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Racchette da neve : quasi colle dell'Arpione
Autore: andreama (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 13/02/10 17:45
Notizia riferita al: 13/02/10
Letture: 3941
Racchette da neve

E già..la meta era stato decisa ma purtroppo non l'abbiamo raggiunta
Partiti dagli impianti di Desertetto, ci siamo incamminati (ops, io, Michele e Federico) verso Tetti dei Fre. Giornata spettacolare con un cielo azzurrissimo, non una nuvola e nemmeno un filo di vento. Sfruttiamo subito una traccia di uno scialpinista che ci aiuta un pochino anche se si sprofonda comunque e il passo non è dei più spediti. Dopo appena mezz'ora ecco l'autore, un guardia parco, ben felice di vederci , noi un po' meno, speravamo fosse un pochino più in su. Dopo aver scambiato due battute, ripartiamo,ora tocca noi batter traccia stavolta e non smetteremo più fino al pianoro prima del colle. La salita, anche se non con troppa pendenza è veramente dura, nonostante le racchette si va giù fin quasi al ginocchio. Il compagno acquisito in prossimità di Tetti Borghignon ci lascia, lui prosegue a sinistra in direzione del Merqua mentre noi continuiamo la nostra marcia, lenta e difficoltosa. Davanti a noi tutto immacolato, verso valle la nostra traccia di salita e in lontanza Entraque. Si arriva sul pianoro superiore con al fondo il colle, la distanza è ancora ragguardevole soprattutto con questa neve. Visto che dobbiamo essere di ritorno presto, decidiamo a malincuore di rinunciare alla meta, fermarci a mangiare e ridiscendere. Mentre noi siamo lì che diamo fondo a tutto ciò che abbiamo di commestibile nello zaino ecco spuntare un ragazzo e poi un'altro e un altro ancora che raggiuntici si complimentano per l'ottima traccia fin qui utlizzata........da adesso in avanti sono tutti fatti vostri.
La discesa, l'abbiamo fatta un po' in traccia e un po' in neve fresca dove possibile e qui ci siamo veramente divertiti, chiedere conferma a Federico .
In breve siamo dall'auto e dopo una meritata birra al bar degli impianti rientriamo a casa molto soddisfatti anche se non abbiamo raggiunto la meta prefissata ma contenti di aver dato una grossa mano a chi è partito dopo di noi

Ciao a tutti e buone gite.




quasi colle dell'Arpione
Tracciato gps


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Autore Commento
andreama
Inviato: 15/2/2010 8:34  Aggiornato: 15/2/2010 8:34
Matricola
Iscritto: 14/5/2009
Da: S.Albano Stura
Inviati: 1
 Re: quasi colle dell'Arpione
Sono scioccato, apro La Stampa stamattina e in prima pagina nella sezione di Cuneo, la guardia parco con cui ci siamo accompagnati sabato fino alla diramazione per il Merqua non c'è più!! E' stato travolto da una valanga.
Non la conoscevamo prima, non ci siamo nemmeno presentati, ma abbiamo conversato sabato, della montagna sugli animali, sulla gita che lui e noi avremmo fatto qual giorno. La sera sarebbe dovuto andare a teatro...
Ciao Mauro

Autore Commento
bunny
Inviato: 15/2/2010 14:13  Aggiornato: 15/2/2010 14:30
Guru
Iscritto: 1/11/2007
Da: Cuneo
Inviati: 882
 Re: quasi colle dell'Arpione
È stato recuperato domenica dalle squadre del soccorso Alpino il corpo del guardia parco travolto sabato da una valanga mentre stava tornando da una gita scialpinistica in Valle Gesso. L’uomo, Mauro Rabbia, 54 anni, di Sant'Anna di Valdieri, sabato 13 febbraio, alla fine della sua ricognizione lavorativa ha proseguito verso il Monte Merqua che peraltro conosceva molto bene. La lunga assenza ha poi destato preoccupazione e non vedendolo tornare sono stati allertati i soccorsi. Sabato notte, seguendo le tracce del Rabbia, è stato possibile raggiungere la valanga e in prossimità della stessa captare il segnale dell'apparecchio Arva che il guardia parco aveva con sé. Solo in quel momento sono svanite le speranze che per tutta la notte avevano coltivato i soccorritori di trovare il Rabbia ancora vivo sotto la neve.

Dopo il recupero la salma del guardia parco è stata trasferita in una camera ardente allestita nella sede del Parco a Valdieri. Mauro Rabbia era molto conosciuto in tutta la vallata non solo per la sua attività lavorativa e per la passione che da sempre lo legava alla montagna, ma anche per il suo attaccamento alla cultura occitana di cui era un fine conoscitore. Rabbia era stato anche l'inventore della Festa della segale di Sant'Anna di Valdieri.

Bertaina Livio.
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