Venerdì scorso ho fatto una capatina al lago Lauset per fare una pattinata ma c’era appena un pelo di ghiaccio,reggeva malapena il bicchiere. Allora mi sono “slambanato” al sole al riparo di una roccia e con pane e salame ho “retto” tutta bottiglia. ho dato l’appuntamento al lago per la domenica,il ghiaccio quando inizia a chiudersi può aumentare di spessore anche due cm. per notte,quindi…
Ma…Giove pluvio ci ha messo lo zampino,piove a dirotto. Nessun problema,vuol dire che su nevica. Io mi lascio sempre sedurre dal fascino dell’imprevisto,mi carica di adrenalina. Corro giù in cantina carico gli sci,loro in questo periodo sono sempre lì in “pol position” pronti a scattare alla prima nevicata,levo i pattini dallo zaino,e..via che è ancora notte.
Appena albeggia percorrendo la valle si vedono tutti i boschi “fioriti”di neve dai mille metri in su. Bene! il vallone di sant’Anna e il posto ideale,li si può sciare anche con due cm.di neve! Lascio l’auto alla borgata Sodani che è appena bianco,non dò il tempo alla neve di fermarsi per terra che sono già con gli sci ai piedi!
La neve è ancora pochissima,ma l’ambiente è favoloso,salire in quella bruma sotto una nevicata in mezzo ai larici, i loro rami dorati sembrano illuminare questi posti ameni. Poi si sente quel sano rumore silenzioso che si percepisce solo quando cade la neve, ,non ci sono parole per definirlo,occorre essere in simbiosi con essa e salire,salire, le gambe vanno da sole,si perde la percezione del tempo. E’ un cosa fantastica far lo sci-alpinismo in solitudine!
Arrivo alla Casa di caccia 2010 mt,ma continuo ancora un po’ nel bosco. Poco lontano c’è un crocefisso di legno di ottima fattura,un vero tesoro nascosto,un’opera d’arte creata da qualche ignoto artigiano della valle.
Arriviamo alla casa di Caccia,ci mettiamo comodi al riparo della tettoia Jolie lo sà già posa per la foto di “vetta” e poi si mangia. Nevica sempre più forte,meno male,sarà la volta buona? speriamo! Comunque in discesa faccio estremamente attenzione,perchè girare sulla “teppa” non è facile e se si cade la terra è più dura della neve! In alcuni tratti c’è ancora l’erba secca molto alta allora oltre “sciè” con gli sci è anche “sciè”l’erba. Comunque la neve continua a cadere copiosa,Fino a quel momento sono stato immerso come in un sogno,ma quando mi avvicino all’auto il pathos cui ero immerso fà “plop!”come una bolla al primo squillo del telefonino, che ho dimenticato acceso,questi “entra in campo”e sono letteralmente sommerso da messaggi di felicità di amici e amiche contenti per questa promettente nevicata. Meno allegra è stata la telefonata che mi è arriva in seguito dalla moglie:”alura! duva ses? arives pancù a cà?!” Ma bisogna capirla,lei vedendo questo “brutto” tempo si preoccupa della mia sorte,in fondo io per lei sono anche un reddito…

data:8-novembre-2008
località: vallone di san’Anna di Sampeyre
quota partenza: 1200 c.
quota arrivo:2010
dislivello:800 mt.
difficoltà:MS

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