Home | Foto | Video | Notizie | Agenda | GPS | Articoli | Meteo | WebCams | Contattaci | Aiuto

Menu principale

Album foto

Foto a caso

Escursionismo : Civrari e dintorni. - 04/02/2007
Autore: Paola&Fabry (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 07/02/07 10:52
Notizia riferita al: 07/02/07
Letture: 1634

Tanto per non allontanarci troppo da casa e vista la neve latitante in Valle decidiamo di soddisfare la nostra curiosità e di cercare di dare una risposta un po' più fondata all'interrogativo di F.Senore : esiste ancora un sentiero che dal Colle della Bassa permetta di raggiungere il Collombardo? In realtà si era programmato di fare l'uscita in aprile, con le giornate un po' più lunghe, ma decidiamo comunque di provare, con in mente l'itinerario ad anello Favella - Colle della Bassa - Collombardo - Civrari Punta Croce - Punta Costa Fiorita - Colle della Bassa - Favella.
Partiti al solito alla volta di Rubiana, quindi Favella, lasciamo l'auto alle Muande Soffietto, e in circa 30 minuti raggiungiamo il Colle della Bassa. Ci incamminiamo per il bel sentiero 'autostradale' segnato con il 571 e transitando sotto la punta Costa Fiorita raggiungiamo facilmente le Muande Cormeano su un percorso quasi costantemente in leggera discesa. Da qui il nulla : una traccia di sentiero un po' chiusa da ontani e vegetazione varia suggerisce di scendere, un'altra vaga traccia (che poi scopriremo non essere un sentiero) sembra andare in piano-salita. Dal momento che di scendere non abbiamo voglia e segni rossi non se ne vedono da nessuna parte, decidiamo per un improvvisato percorso a mezzacosta e in leggera salita fino a che, attraversata una pietraia e in vista di baite (Gigalot) sul versante di fronte, non ci troviamo la marcia sbarrata da un impluvio piuttosto inciso. Dopo una salita-discesa al limite fra la pietraia e il torrentello, individuata una vaga traccia di sentiero (che si confonde con una nicchia di frana) sull'altra sponda, riusciamo ad attraversare e a risalire verso le baite Gigalot, prima seguendo alcuni mini-ometti e poi su un bel sentierino. Raggiunta la baita più bassa, il sentiero continua pianeggante e va a girare intorno ad uno sperone roccioso. Noi però decidiamo di salire al gruppo di baite superiori e di scollinare, accompagnati da camosci e rapaci. Da qui riconosciamo in basso a sinistra gli Anselmetti, quindi cerchiamo di avanzare mantenendo la quota fino a quando, nell'attraversare la solita pietraia con neve, non ritroviamo (casualmente!!) il sentiero con segnavia rossi. Attraversato comodamente l'ennesimo impluvio (che dovrebbe essere il Rio Freddo) seguiamo il sentiero fino alla croce che ricorda Nello Pettigiani (1927-1945). Attenzione: su una pietra sotto la croce un segno in vernice rossa indica di curvare e passare a monte della croce: seguire questa indicazione e non la chiara traccia che continua pianeggiante. In questo modo si arriva direttamente, seguendo una bella stradina, a monte dell'ultimo alpeggio del Collombardo, poco sotto al pilone votivo, e da qui sull'ampia spianata del Santuario. Tempo dall'auto, viste le numerose deviazioni e fermate per studiare il percorso, 4 ore. Dopo un breve spuntino ci incamminiamo alla volta del colletto del Civrari, pestando costantemente 15-20 cm di neve. La salita è ardua e dopo esserci imbattuti in un branco di almeno 40 camosci giungiamo al colletto. La cresta qui è abbastanza pulita, ma il tratto che congiunge il colletto alla Punta Croce è ben imbiancato, così come il versante a Nord, sul quale le uniche impronte sono quelle dei camosci! Siccome il sentiero è invisibile e la cresta totalmente innevata optiamo per non correre rischi e puntare in discesa sul Niquidetto (da dove sale il sentiero forse più frequentato per il Civrari ma che noi non avevamo mai percorso.) La discesa per il canalino (pendenza poco oltre 40°) è davvero divertente: iniziamo subito ad affondare ben oltre il ginocchio in una farina vergine che dispiace quasi rovinare con le nostre impronte. Arrivati nei pressi del laghetto del Civrari (sepolto sotto ad una coltre bianca) volgiamo un ultimo sguardo verso Punta Imperatoria e troviamo le tracce di qualcuno che è salito nei giorni scorsi e che ci permettono di seguire il sentiero innevato arrivando alle Muande Freste. Da qui raggiungiamo rapidamente a Niquidetto lungo una carrozzabile sterrata e quindi la Strada Provinciale che scende dal Colle del Lys dove, dopo un paio di km su asfalto, veniamo raccolti dai pazienti genitori che ci riportano a recuperare l'auto sopra Favella.
Bilancio positivo, anche se non abbiamo fatto quello che era programmato, e promessa di ritentare l'anello quando ci sarà meno neve, magari con una bomboletta di vernice per segnare un po' il sentiero oltre Cormeano! Un consiglio: meglio non avventurarsi se c'è nebbia.


Data: 03/02/2007
Quota max: 2255 m slm
Partenza da: Favella ( muande Soffietti)
Quota partenza: 1200 m slm
Dislivello: 1055 m (senza contare i mille sali-scendi)
Zona: Val di Susa - Val di Viu'
Difficoltà: E

Album Foto


Stampa la pagina Manda la notizia a qualcuno Crea un PDF con questa notizia
Commenti
Visualizzazione:
I commenti sono proprietà dei rispettivi autori.
Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.

Autore Commento
f.senore
Inviato: 7/2/2007 21:00  Aggiornato: 7/2/2007 21:00
Guru
Iscritto: 26/5/2005
Da: Sant'Ambrogio di Torino
Inviati: 279
 Re: Civrari e dintorni. - 04/02/2007
Grazie per le informazioni!
Quindi il pezzo peggiore è quello che va dalle muande Cormeano verso Gigalot. In effetti qualche anno fa ero salito dal Sessi fino alle Muande Cormeano (passando per l'Alpe Combadoro) e poi avevo seguito il sentiero verso Gigalot. Il sentiero era poco visibile e l'acqua ne aveva portato via una parte.

Comunque sono contento che il percorso si possa fare. Questa primavera spero di andarci: tra l'altro mi manca la panoramica di Punta della Croce...

Autore Commento
Paola&Fabry
Inviato: 8/2/2007 7:57  Aggiornato: 8/2/2007 7:57
Primo della classe
Iscritto: 12/1/2007
Da:
Inviati: 46
 Re: Civrari e dintorni. - 04/02/2007
Piacere nostro... in realtà ci siamo divertiti un sacco! Comunque il nonno di Fabry ha detto che da Cormeano saremmo dovuti scendere, per poi risalire al Gigalot, invece noi abbiamo improvvisato un sentiero più in alto . Comunque se non c'é nebbia e conosci un po' la zona non ci sono problemi, al massimo qualche saliscendi! Fare l'anello dovrebbe essere bello, e spero di vedere presto la panoramica: buona passeggiata!
Accesso
Nome utente:

Password:


Registrati

Hai perso la password?

Condividi

Cerca
Google


Ricerca avanzata


Installa motore di ricerca

Utenti connessi
50 utenti sono connessi

Iscritti: 0
Visitatori: 50

altri...

Pubblicità

   


Google
LaFiocaVenMola.it - info@lafiocavenmola.it