Carpe diem! è proprio il caso di dire,perché arrivare al solistizio d’estate e fare sci- alpinismo in neve farinosa, succede una sola volta nella vita. Devo sbrigare molte cose a casa,quindi parto molto tardi,ed ho fatto bene,perché con la neve che è caduta domenica,non so fino dove si può salire per la strada del colle dell’Agnello. Infatti arrivo al pianoro superiore alla baita del pastore,che sembra gennaio,un palmo di neve farinosa sui prati un cielo limpidissimo e l’aria pungente.
Mi faccio un slargo con la pala mi piazzo la tenda,voglio passare due giorni quassù,dopo la confusine balneare ho proprio bisogno di tranquillità,. Intanto gli spazzaneve sono all’opera per tenere aperto il colle,e quando vedo la prima macchina con targa francese scendere,salgo sulla mia ed arrivo al colle in un paesaggio surreale, Una neve invernale,un sole estivo,io che guardo le montagne con gli occhi entusiasti di un bambino,fanno si che questi ingredienti,rendono questo momento semplicemente fantastico.
Non ho esitazioni,mi levo le pelli agli sci,sotto gli occhi attoniti del turista della strada,mi lancio in quel mare di neve fino alla “tampa”sotto il rifugio Agnel. La mia meta è il Caramantran, passando per il col de Chamoussiere. Mi porto sotto la direttiva del colle, e su solcandomi la traccia come i vecchi tempi. Che neve! il sole di mezzogiorno nel giorno in cui passa più in alto,la rende ancora più bianca.
Il dislivello e poco e all’una sono in vetta dove trovo disegnata,su una roccia una falce e martello,il simbolo dei lavoratori,se ci fosse Giorgio,l’amico di Pinu,si metterebbe a cantare l’internazionale,peccato che non la conosca,ma per essere un po in tema mi metto a cantare “Bella Ciao!” Anche in onore alle sei bellezze femminili incontrate quassù questa primavera...
Non ho niente da mangiare e tantomeno da bere. Ho lasciato la tavola apparecchiata vicino alla tenda,quindi dopo una splendida discesa e una breve risalita,balzo sull’auto e vado a riempirmi la pancia...Ma ahimè il tempo si è guastato incomincia a piovere, devo fare il cuoco nella tenda,ma lo spazio è decisamente ristretto ho tutto stipato dentro mi debbo muovere come un contorsionista,Jolie mi rovescia sul sacco a pelo un bicchiere di vino,io mi verso la minestra addosso e fuori piove...
Dopo una notte di sogno,nel senso che sognavo sempre di dormire,alle sei sento un clacsson che suona,è il mio amico Guido che mi chiama. esco dalla tenda distrutto,sono irriconoscibile,doveva essere la notte più corta,invece e stata la più lunga.
Poco dopo ci troviamo praticamente sci hai piedi al parcheggio del rifugio Agnel,per me è già dura arrivare al colle Vieux,ma poi con una bella discesa fino al lago Forean e una splendida salita fino alla vetta del pic de Forean mi riprendo alla grande. Che neve ragazzi!,c’è ne più di un mese fa è di un sublime primaverile con un po di papetta superficiale. Che discesa! Arriviamo all’auto che non è ancora mezzogiorno,sono circondato da una corona di montagne fantasticamente innevate,non penso alla stagione che siamo,ma penso già alla prossima gita...

pic de Caramantran
data:21-06-2010
località di partenza:colle dell’Agnello
quota vetta:3021 mt.
dislivello totale:700 mt. c.
difficoltà:BS
pic de Forean
località di partenza: parcheggio del rif.Agnel
quota vetta 3080 mt.
dislivello totale:1000 mt.c.
difficoltà:BS

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