Lato C del Musinè, perchè il lato B è quello di Val della Torre, da dove ero salito qualche anno fa.
Il Musinè è comodo perchè vicino a casa e si può salire per tutto l'anno, ma non è una bella montagna (secondo me) così per farmela 'piacere' devo inventarmi salite da versanti diversi per rompere la monotonia della via classica.
Inaspettatamente la salita dal versante sud, cioè da Milanere, si rivela (sopratutto in questa stagione) molto affascinante e offre scorci davvero insoliti.
Da Milanere si sale subito per pratoni ripidi, il sentiero non molla un attimo, è in pratica una linea dritta dalla partenza alla vetta.
Presto si incrocia la tagliafuoco, e qui la prima sorpresa: un bel torrente nel quale è raro vedere scorrere acqua, con delle belle cascatelle. Ma si riprende subito a salire, verticalmente su un costone che costeggia la destra idrografica del rio stesso.
A tratti il sentiero si perde un po' tra i pini mughi, e poi si addentra in un lariceto insolito per queste quote e latitudini.
Un breve tratto per rifiatare, e si riprende a salire, piegando prima a sinistra poi progressivamente a destra passando sul versante ovest, dove negli ultimi 200 metri di quota è iniziata la neve. Nell'ultimo tratto dopo un colletto, la neve aumenta a dismisura ma per fortuna la traccia era ormai marcata, e sono giunto in vetta (stranamente quasi deserta) senza problemi.
Il vento non ha mai smesso di soffiare anche se la salita è per gran parte al riparo, salvo in cima dove faceva abbastanza freddo. Così breve sosta e via in discesa con il tiepido sole del pomeriggio.
La parte innevata è stata un delirio per cercare di restare in piedi su uno strato di neve e fango, che in confronto il sapone offre aderenza.
Poi il resto della discesa molto veloce e diretto.
Secondo me è una valida alternativa alla via normale, molto più varia, anche se è da evitare con calde temperature.

Data: 20 febbraio 2010
Quota max: 1150
Partenza da: Castelletto (Milanere)
Quota partenza: 395
Dislivello: 755
Zona: Valle di Susa
Difficoltà: E

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