: Jacolus (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 22/07/10 14:03
Notizia riferita al: 22/07/10
Letture: 1514

Se c’è una cosa che mi ha sempre affascinato è partire dall’impossibile per raggiungere il possibile è il tentativo che l’immaginario fa per imporsi sull’esistente, far si che il sogno diventi realtà,e che la realtà superi il sogno è sempre stata una mia sfida. Se si vuole vivere e non vegetare,tutti i giorni bisogna mettersi in gioco,tutti i giorni si è alla ricerca di un nuovo equilibrio,per tenersi in piedi...
Certo, oltre tremila metri in giornata non li ho mai saliti,e il tempo sfugge tra le mani...Ora! mi sono detto,e alle cinque del mattino sono a Monpantero,alla ricerca di un parcheggio per lasciare l’auto,faccio attenzione a non salire nemmeno due tornanti,perchè vanificherei i fatidici 3000 metri di dislivello, allora trovo un “buco” appena attraversato la ferrovia,e mi avvio tra l’abbaiar dei cani.
E’ ancora buio salgo su per la strada fiducioso che prima o poi di trovare qualche sentiero. Infatti un po’ dopo,presso una cappella trovo il “sentiero dei partigiani”,poi più in alto segue quello dei monaci...Attraverso vari gruppi di baite e salgo per una fitta vegetazione,non so se sono sulla strada giusta ,ma...si sale!
Finalmente arrivo “all’aperto” passo in mezzo a mandrie di mucche a pascolo,capre che mi vengono dietro,e anche maiali in che sguazzano nel fango in “libera uscita”mi sento animale tra gli animali ...Dopo quattro ore di marcia arrivo alla “Riposa” da dove incomincia la gita! Il tempo quassù non è più uggioso come sotto,si riaccende la speranza di arrivare in vetta e anche le forze si rinvigoriscono. Faccio una bella tirata fino alla Cà d’Asti,dove incontro molta gente che scende. Nel tratto fino alla Crocetta devo dosare le forze,poi...sempre più piano ma sempre avanti,facendo attendere continuamente Jolie che è impaziente di arrivare(lassù si mangia)lei associa la vetta con il cibo...e finalmente trascinandomi come uno zombi con l’occhio pallato arrivo dalla Madonna sulla vetta dopo sette ore. Nello stesso momento dal versante opposto stanno arrivando due francesi stralunati come me,saprò poi che il giorno prima sono saliti alla “Riposa” a far “riposare” un’auto,poi ritornati in Francia hanno fatto tutto il lunghissimo vallone di Ribon e bivaccato sul ghiacciaio...
Come primo gesto di fratellanza tiro fuori una bottiglia,loro mi offrono dei sigari e del genepy. Abbiamo molte cose in comune oltre lo spirito di avventura e l’età. Io cerco di farmi intendere con il mio maccheronico francese,loro sono bretoni,si chiamano Didier e Stefan,hanno un’accento che è duro da capire,e io sono duro d'orecchio,quindi... Parlo ,parlo,faccio molta confusione;confondo la “faim con la femme”e loro capiscono che ho “faim de femme!” Ma perchè tutte queste tribolazioni quando il mondo sta diventando un grande villaggio!Verrà un giorno cui si parlerà una sola lingua e non si saranno frontiere,così sarà più facile intenderci e spostarsi liberamente! “U culu tutte le divisioni di idiomi e di frontiere!” Già allora nel medio evo Dante aveva messo all’inferno tutti coloro che cercano di dividere i popoli e le religioni...Ma era medio evo,ora sono anacronistiche certe resistenze che fanno vergogna all’umanità. Quante cose in comune ho con questi due nuovi amici,Loro non possono vedere il loro presidente Sarkozi, ma Carlà,la vedono di buon occhio, eccome!Scherzosamente dico loro:”Aussi moi,j’ai une Carlà mais je suis pas president chez maison! He! He!” Poi evito di parlare dei nostri politici, come cercano di stuzzicarmi,non voglio inquinare questo momento magico...
Il tempo passa tra un bicchiere e un sigaro,non sono capace fumare tuttavia ci provo! Sono ottimi, dicono che provengono dall’oriente,ma su di me hanno un’ effetto inebriante mi fanno girare la testa più della Bonarda. Penso alla discesa come sarà lunga,ma....senza secondi fini ma “primissimi fini” mi “coltivo” bene questi amici offrendoli una birra alla Cà d’Asti e un caffè all’italien alla “Riposa” poi molto, ma molto timidamente con gli occhi abbassati rosso un viso e con una mano faccio finta di aggiustarmi la maglietta per non far vedere la “gena” chiedo loro se “pagant l’on ca le giust” se non li “derange pas” se fossero così gentili a darmi un passaggio fino a Monpantero. Cosa che loro faranno “tres volentier.”..
Non sono uso a mendicare passaggi, si dice che in discesa tutti i santi aiutano,ma a casa c’è quella santa donna di Carla che sta sempre in ansia quando vado in montagna e se arrivo tre ore prima le farà sicuramente piacere, poi...magari questa sera la porterò a mangiare una pizza,poi...chissà... no! no! e meglio di no! dopo tremila metri di dislivello farei sicuramente brutte figure....

Data: 21-luglio-2010
località di partenza:Monpantero
Quota partenza:508 mt.
Quota vetta: 3538 mt.
dislivello: 3030 mt.
difficoltà: tanta,tanta sana fatica...

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Autore Commento
Gasgas
Inviato: 24/7/2010 11:54  Aggiornato: 24/7/2010 11:54
Allievo
Iscritto: 14/12/2009
Da: rivoli
Inviati: 37
 Re: Rocciamelone...I miei primi 3000 mt.saliti in giornat...
Complimenti a te e ... a Jolie per la superimpresa!

Ma una domanda sorge spontanea: come erano le gambe e le ginocchia il giorno dopo?

Bravi ancora!

Ciao
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