Finalmente la Meidassa!
Da tempo volevo andarci, ma le avverse condizioni nei precedenti week end mi hanno sempre fatto scegliere altre destinazioni.
Oggi invece la giornata è perfetta, caldo e assenza di vento, non posso rimandare ancora.
Sveglia alle 5 e partenza da Pian della Regina alle 7.30 (qualche contrattempo lungo il tragitto in auto).
Molti scialpinisti sono davanti o stanno partendo insieme a me, oggi la compagnia non mancherà.
Si capisce subito che la giornata sarà tropicale, infatti la neve in basso non ha rigelato molto, ma per fortuna stando nella traccia si cammina bene.
Dopo il primo tratto pianeggiante arrivo sotto il Pian del Re, che raggiungo tramite un breve canalino proprio sotto la chiesetta, sul percorso del sentiero estivo. Attraversamento di Pian del Re e poi riprendo a salire su un percorso a me nuovo, infatti ogni volta da queste parti mi ero diretto verso il Quintino Sella.
Un altro breve canale dà accesso a Pian Mayt, dove l'ambiente si fa grandioso. Passo sotto il Couloir del Porco e arrivo alla base di un pendio abbastanza sostenuto. Mano mano che salgo la neve diventa più rigelata, anche se il sole oggi la scalda molto rapidamente.
Decido di affrontare questo pendio direttamente, ma sbaglio perchè la neve sul dritto tiene poco, sarebbe stato meglio fare il giro più largo sulla sinistra, dove appunto sono passati tutti. Con qualche fatica di troppo sbuco così ad un pianoro sovrastante, dove si piega a destra passando alle pendici di Punta Venezia e Rocce Fourion. Le pareti sono ancora piuttosto innevate, la neve sembra stare su con lo sputo, e infatti frequentemente qualche scarica viene giù, meglio non passare troppo vicini!
Attraversato questo altopiano, l'ennesima breve rampa mi conduce alla casermetta sotto il Passo delle Traversette. Da qui finalmente appare il Passo Luisas, accessibile con un bel pendio non troppo dolce non troppo ripido.
Raggiunto il colle che si affaccia sulla Val Pellice, appare la vetta a destra (a sinistra c'è l'imponente Granero con il bel canale, bello per me solo da vedere).
L'ultimo tratto è spelacchiato, e dove c'è neve è ventata o di riporto. In pochi minuti dal colle sono in vetta, 3 ore e mezza dalla partenza con le dovute soste, posso essere soddisfatto.
Anche se so che la neve sta mollando, un minimo voglio godermi la cima, dove la compagnia non manca. Per fare qualche foto sul Monviso mi sposto sull'anticima a sud, un bel balcone sulla Valle Po.
Mangiato qualcosa e dopo un buon numero di foto, mi vedo obbligato a scendere per non restare da solo su questa montagna (sono l'unico a scendere con le racchette in mezzo a scialpinisti e surfer).
Pochi passi di discesa, e ho il piacere di incontrare il mitico Marlom che sta salendo, due parole e poi riprendo con il mio passo.
In alto la neve ha mollato il giusto e grazie ai bei pendii fino alla casermetta posso fare qualche scivolata. Sotto invece il caldo è eccessivo (sono in canottiera a 2700 m.) e si inizia a sprofondare. Il pendio più ripido dato lo zoccolo che si forma sotto le racchette lo scendo a piedi, non vorrei fare una scivolata integrale fino a Pian Mayt.
Superato l'ostacolo, il resto della discesa è una bella passeggiata in un contesto ambientale incredibile. Vette ardite e canali tutto attorno.
Seconda pausa pranzo a Pian del Re, oggi praticamente deserto, mentre d'estate è sempre un luogo caotico.
Il tratto di discesa da Pian del Re a Pian della Regina è ormai compromesso, si sprofonda alla grande, ma per fortuna la neve inizia a scarseggiare, anzi salvo nel piano i pendii a sud sono già completamente spogli. La primavera inizia a farsi largo!
Oggi ho portato a casa una delle più belle gite con le racchette, un po' lunga ma mai monotona, e il primo 3000 del 2010.

Data: 10 aprile 2010
Quota max: 3105
Partenza da: Pian della Regina
Quota partenza: 1714
Dislivello: 1391
Zona: Valle Po
Difficoltà: BR

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