Trovare intinerari ancora poco conosciuti in questo angolo dove la neve fa resistenza all’estate che avanza comincia ad essere arduo,ma si non si è allergici ai “munta e cala e cala e munta”basta andare nel vallone de la Ruine,che si aprono nuovi orizzonti,dove noi possiamo ancora cavalcare su bianche praterie incontaminate.
L’idea iniziale era L’Aiguillettes,ma quando mi è apparso in tutta la sua sovrana bellezza fantasticamente innevato,così ripido da incutere timore,mi sono detto:è così bello a vedersi che è un peccato salirlo! Quand’è così si prova un sottile piacere della rinuncia,quel piacere ormai dimenticato di non avere tutto e subito. Poi l’attesa del piacere è altresì piacere! Poi un altro motivo più pratico mi ha fatto desistere e che voglio lasciare ancora qualcosa da fare per i prossimi anni,perché con l’età, l’incoscienza aumenta e mi cimenterò anche nel ripido!
Come dicevo questo vallone offre molte possibilità,oltre l’Aiguillettes c’è l’anticima,poi l’anticima dell’anticima un vallone che passa sotto la barra rocciosa del Brusalana. Noi abbiamo optato per quest’ultima. Un bellissimo pendio,che termina con sulla cresta degradante dell’Aiguillettes.Un dosso sui 3200 mt che offre un magnifico panorama.
Ovviamente con me c’è Jolie e il mio amico Gianfri. Innaffiamo la “vetta” con un’ottimo Montepulnciano d’Abruzzo di 14 gradi,intanto arriva gente sulla vicina Brusalana,loro riconoscono Jolie e ci salutiamo ad urla.
Inutile dire che la discesa è stata bellissima,però guadagnata,perché anche se si parte in quota dal parcheggio del rif. Agnel,con tutti quei “munta e cala” siamo riusciti a fare circa 1400 metri di dislivello,ma per chi vuole fare incetta di tremila se ne possono fare molti di più!
Questa sarà proprio l’ultima della stagione? chissà,ma non ho l’abitudine di mettermi limiti....

data:24-giugno-2010
località di partenza:parcheggio del rif. Agnel
quota partenza:2600 mt.
quota vetta:3200 mt. c.
dislivello totale:1400 mt. c.
difficoltà:BS,utili i ramponi

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