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SciAlpinismo : CHIAVESSO 2824Mt 25-4-‘10
Autore: ribel60 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 26/04/10 16:21
Notizia riferita al: 26/04/10
Letture: 1027

Era ormai un po’ di anni che non salivo alla Chiavesso e leggendo tra i vari siti alpinistici che era consigliatissima, mi è venuta la nostalgia di tornarci.
Colgo l’occasione per mantenere la promessa fatta alla moglie che per tutto l’inverno ho quasi abbandonato tutte le domeniche, è quella di portarla a mangiare dei buoni agnolotti alla piemontese e il camoscio al civet.
Alla sera usciti da mangiare, facciamo una passeggiata per il paese prima di tornare alla nostra casa mobile, la temperatura non è per niente fredda e la cosa mi preoccupa un po’, però è serenissimo, c’è la classica stellata senza nuvole speriamo nel rigelo notturno.
Sono le sei del mattino e sono già fuori dal camper con zaino e sci in spalla per avviarmi verso la frazione dei Cornetti di Balme e mi squilla il cellulare, è Marco che sapeva della gita e mi dice che lui sta partendo in quel momento, rimaniamo d’accordo che ci troviamo in cima.
Dopo una camminata di dieci minuti arrivo ad imboccare la strada che porta alla borgata dei Frè dove spero di calzare gli sci, passato il ponte di legno sul torrente dopo poco calzo gli sci ma devo dire che la fioca è veramente agli sgoccioli inizia ad essere continua da dopo le baite di pian sale.
Il rigelo notturno in cui speravo non è stato così efficace, di fatti la neve inizialmente e un po’ marciotta speriamo che più su, sia buona, intanto salgo senza forzare, anche perché come detto in vetta devo aspettare Marco. Lungo il percorso incontro molta gente che sale e c’è un nutrito gruppo che va all’Ortetti, la tentazione di aggregarmi a loro e forte, ma il mio percorso lasciato detto è un altro e quindi proseguo per la mia strada. Salento la neve non migliora anzi c’è la classica crosta non portante che è tutto un programma per la discesa come detto salgo tranquillo e mi fermo al colle del vallonetto a fare una serie di foto che mi serviranno per fare una panoramica, la crosta da lì in su, sembra essere dura e portante quindi coltelli e via arrivo nel tratto dove la cresta si assottiglia e tolgo gli sci meglio non rischiare, visto il numero fatto da chi mi precedeva beh! Diciamo che gli è andata bene, per un attimo in due che eravamo più indietro abbiamo trattenuto il fiato…
Bene passato il tratto più esile della cresta rimetto gli sci e via ormai è fatta arrivato in vetta me la prendo comoda, tanto devo aspettare Marco e poi meglio lasciare che il sole scaldi bene, sperando che la neve diventi il più possibile molle, perché so già che è una crostaccia non portante. Ormai e quasi un’oretta che aspetto forse è meglio scendere, il pezzo fino a dove si assottiglia la cresta la neve tiene bene e permette delle belle curve, faccio la crestina tutta in derapage per poi iniziare a curvare nuovamente, ma ai me dura poco, ecco che inizia a sfondare, bene è finito il divertimento! Arrivo al colletto e trovo Marco che mi aspetta, ci salutiamo quattro chiachiere poi gli faccio una foto e metto la macchina nello zaino, lui si mette a ridere e gli dico: tanto so già che qualche volo lo faccio quindi… Detto fatto! Si scende come si può, ormai è crosta allo stato puro, come detto da un altro che scendeva: è una merda! E Marco: nooo è neve! Finalmente la crosta è finita e ora del marcione, ma come già detto meglio il marcione che la crosta, anche se pesante si riesce a curvare. Notiamo che tutto il gruppo sull’Ortetti è fermo da un po’ nello stesso punto!?! Poco dopo, purtroppo capiremo il perché, sentiamo arrivare un elicottero e inizia a girare sulle nostre teste, già è l’elisoccorso e va proprio dal gruppo che scendeva dall’Ortetti speriamo in bene, anche perché dove erano il difficile era passato! Gli dico a Marco, cavolo ci sarà Cinzia sulle spine è meglio che scendiamo alla veloce. Arriviamo con non pochi gava e buta, al ponte dei Fre. Arrivato ai cornetti riesco a comunicare con mia moglie che mi dice: meno male ero preoccupata! Bene! Ed io gli dico: metti su l'acqua per la pasta c’è anche Marco. E così concludiamo in bellezza davanti a un bel piatto di pasta fumante, un pintone di vino e … per finire il pussa caffè! Giusto o NO!
Un saluto al socio Marco e un superbacio alla mia mogliettina che mi sopporta e mi asseconda sempre in tutte le mie peripezie…

Per info: Sull’Ortetti nulla di grave, lo sfortunato si è beccato una distorsione al ginocchio.

Quota partenza: 1432Mt
Quota max: 2824Mt
Dislivello complessivo percorso: 1406Mt (dislivello da me percorso)
Difficoltà: BS (prestando attenzione al passaggio della cresta)

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