Solita area camper di Fraisse “il capriolo” e voglia di vedere com’è la strada dell’Assietta.
Mi alzo alle sette e trenta, mi preparo e alle otto e mezza sono già in MTB che pedalo, la temperatura è più fresca del previsto , c’è un venticello che non dà speranze, mi sa che farà fresco per tutta la salita. Arrivo a pian dell’alpe abbastanza agevolmente e devo dire che non ho neanche sudato tanto! Lascio alla Vostra immaginazione il perché. Inizio a salire sullo sterrato, ogni tanto arriva qualche raffica di vento più forte e anche più fredda, cavolo son partito convinto di temperature più miti e quindi l’abbigliamento è un po’ leggerino . Ma mi dico: siamo uomini o caporali? Quest’inverno salendo in mezzo alla neve, mica avevo tutte queste paturnie! Però meglio mettere il gilet antivento, quello c’è! Così mi rimetto a pedalare. Mi rendo conto che hanno iniziato a risistemare la strada, perché ogni tanto vedo i segni della pala meccanica che ha spianato alcuni tratti, ben presto mi rendo conto che è passata pure la fresa, a togliere la neve. Arrivo dove inizia la salita quella dura, sulla serie di tornanti, lì c’è parecchia neve che si scioglie ed il fondo stradale è un pantano, salgo a fatica, sembra di avere la colla nelle ruote, come in quella pubblicità che vedi l’asfalto che si appiccica alla ruota. Cerco di salire dove si sono formati dei rivoli anzi ruscelletti d’acqua, lì non c’è fango e si procede meglio, l’unico inconveniente è che ti lavi i piedi congelandosi. Girato l’angolo “si fa per dire” ecco che sbuca il colle dell’Assietta, è come un miraggio , però mi ridà la spinta morale per proseguire. Salgo lungo una lingua di terriccio zuppo d’acqua attorniato da mooolta neve, è fantastico! Ma fa anche freddissimo. Arrivato al colle, la prima cosa che faccio è cambiarmi la maglia zuppa di sudore e strizzare i calzini zuppi d’acqua, faccio un po’ di foto di rito, vedo che la strada verso la testa dell’Assietta è pulita, ma in realtà, hanno pulito solo i primi tornanti, allora dietro front e giù veloce fino a pian dell’alpe, dove la temperatura è più gradevole, mi fermo una decina di minuti al riparo dall’aria, sdraiato su un bel masso a farmi scaldare dal sole . Poi riprendo la strada asfaltata per tornare all’area camper prima di Fraisse, convinto, anzi speranzoso che la prossima gita sarà: P.ta del Mezzodì, Ciantiplagna, P.ta del Gran Serin e colle dell’Assietta. Ve lo farò sapere…


Distanza percorsa: 36.17 Km
Dislivello percorso: 1149 Mt
Grado difficoltà: MC-MC+


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