In realtà devo dire che stamattina la meta prefissata era diversa e di gran lunga più impegnativa, è così che di buon ora con la frontale accesa mi lascio alle spalle S. Anna e mi infilo in una valletta laterale di nome Meris, immagino che qualcuno di voi ne avrà sentito parlare…
Il termometro a Valdieri, posto in alto sulla porta della tabaccheria segna – 10 ed in effetti si respira bene: il cervello è subito in moto e non riesco a spiegarmi perché tutti i 2 o 3 Gennaio mi debba infilare in questo frizer che non vede il sole tutto il giorno.
Certo che l’anno scorso era tutt’ altra roba: neve in quantità disumane e di qualità, oserei dire perfetta, ma si sa che un ‘anno non è uguale all’altro.
La neve porta bene e si sale rapidamente ed anche la quantità non è male, ma non mi faccio illusioni è una vita che bazzico questi posti e so che dal Gias del Prato le cose potrebbero cambiare.
Come immaginavo appena mi affaccio sul pianoro la neve si dimezza e si trasforma in una crosta ghiacciata e lucida che sembra scintillare sotto l’ultimo chiarore di luna, il vento ha fatto il suo dovere ed ha pulito praticamente tutta la valle lasciando solo neve durissima e dei piccolissimi accumuli di farinosa dell’ultima nevicata.
Passato il pianoro mi torna in mente l’avventura del 2 Gennaio 2009 quando in questo posto mi chiesi se aveva senso proseguire o era meglio rinunciare…
Raggiungo il Chiot della Sella da dove è giocoforza salire sul sentiero estivo fino al lago: il lago solo ghiaccio, ghiaccio vivo è uno schifo…
Ma la speranza è l’ultima a morire anche se si vede chiaramente la situazione dei tornanti che portano al Gias Gros. Al Gias le cose non migliorano anzi… meglio tornare a vedere lo stato della tana tanto la montagna è sempre lì…
La discesa non la racconto sarebbe troppo divertente…
Ancora un buon 2010 a tutti e speriamo nevichi decentemente.
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