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MTB : Anello di Gilba via S.bERNARDO DELLE sOTTOLE E bRIC LA pLATA 9/11
Autore: pierriccardo (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 10/11/06 02:57
Notizia riferita al: 10/11/06
Letture: 3493


Volevo andare a vedere al Colle di Gilba se questo benedetto sentiero che va a Pian Muné c'é o non c'é.
Vi dirò subito che c'é, ho fatto 200m a piedi, ma sono tracce che poi sono invase dalla vegetazione... credo che sia un problema anche a farlo a piedi!!

Allora, dopo il forfait di NN, ho deciso di prenderla comoda, così fa meno freddo, e di stare su versanti esposti a sud (a l'adreit, per dirla da montanaro).

Senonché ho dormito troppo e son partito da Venasca che era quasi mezzogiorno.

Asfalto fino ad 1 km oltre Melle e poi a destra, asfalto ancora un paio di km, poi bellissima sterrata nel bosco sotto la Madonna delle Betulle che non é mai faticosa, ma bella lunga. Le indicazioni non si sprecano, quindi se c'é un bivio andate a naso, poi magari tornate indietro e pigliate l'altra, finché non arrivate ad affacciarvi sulla pittoresca e luminosa sella che scollina nel Vallone di Gilba alla cappella di S.Bernardo delle Sottole (un nome che m'é sempre piaciuto.. in piemontese sottole vuol dire trottole, ma non so se é questo che vuol dire..) a 1250m circa.

Al di là discesa su bella sterrata che specie in questo periodo é completamente all'ombra e le pozzanghere sono gelate anche alle 13.30.
Perdete 200m di quota, incrociate l'asfalto, lo risalite a sinistra verso Danna, che é l'ultima borgata del vallone di Gilba, anche lei poco segnalata, quindi ai numerosi bivi andate a naso, al massimo tornerete indietro.

Sopra Danna la sterrata non é delle migliori (lastricatura a grossi pietroni, qualche pezzo conviene farlo a piedi).
Arrivate al colle di Gilba che sono le 15 suonate, il sole lassù non c'é più da un pò e fa freddo.

Sono andato a vedere il sentiero per pian Muné e decidiamo una volta per tutte che non c'é più, ma sarebbe bello ripristinarlo.

Guardate in sù, a destra, dove vedrete delle tracce di fuoristrada che risalgono per la massima pendenza i prati erbosi: buttatevi la mtb a spalle e fatevela tutta a piedi: sono 200m di dislivello: una ventina di minuti.
Ma da lassù, siete sul Bric La Plata, (1731m)sarete ripagati dalla superba vista sul Viso, sulla pianura, sul Monte Bracco.

E dallo splendido sentiero che segue rigorosamente il filo di cresta, anche dove voi pensereste che sarebbe più logico passare di qua o di là, per evitare pietroni e montrucchi che non vanno da nessuna parte.
Divertentissimo e pedalabile al 95%, io volevo fare 96, ma ho fatto un bel volo a 10 metri dalla cappella di S.Bernardo di Gilba,(1524m) anche lei in cresta, mentre, invece di guardare dove andavo, stavo guardando la sterrata che arriva da sotto a destra.

Ma non mi son quasi fatto nulla!.. Però il mio pensiero é andato a quelli che mi dicono di non andare da solo, perché, se ti succede qualcosa... TIE'!!

Poi, finalmente, il sentiero (non cercate tacche, non ce n'é), si stufa di andare in cresta e si butta in un traverso bellissimo tra le rade ed esili betulle, mentre la luce bianca del tramonto retrocede di altura in altura e le lontane superbe vette disegnano il loro contorno nel cielo purpureo, come per dirvi che vi dovete sbrigare.

Il lungo liscio sentiero, senza quasi tornanti, scende e traversa, traversa e scende, fino a sfociare in una sterrata a circa 1400m.

Questa sterrata la feci un paio di volte, in arrivo dal Colletto di Isasca, ma sulle carte Igm, quelle al 50.000 non ci arrivano, quella al 75.000 é completamente inaffidabile.

Quindi continuate trascurando le deviazioni che vi buttano sul versante Sanfront e anche quelle che vi portano giù nel vallone di Gilba.

