Trovare neve sciabile in questi giorni è cosa molto ardua,ma l’importante è che c’è ne sia e che faccia freddo, poi giorno per giorno migliorerà. Oggi c’è anche il rientro di Gianfri dopo un mesetto di riposo forzato,quindi cerco di scegliere una gita che secondo me ci sia la neve meno”brutta”e ,se possibile, anche nuova per noi,inoltre che sia poco frequentata,oggi è domenica! Forse chiedo troppo,ma ho l’abitudine di non mettere mai limiti...
L’altro giorno quando salivo il Gorfi,ancora prima della prima bottiglia,non era sfuggito al mio occhio osservatore i bei pendii del monte Bram,cui significato vuol dire”Urlo”. Per oggi mi sembrano i pendii più favorevoli,poi ho la fortuna che ho degli amici che si fidano,e... se toppo c’è sempre una buona bottiglia consolatrice....
Partiamo da san Giacomo di Demonte già con molta neve assestata ,il freddo di due notti ha aggiustato la situazione,finita la stradina ci lasciamo attrarre dai ripidi pendii che per dorsale arrivano alla stradina superiore. La salita comincia ad essere interessante,fin troppo, quando troviamo la neve dura con una leggera patina di ghiaccio,diciamo, che quando arrivo sulla via sono molto contento, sia per aver salito quel ripido pendio, ma ancora di più per essere in piano sulla strada.
Ci coglie il primo sole,sosta di colazione è d’obbligo, poi dopo un breve tratto di strada fino ad un alpeggio,saliamo i bei pendii ampi e ameni verso il Bram . Qua la neve è migliore,assestata con una debole crosta che non da fastidio,anzi migliora il panorama perché diventa luminosa con i riflessi del sole,un vero spettacolo.
La nostra meta si avvicina ,ma poco sotto la punta la neve peggiora,scartiamo il ripido pendio che porta in vetta al Bram per due motivi,uno per la crosta infame e l’altro che sembra che manca ancora un pò di neve, Eolo ha fatto il suo lavoro. Ma sopratutto siamo attratti dal bel pendio molto innevato che arriva su un risalto tra il Bram e il Grum . Arriviamo in vetta a questo dosso anonimo,sulla cartina non è segnato,che per comodità lo chiamerò il "Bramot",essendo vicino al Bram, e solo inferiore ad esso di qualche metro,ma sciisticamente più remurmerativo. Così Il monte Bram non sarà più geloso del suo vicino monte Grum che è affiancato dal suo fratello minore che chiamano Grumet ...
Panorama indescrivibile,poi con una giornata tersa e fredda come questa...ma fermasi un’oretta come nostra abitudine è da masochisti,scendiamo fino alla e depressione del laghetto Bram,dove calmiamo il nostro appetito e soprattutto la nostra sete,lo dicono anche i medici,che in montagna facendo dello sforzo, bisogna bere molto...
Poi incomincia la discesa,con sorpresa, in virtù della lunga sosta, complice il calore del sole che ha ricevuto, la neve direi che è diventata quasi primaverile,anche i ripidi pendii sotto la strada che alla mattina erano ghiacciati,sono stati teatro di una discesa esilarante.
Con un po’ di fortuna abbiamo fatto una gita nuova con neve che pensavamo che fosse molto peggio,ma per noi l’importante che ce ne sia,inoltre non abbiamo incontrato nessuno,pardon, proprio nessuno no,in lontananza abbiamo visto un signore con le ciaspole che arrivava dal Grum poi e passato sul Bram e continuare il suo giro... Un lupo solitario come noi,ci siamo osservati a distanza e poi ognuno con discrezione ha continuato per la propria strada, come satelliti che seguono la propria orbita senza mai incontrarsi. Anche questo è il bello della montagna! Apprezzare la solitudine,sentendosi meno soli!

data:27-dicembre-2009
località di partenza:san Giacomo di Demonte
quota di partenza:1312
quota vetta:2350 c.
dislivello:1030 mt
difficoltà:da MS a BS

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