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SciAlpinismo : Una 'bella' avventura....a lieto fine!
Autore: e.scagliotti (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 03/01/07 13:59
Notizia riferita al: 03/01/07
Letture: 1456

Come si dice in questi casi: tutto bene quel che finisce bene!

Tutto ha inizio il primo dell'anno quando con Pierriccardo ed Emilio si decide di organizzare la prima gita dell'anno.
Studiando le previsioni meteo la meta ideale sembra il basso Piemonte con esposizione nord. In quelle zone dovrebbe esserci tempo sereno e il vento previsto da SE non dovrebbe dare particolare fastidio.
Si decide per il Monte Pebrun dal canale nord-est.

Pronti via...sia parte!
Arrivati a Bersezio la prima sorpresa: nevica alla grande!
Sulla strada ci sono già 10 cm di fresca ma viste le previsioni decidiamo di partire ugualmente.....tanto migliora e con un pò di neve fresca sarà uno sballo!
Sono le 9:00.
La strada fino al Gias di Colombart è eterna (circa 8Km) e naturalmente è tutta da battere. Al Gias ci sono già 30/40 cm di neve fresca per fortuna leggerissima.
Continua a nevicare ma la nuvola sembra fantozziana, tutto attorno è sereno......pensiamo: si aprirà anche quà!
Risaliamo abbastanza velocemente la conoide e all'inizio del canale vero a proprio calziamo i ramponi.
Sbadatamente non faccio caso all'orologio, e ora esaminando il tracciato gps scopro che erano circa le 12:00. La scelta saggia sarebbe stata fermarsi e scendere.
Il canale è invitante e alla vetta non c'è molto 300 m circa.
Io ed Emilio partiamo, Pierriccardo è parecchio indietro...lo sentiamo imprecare (quindi va tutto bene), ma a risalire la conoide con le ciaspole fa una fatica disumana.
A un terzo di canale la situazione inizia a diventare critica. Ci sono 50/60 cm di neve fresca e lo strato sottostante (che qualche giorno prima era di farina compressa) ora è di crosta che sfonda. Continuare a salire è troppo faticoso e rischioso, il canale è troppo carico!
Il tempo sembra migliorare e la vetta sambra lì...
Valutiamo che si potrebbe, in prossimità di una curva a destra del canale, tirare dritti per 70/100 metri sulla parete e uscire su una cresta orientata a est dove le condizioni sambrano migliori.
La risalita è molto ripida (40-45°) ma pian piano lo spessore della neve diminuisce e la cresta sembra percorribile abbastanza agevolmente.
Pierriccardo è sempre più indietro ma continua a imprecare e salire...
Pian piano ci rendiamo conto che scendere dal canale sarebbe troppo pericoloso e dalla nostra via di salita anche....però sappiamo che dalla vetta del Pebrun c'è la via 'normale' che Pierriccardo conosce bene, quindi proseguiamo.
La salita continua senza particolari difficoltà ma il terreno è insidioso ci sono zone nevose e zone rocciose, tutto attorno le pendeneze sono sempre più accentuate.
Alla fine usciamo sulla cresta e in breve siamo in vetta.
Sono le 14:30, abbiamo impiegato molto ma dovremmo essere al buono!
In tanto in barba alle previsioni il celo si copre ulteriormente e in vetta il vento è alquanto forte e fastidioso.
Pierriccardo non lo vediamo più ma siamo fiduciosi nelle sue capacità e ci mettiamo ad aspettarlo.
Aspetta, aspetta, aspetta, iniziamo a preoccuparci....poi lo vediamo ancora molto in basso ma sta salendo...
Per non surgelare facciamo almeno 200 m di dislivello tra sali e scendi alle punte vicine, poi alle 16:00 anche Pierriccardo esce in vetta.
La situazione è critica le ore di luce sono poche non dobbiamo perdere tempo.
Tanto per rendere tutto più avventuroso la visibilità cala progressivamente e la neve continua a cadere in gran quantità.
La relazione e i ricordi di Pierriccardo indicano che la via di discesa segue una cresta verso ovest per poi sendere lungo un crestone al Gias sottostante.
Non si vede nulla...individuiamo una cresta che pare quella corretta è messi sci e tavola iniziamo a scendere.
Perdiamo almeno 100 m quando ci accorgiamo che siamo finiti su una barra rocciosa invalicabile.
La preoccupazione inizia a farsi sentire!
Non ci resta che risalire in vetta e cercare la cresta corretta.
Alle 16:45 siamo nuovamente in vetta, la luce inizia ad essere fioca...
Individiata la cresta corretta iniziamo a percorrerla, non si vede quasi più nulla, è alquanto affilata e preferisco non sapere cosa c'è sotto.
Ci sono almeno 40/50 cm di farina si procede con cautela ma pian piano Pierriccardo riconosce i posti...siamo sulla via corretta!
Verso le 17:20 arriviamo alla sella da dove inzia in pendio che porta al Gias di Colombart.
Io ed Emilio lo guardiamo e ci preoccupiamo! E' ripidissimo e stra carico di neve fresca.
A qual punto vista l'ora e le condizioni io penso di bivaccare e aspettare la mattina seguente. Abbiamo tutto il necessario per una eventualità del genere...
Sto per prendere la pala e iniziare a scavere una truna quando Pierriccardo ci rassicura dicendoci che è meno peggio di quello che sembra e che con cautela possiamo scenderlo!
Decidiamo di provare....in fondo l'idea di una notte con Pierriccardo ed Emilio non mi entusiasma!
Tenendoci il più possibile a ridosso delle rocce scendiamo con cautela...solo Emilio riesce a fare persino un paio di pennellate...complimenti!
Non ci sembra vero ma siamo arrivati al sottostante vallone tutti interi.
Il pericolo principale è passato ma ora dobbiamo ritrovare la strada e senza luce non è facile.
Grazie al mio gps e la relativa traccia di salita individuiamo la direzione da percorrere e verso le 18:00 raggiungiamo la strada e le tracce di salita....che ovviamente sono state coperte dalla neve.
Per fortuna c'è la luna piena e nonostante il celo coperto il riverbero della luce ci permette di vedere abbastanza.
Verso le 18:30 finalmente arriviamo in una zona coperta dal cellulare e riusciamo a chiamare le relative mogli ovviamente in apprensione.
Ci rilassiamo è quasi fatta, solo Pierriccardo continua a imprecare in quanto con tutta quella neve fresca sulla strada non riesce a scendere e deve fare parecchi tratti a piedi sprofondando ad ogni passo.
E le ciaspole? Sono rimaste alla base del canale pensando di recuperarle al ritorno...
Infine alle 20:00 indicate dal rintocco del campanile di Bersezio arriviamo alla macchina.
La geste sul posto ci guarda con aria perplessa e non osa chiederci nulla!

