La mia giornata ,oggi,incomincia molto presto,infatti mi metto la sveglia alle tre meno cinque della notte per tirare indietro le lancette di tutti gli orologi che ho in casa, perché termina l’ora legale,L’ha detto la televisione ieri sera che bisogna spostare l’ora alle tre del mattino ed io ubbidiente…. Poi mi stramazzo sul divano per un paio d’ore,finchè finalmente passa a prendermi Gianfi,e partiamo alla volta della valle Roya.
L’obbiettivo e di salire la cima di Marta,ho visto sulla cartina francese che sulla vetta c’è il simbolo di un’ "occhio", la mia fantasia pensa a qualcosa di diverso da una croce o un pilone. Arriviamo alla Briga ”La Brigue” ai giorni nostri. Parcheggiamo l’auto proprio di fronte alla boulangerie Bongiovanni, mi incuriosisce, perchè porta lo stesso mio cognome, entro per comperare qualcosa di buono. Il proprietario mi parla in piemontese,allora io li chiedo le sue origini generalogiche, ne siamo venuti a capo che i nostri avi erano della stessa zona del monregalese.Com’è piccolo il mondo! Attraversiamo questo caratteristico villaggio tra oscuri porticati e lunghissimi budelli. Si respira ancora un’aria antecedente al ’46 prima che i francesi”si presero la Briga di toglierci Tenda”sui muri ci sono ancora scritte in italiano a anche le vie parlano la nostra lingua,mi sento come a casa mia.
Ci avviamo verso la “Baisse de Gerion,”io avevo guardato solo sommariamente la cartina,cioè la partenza e l’arrivo. In genere faccio così per non levarmi il piacere della scoperta,e non avevo fatto caso che alla Baisse si arriva in auto! Ma meglio così,altrimenti non avrei potuto osservare tutti i particolari di questa valle. Stoicamente rifiutiamo anche il passaggio che ci offrono dei “monsieurs” che salgono in “voitture”
Dopo quasi due ore superiamo a “testa alta” il Parcheggio della Baisse de Gerion,questo nome;Gerione” mi fa venire in mente un mitico personaggio della divina commedia cui Dante l’aveva messo all’inferno… Anche ai giorni nostri c’è né uno che li assomiglia!...
Saliamo per un’ ottimo sentiero attraversando una bellissima pineta,con grinta superiamo tutti coloro che sono arrivati con l’auto alla Baisse,voglio arrivare per primo sulla vetta,sono ansioso di vedere com’è questo “occhio”come mi “dice”la cartina,ma…arrivato che delusione,vedo solo il mare fino Nizza,ci sono anche dei bastimenti,vedo la Corsica, da dietro spunta anche il Monviso,ma dell’"occhio" nessuna traccia! Ma il mio amico Gianfri che ha una mente enciclopedica mi spiega che L’"occhio" è il simbolo di un bel sito panoramico. Ah! Quante cose s’imparano! Al chè mi di domando l’origine del nome di questa cima,perché non penso che sia un nome di donna,vedendo tutte quelle imponenti fortificazioni belliche cui è circondata. In francese è chiamata “cime de Marte” quindi mi viene più facile associarla al dio della guerra degli antichi romani. Ma io che di carattere cerco sempre di sdrammatizzare, vedo il lato più comico delle cose,perciò mi piace associare il nome di questa bella cima al nome proprio della gallina ,compagna del cartone animato “Lupo Alberto” che si chiama appunto “Marta”
Tra lo stupore di alcuni “randonneurs” di passaggio stappiamo una buona bottiglia,ne offro anche,fortunatamente oggi sono tutti astemi! Poi quando il mare a ponente comincia a tingersi di color dorato decidiamo di porre fine alla contemplazione di questo fantastico panorama e velocemente ritorniamo alla Briga,dove ci aspetta ancora la classica cigliegina sulla torta,ovverosia entriamo in un bar e assaporiamo il classico ed unico “grog de la Brigue” una bevanda veramente schifosa,dallo spiccato potere emetico,fatta di acqua calda dal retrogusto di marciume al sapore di rhum! che fa fare delle smorfie a mandarla giù. Non è la prima volta che la ingurgito,ma si sà, ad una certa età si dimenticano le cose e ci cado sempre….

data:25 ottbre-2009
Località: Brigue(valle Roya)
quota partenza 772 mt.
quota vetta:2135 mt.
dislivello:1362 mt.
difficoltà :E

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