Sabato mattina poco dopo le 7,30 con Salvo eravamo al parcheggio poco prima di Bellino per salire la famosa “Ciucchinel”.
La nostra intenzione era di scalare questa cascata soprattutto per il suo valore storico, infatti probabilmente fu la prima cascata ad essere salita in piolet-traction in Italia nei lontani anni “70 e poi….doveva essere la prima cascata completa per Salvo, infatti lui non era mai andato oltre ai monotiri.
Invece l’idea è naufragata nei 30-40 cm di neve fresca caduta….,ma quando è nevicato?
Durante la settimana ho consultato tutti i siti piemontesi,liguri e lombardi alla ricerca di notizie aggiornate sulle condizioni di questo nastro ghiacciato, l’unica notizia risaliva alla domenica precedente dove si diceva che la traccia era ottima, bene, anzi,benissimo!
Non mi rimaneva che tenere sott’occhio il bollettino della neve.
Ok, qualche centimetro di neve su un’ottima traccia non ci avrebbe creato problemi, invece tutto è andato a pallino.
Già raggiungere il ponte che attraversa il torrente è stata un’impresa, poi sul sentiero sprofondavamo fino alle ginocchia, siamo andati ancora un po’ avanti nella speranza di trovare una neve un po’…….
“E’inutile Salvo, ci facciamo un mazzo per nulla, non perdiamo tempo inutilmente, torneremo un’altra volta, andiamo a Pontechianale”
“NO, un’altra volta sui monotiri!”
Così per salvare la mattinata e per onorare la promessa fatta all’amico che avrebbe salito una via di più tiri siamo andati nell’anfiteatro di “Pineta Nord” e abbiamo fatto “Gli Alberi e la Felicità”.
“Mai sentito parlare di questa cascata?”
Si tratta del percorso originale fatto da Marchisio & C. nel lontano 1980 sulla cascata “Pineta Nord” e che Gian Carlo Grassi nella sua guida “Ghiaccio dell’Ovest” aveva denominato “Gli Alberi e la Felicità”.
Nell’estrema parte destra del muraglione c’è una quinta rocciosa e alla sua destra si trova una goulotte con una stalattite, il passo chiave dell’intera salita. Una volta superato questo tiro si accede al tiro finale che porta nel bosco dove normalmente una traccia riporta alla base.
Inutile dire che Salvatore era al settimo cielo e io molto soddisfatto di avergli fatto provare l’ebbrezza di una salita di più tiri.
Difficoltà;D+ II/3+
Dislivello ; 110 m.
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