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MTB : Ultimi ruggiti MTB: Monte Servin, Punta Rognosa - 28 novembre 2009
Autore: Andrea81 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 02/12/09 19:37
Notizia riferita al: 02/12/09
Letture: 1426

Forse una delle ultime sgambate su sterrato per quest'anno.
Parto da Luserna San Giovanni, la temperatura è freddina, ma confido in una buona inversione termica man mano che salgo, e così è.
Imbocco la vallata di Angrogna, un nome che mi ha sempre messo un po' a disagio, mi aspettavo un luogo aspro e inospitale, invece il posto è bello, con le sue mille borgate, i suoi boschi e i sentieri molto curati.
Dolcemente su asfalto raggiungo la località Formaggia e poi Sonagliette, dove inizia un bel sentierino che con qualche sali-scendi attraversa tutto il versante est della montagna, toccando la Fontana del Burro e sbucando a Costabella, dove si trova un curioso museo di macchinari agricoli (Museo Pons).
Ancora per un poco su sterrato, sbuco alla strada asfaltata che sale da Prarostino, alla località La Colletta. Ma lo sterrato riprende poco dopo, ovviamente sbaglio e prendo la via 'direttissima' ovvero una stradina breve ma ripida ripida (più a destra c'era una seconda carrozzabile più dolce), fino al Colle delle Bule.
Un breve tratto in piano e sbuco sulla strada asfaltata per il Col Vaccera, che seguo fino alla frazione Isoardi.
Qui iniziano i dolori: poco oltre le case inizia il sentiero Partigiano, ottimamente curato, ma dalla pendenza immane, scalo rapporti su rapporti, ma non bastano mai!
Per fortuna giunto sul crinale tra Angrogna e Prarostino la pendenza si attenua, proprio nei pressi del Bric delle Bule.
Ora non mi resta che seguire il bello sterrato nel bosco, sempre pedalabile con qualche strappetto tosto ma fattibile.
Una sosta nei pressi della Punta Rognosa, dove una bacheca narra le gesta eroiche di un partigiano che da solo affrontò 80 nemici per permettere ai compagni di salvarci. Altri tempi.
Il sentiero continua, ma io imbocco la strada che spunta nuovamente sull'asfalto, alla Fontana della Casa, ed in breve mi porta al Colle Vaccera.
Giornata meteo spettacolare, stranamente non c'è nessuno in giro, la scorsa volta il colle era affollato di merenderos, meglio così oggi è tutto per me.
Ma da masochista puro me lo godo poco poco, il monte Servin non è troppo lontano e mi chiama. Perciò dopo una breve pausa per mangiare qualcosa, mi rimetto in sella finchè possibile, poi nascondo la bici (da chi poi? non si vede anima) e mi incammino seguendo il sentiero perfettamente segnalato.
Sono circa 200 m. di dislivello, in meno di mezz'ora sono sulla panoramica cima del Servin, con le luci del pomeriggio, il che mi invita a non soffermarmi troppo, per non patire troppo freddo nella lunga discesa.
Ritornato alla bici, mi vesto come l'omino della michelin, e via, di nuovo tra le foschie che dal fondovalle si stanno alzando, segno del peggioramento previsto per la sera.
Avevo in mente un certo percorso per la discesa, ma per oggi va bene così, e mi accontento dell'asfalto che attraversa le mille borgate di Angrogna.

Data: 28 novembre 2009
Quota max: 1757
Partenza da: Luserna San Giovanni
Quota partenza: 420
Dislivello: 1500 totali
Zona: Val Pellice, Valle di Angrogna
Difficoltà: BCE

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