Io avrei voluto arrivare al colletto di Isasca e di lì, se non fosse stato che veniva buio, sarei sceso per sentieri al di là verso Venasca, (dove mi pare vi sia il terzo S.Bernardo della zona, che fantasia!!!!).

Ma le minacciose ombre della sera, a circa metà sterrata (3km), mi hanno fatto propendere per la deviazione a destra, naturalmente nessuna indicazione: speravo che mi portasse ad Isasca, invece mi ha portato all'inizio del Vallone di Gilba, ultimo pezzo in asfalto.

E meno male che mi conosco e che mi ero portato la frontale, perché così ci ho visto, tra le nebbioline di quest'autunno infinito, quasi come di giorno, ad arrivare, vivo, a Venasca alle 17.30.

P.S. Non tirate neanche fuori gli sci, quest'anno, perché sotto i 3000m di neve non ne verrà. Non vi dico la fonte, ma mi pare affidabile... O sarà solo scaramanzia???

-Per contro ho sentito dei vecchi della montagna dire che ne verrà tantissima, perché i gambi delle genzianelle quest'anno erano molto più lunghi... e soprattutto perché le castagne sono difficili da pelare ...
Quest'ultima però qualcuno l'ha raccontata a Maic Buongiorno... e non so se mi spiego




Data: 09/11/2006
Partenza: Venasca, m.445
Zona: Valle Varaita
Distanza: km 52
Dislivello pos.: 1523m
Tempo indicativo: 5 h
Ciclabilità tot. 95% (20' a piedi)

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Autore Commento
pierriccardo
Inviato: 13/11/2006 21:09  Aggiornato: 13/11/2006 21:09
Guru
Iscritto: 3/1/2006
Da: Cuneo
Inviati: 2986
 Re: Anello di Gilba via S.bERNARDO DELLE sOTTOLE E bRIC L...
Grazie Civas delle info.
In effetti credo che dal 2003 si sia deteriorato ulteriormente, ti assicuro che dopo 200m la vegetazione ha invaso il sentiero, che pur si vede, con dei rami a terra belli grossi e s'infila in un brutto vallone, a meno che migliori e salga un pò più avanti, credo che anche a piedi sia un'avventura.
Arei voluto farlo 15gg fa (vedi "Passaggio a Nordest del Viso") arrivando da Riba del Gias, Garitta Nuova, ma della gente del posto ad Oncino mi hanno detto che se non avevo il Macete era dura!. Allora ho tagliato a quota 1950, verso Pian del Croesio: ho fatto 15' a piedi, ma poi bellissimo ciclabile.
Ciao
Riccardo

Autore Commento
civas
Inviato: 13/11/2006 15:46  Aggiornato: 13/11/2006 15:46
Matricola
Iscritto: 13/11/2006
Da:
Inviati: 1
 Re: Anello di Gilba via S.bERNARDO DELLE sOTTOLE E bRIC L...
Per quanto riguarda il sentiero che dal colle di Gilba porta a Pian Munè, posso assicurarti che esiste. O meglio esiste qualcosa di simile che conduce dal Colle di Gilba al sentiero che va al rifugio Bertorello, passando per la meira (ormai in rovina) "Chiot di Fra". Dal rifugio è poi possibile risalire a Pian Munè dalla strada sterrata che gli passa accanto.
Io l' ho percorso nel novembre del 2003. In effetti, già allora non è stato molto facile trovarlo ed inoltre è molto ripido: meglio percorrerlo a pedi.
Molto bello è invece il sentiero che conduce al Bertorello che passa in mezzo a boschi di conifere e faggi.Io consiglierei di percorrerlo dal rifugio verso pian Pasturel in quanto nell’ultimo tratto di Pian Pasturel va a perdersi nei pascoli confondendosi con le varie tracce lasciate dagli animali. Esso taglia il vallone del Croesio nei suoi vari cumbal Virett e Chiamorass (Chiambrasse sulla CTR regionale) mantenendosi in piano attorno ai 1400m di quota.Realizzato negli anni 1949-1950, servì alla costruzione delle batterie di briglie a gravità sui succitati torrenti Virett e Chiamorass e al rimboschimento dell’area. Attualmente in alcuni tratti è un po' franato oppure è invaso da vegetazione ma tutto sommato è ben percorribile a piedi.
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