Dove andare? L’uscita programmata alle “Scale del Moncenisio” non si può proprio fare causa l’abbondanza di neve, bisogna rimandarla.
Ma dove portare i ragazzi che scalpitano da un paio di settimane? L’elevata quantità di neve caduta negli ultimi due giorni e soprattutto il pericolo di slavine e placche ventate ci convincono di non andare su cascata ma di ripiegare in falesia.
Così optiamo per “l’anfiteatro della diga di Pontechianale”.
Come al solito partiamo col buio pesto e accompagnati da una leggera pioggia ci mettiamo in cammino verso il cuneese.
Speriamo che smetta di piovere; infatti quando arriviamo dalle parti di Saluzzo nevica!
Mah, chissà cosa ci starà aspettando in Val Varaita!
Da Sampeyre in su la strada è abbastanza sporca e troviamo molti mezzi spazzaneve all’opera, continua a nevischiare e la quantità di neve caduta nelle ultime ore è notevole.
A Casteldelfino veniamo fermati da un grosso trattore che sta togliendo una buona spanna di neve, la strada per andare a Bellino non è ancora stata pulita e di neve c’è né a quantità industriale.
Poco dopo il paese lo spazzaneve si fa superare, così, tutti muniti di antineve arriviamo a destinazione senza tanti problemi.
Finalmente possiamo avventurarci verso la falesia, vicinissima al parcheggio, ma camminare dentro i 60-70 cm di neve caduta il giorno prima è un bel cu..
Il ghiaccio non è abbondante, ma sufficiente per farci divertire, attrezziamo qualche tiro dall’alto arrampicando in moulinette, poi riusciamo anche ad aprire 5 tiri dal basso prima che arrivi il mondo intero.
Nonostante tutto riusciamo a scalare per tre orette da soli, o quasi, poi,poco dopo mezzogiorno, quando ormai sta smettendo di nevicare arrivano diversi gruppi, decine di persone….agguerrite più che mai.
Ma a questo punto i guanti sono zeppi d’acqua, le corde sono dure come stoccafissi, noi siamo “ghisati” più che mai,cosa fare?
Ci prendiamo delle grosse pause di riflessione e mangiando e bevendo, socializzando con altri “malati di montagna” facendo battaglie a palle di neve e ammirando i “big” su vie estremamente dure terminiamo la seconda uscita del programma “cascate 2010” organizzato dal gruppo alpinismo della sezione del CAI di Chieri.
E per concludere in bellezza la giornata dove vanno i 15 debosciati?
Fermata d’obbligo al “Segnavia” dove i panini e le birre sono sempre ottimi e……
Ma lo Skipper oggi dov’è andato?
Parte un SMS,”Dove sei?”
“Sono andato a sciare sulle piste del Monginevro”
Che tristezza!!!
……..poi penso a Enzo e mi prende un leggero senso di colpa…..
Anfiteatro della diga di Castello, Pontechianale, Valle Varaita.
Settore sinistro,
settore di Tabachin,Profiterror,Escoppier e dry-tooling
Innumerevoli possibilità di salite, tutte dure.
Abbiamo salito 4 vie di cui una attrezzandola dal basso; difficoltà I/4 e I/5
Settore destro.
Anche qui si può dare ampio spazio alla fantasia, le vie sono più corte ma ci si diverte ugualmente.
In tutta la falesia ci sono soste attrezzate con catene sugli alberi, l’unica cosa negativa e chè ogni tanto cade la neve dagli alberi e la doccia è assicurata.
Su questo lato della falesia abbiamo scalato attrezzando dal basso 4 vie, difficoltà I/4
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