E' andata, nessuno si è fatto male! Poteva finire molto peggio...

Visto che il cazziatone delle mogli non ce lo toglie nessuno decidiamo di ritardare la cosa facendo una ottima cenetta in una trattoria di Pietraporzio con buon vino ed agnello.

E così si è conclusa la prima gita dell'anno....speriamo che le prossime siano migliori!




Data: 2 Gennaio 2007
Quota max: 2797
Partenza da: Bersezio
Quota partenza: 1620
Dislivello: 1400
Zona: Valle Stura
Difficoltà: OSA

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Commenti
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Autore Commento
wlafioca
Inviato: 3/1/2007 23:06  Aggiornato: 3/1/2007 23:06
Guru
Iscritto: 27/9/2006
Da: Pianezza
Inviati: 642
 Re: Una 'bella' avventura....a lieto fine!
Per fortuna siete ultra-allenati in permanenza!! cosi' avete potuto fare una bella corsa notturna.Il cazzetone famigliare come è andato? cmq le vostre mogli sono sante donne se vi lasciano andare in montagna cosi' sovente!

Autore Commento
e.scagliotti
Inviato: 4/1/2007 23:13  Aggiornato: 4/1/2007 23:13
Webmaster
Iscritto: 10/12/2004
Da: Avigliana
Inviati: 965
 Re: Una 'bella' avventura....a lieto fine!
Hai proprio ragione, sono "sante" mogli!
Anche il cazziatone è stato meglio del previsto...almeno per quanto mi riguarda...

Autore Commento
L'alchimista
Inviato: 3/1/2007 16:36  Aggiornato: 3/1/2007 16:36
Guru
Iscritto: 5/10/2006
Da: NO TAV
Inviati: 323
 Re: Una 'bella' avventura....a lieto fine!
Enrico...Enrico,
se guarisco ho giusto un bel canale da proporti
Comunque bravi per essere tornati
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