Partiamo in piena notte da casa con la pioggia però le previsioni sono incoraggianti,in Valsavarenche danno bel tempo con temperature fresche.
Quando raggiungiamo Pont sta smettendo di piovere ma ci sono 7°,troppo caldo.
Infatti la salita al Rifugio Vittorio Emanuele è una sofferenza,causa mancanza di rigelo le ciaspole affondano che è un piacere.
Raggiungiamo alle 7,30 il rifugio quando gli ultimi sci alpinisti partono per il Grampa, ma la temperatura non è quella che ci aspettavamo, infatti dal tetto del rifugio scendono delle gocce d'acqua,la poca neve rimasta si sta sciogliendo rapidamente.
Sebbene abbiamo gli zaini con tutta l'attrezzatura da scalata accantoniamo le nostre velleità alpinistiche,sarà per un'altra volta, e per non rimanere inattivi decidiamo di dirigersi verso il Col di Moncorvè,ma è un supplizio, con le ciaspole affondiamo fino alle cosce.
Oggi è una giornata che da queste parti ci si muove solamente con gli sci.
Arriviamo a quota 2932 m e finalmente ci decidiamo di fermarci su un bel pietrone piatto, veramente, procedere è una fatica immane.
A metà mattinata la temperatura è insopportabile, sembra di essere in una fornace, calziamo nuovamente le ciaspole, e affondando ad ogni passo ci dirigiamo verso valle.
Durante il tragitto abbiamo assistito alla caduta di decine di valanghe nel vallone di Séiva,una cosa impressionante,ogni cinque minuti ne cadeva una.
Era proprio il caso di dire ' La fioca a le mola'
Data: 24/04/2010
Quota max: 2932
Partenza da: Pont Valsavarenche
Quota partenza: 1946
Dislivello: 986
Zona: Valle d'Aosta , Valle di Valsavarenche
Difficoltà: Facile? Un culo!!
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