Il meteo non promette nulla di buono e le mie ginocchia nemmeno ...saggiamente sarebbe la giornata giusta per stare a casa a riposare...ma è più forte di me.
E così domenica mattina di buon ora sono in viaggio verso l'alta Valle di Susa.
Oggi, per svariati motivi, sono solo ma la cosa non mi dispiace...anzi...ogni tanto è bello vivere le avventure solo con se stessi, con le gioie e le paure che la montagna offre.
Inoltre non so come si comporteranno le ginocchia e non voglio rovinare la giornata a nessuno...
Colgo l'occasione per andare ad esplorare un versante dello Chaberton che già lo scorso anno, salendo la parete sud, mi aveva incuriosito molto.
Ci sono buone possibilità che l'esplorazione si riveli un gran buco nell'acqua...ed anche per questo motivo l'essere solo è meglio!
Destinazione il canale che si trova alla destra della ormai famosa parete sud dello Chaberton.
Da qualsiasi punto di osservazione lo si guardi questo canale sembra morire contro le imponenti pareti rocciose della Punta della Portiola...ma chi lo sa?
Se mai fosse percorribile si potrebbe delineare una nuova e autonoma via di salita/discesa che passando dal 'Porton' (una caratteristica selletta tra le pareti sud e sud-est) e la cresta sud porterebbe direttamente alla torretta più meridionale della vetta.
L'unica è andare a vedere...
Alle 6:10 sto già risalendo lungo la pista di fondo...è ancora buio e in giro solo scoiattoli.
In poco più di un oretta sono all'imbocco del canalone molto largo e poco inclinato. Sembra proprio che muoia contro la parete...
Man mano che risalgo però sembra aprirsi qualcosa...ebbene si, una piega di 90 gradi a destra e poco dopo un'altra verso sinistra e mi ritrovo in un nuovo grosso e lungo canalone. Incredibile non si vedeva assolutamente!
Però anche questo sembra non avere sbocchi, inoltre è terribilmente devastato da una slavina che ha lasciato pallottole di neve gelata di tutte le dimensioni...assolutamente insciabile...ma poco importa, l'obbiettivo di oggi è l'esplorazione.
Risalgo completamente il canale quando sulla sinistra ecco apparire la continuazione, stretta e assai ripida.
L'ambiente si fà sempre più affascinante, tutto attorno imponenti pareti verticali, cascate ghiacciate,...
Giunto nel punto più stretto arrivo alla linea di frattura della slavina principale...praticamente uno scalino netto nella neve di almeno 1 metro!
Giunto ad un piccolo anfiteatro ho due possibilità: a dx un ripidissimo e strettissimo canale che sembra puntare dritto alla vetta della Portiola, a sx un canale leggermente più largo in direzione sella del Porton. Seguo il secondo anche se non si capisce se esce da qualche parte.
Continuo la salita e con un'ultima ripida rampa mi ritravo su un costolone che separa la parete sud con il pendio terminale sotto il Porton.
Grande! Il canale permette l'accesso ai 'piani alti' dello Chaberton. La missione prefissata è conclusa!
Ora cosa fare? Scendere o continuare a salire?
Il meteo sta peggiorando decisamente in fretta e un fitto nebbione sta salendo moooolto velocemente.
Il massimo sarebbe raggiungere la sella del Porton e salire in vetta lungo la cresta sud...ma quanto sarà impegnativo? e se il meteo peggiorasse ulteriormente? Uhm...troppe incognite.
Potrei scendere lungo il canale ormai sommerso nella nebbia...oppure potrei raggiungere la vetta dalla parete sud per poi scendere dalla normale. Mha...le ginocchia sembrano tenere, inoltre dovrei incontrare le tracce di ieri....ok andiamo!
La neve è bella dura e riesco ad ingranare un buon ritmo; con un lungo traversone verso sinistra entro nella parete sud dove aggancio una traccia di salita e ritorno su luoghi più famigliari.
La nebbia continua a salire e dal lato italiano i nuvoloni stanno per passare la cresta...uhmm, l'idea di perdere la visibilità in parete non mi aggrada...non mi resta che ingranare la quinta!
Sarà x la strizza ma salgo deciso senza troppa fatica e in breve mi ritrovo sul bel pendione finale poco sotto la vetta. Un ultimo sforzo e sono in vetta dove tira una gelida aria...impossibile fermarsi!
Veloce cambio e giù dal classicissimo pendione nord fino al colle dello Chaberton dove inizio ad incontrare alcuni scialpinisti...1...2...10....50...100...tutta la scuola di Coazze e non solo.
Discesa gradevole e rilassante su neve molto dura ma dall'ottimo grip...dove posso sollecitare poco le ginocchia che iniziano a far male.
In breve sono nuovamente sulla stradina delle piste e alle 10:20 sono già alla macchina proprio quando inizia a piovigginare .
Una bella avventura...



Data: 11 Aprile 2010
Quota max: 3131 m
Partenza da: Claviere
Quota partenza: 1790 m
Dislivello: 1370 m
Zona: Valle di Susa
Difficoltà: Salita PD+, discesa BS

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