Quando abbiamo deciso di andare in vacanza in Sardegna, la nostra prima preoccupazione è stata quella i poterci portare dietro zaini e scarponi e conoscere anche altro di questa meravigliosa isola.
Il mare non ha paragoni. Azzurro e pulitisssimo. Alberto si è divertito a giocare con i pesciolini, che affatto impauriti erano costantemente in mezzo alla gente.
La prima tappa, tanto per scaldarsi un pochetto è stata Cala Goloritzè. Abbiamo lasciato la macchina sul Golgo e poi via tutto giu, in un ambiente veramente suggestivo. Pareti scoscese a destra e a manca, e lecci secolari lungo tutto il percorso.
Poi abbiamo deciso di muoverci all'interno nel Supramonte e nel Gennargentu. Una cosa che abbiamo notato chiedendo informazioni e indicazioni, è che tutti ci tengono a precisare che non si arriva in macchina in punta (anche se in alcuni casi veramente poco ci manca: comunque non meno di 400 metri dalla vetta) e che sono tutti veramente molto preoccupati quando gli fai notare che non importa, che quello che tu vuoi è proprio poter camminare un po. Hanno tutti il timore che tu ti perda. In realtà i sentieri sono delle autostrade e sono veramente molto ben tenuti, nonchè segnati lungo tutto il percorso o con tacche bianche/rosse o con delle frecce rosse o con dei millones (i nostri gnometti).
Ma veniamo a noi!
PERDA-LIANA. E' un tacco calcareo, alto 1293 metri. Si arrriva in auto a circa 1000 metri, per poi prendere il sentiero 101 in avvicinamento e lasciarlo una volta sotto per tagliare lungo tutto il costone e arrivare così in vetta. Per godere di un panorama veramente mozza fiato.
MONTE CORRASI. Vetta del Supramonte, alta 1443. Si passa da Oliena, per poi salire in Via Corrasi sino ad arrivare un ovile. Qui si lascia la macchina e per una strada sterrata tutta segnata da millones si arriva al piano di Pradu, da cui si puo godere di una vista mozzafiato, sia sul Supramonte e sul Monte Corrasi, sia sulla Piana. E poi tutto su, tenendo la destra, sino in vetta da cui lo sguardo spazia veramente su tutti i monti della zona.
MONTE TUTTAVISTA & PUNTA SU MILLONE. Si arriva in macchina veramente a 100 metri dalla vetta di entrambi. Il primo che si incontra è il Monte Tuttavista con il suo Cristo Bronzeo e curiosando un po e seguendo il sentiero che scende si arriva alla Punta Su Millone. La particolarità di questi due monti sta nella presenza alla base di un cerchio scolpito dal vento nella roccia...una vera e propria finestra sulla valle!!!
PUNTA LA MARMORA. Che impresa trovare il punto di partenza. Occorre andare a Fonni e poi proseguendo per Desulo, svoltare in prossimità di un incrocio verso un rifugio montano, a quota 1510. Gestore veramente squisito e gentilissimo. Si seguono le indicazioni per il sentiero 721 Arcu Gennargentu e poi tutto su. Di per se non c'è un grosso dislivello, ma ha uno sviluppo veramente incredibile. Si deve fare tutto il giro a mezza costa e poi allora scavalcando l'Arcu Gennargentu e passando sul versante del Nuraghe Ruinas (da cui dicono che si può salire, ma noi non abbiamo trovato il sentiero) su fino alla croce (e si perchè qui troviamo finalmente una bella croce).
MONTE TISCALI. E' un'escursione piu di carattere archeologica. Anche perchè arrivati alla vetta abbiamo chiesto se era quella e ci è stato risposto che la vetta era all'interno!!! Anche qui percorso molto vario e comunque molto caldo.
Nel complesso è stata una vacanza che ci è veramente piaciuta. Immersa nella natura e in un paesaggio molto diverso rispetto a quello a cui siamo abituati. Una raccomandazione. Portarsi sempre tantissima acqua. Sarà per la stagione, sarà per le non elevate quote ma fa veramente sempre molto molto molto caldo!!!
E fare attenzione ai moltissimi animali che si trovano lungo il percorso e che ovviamente sono a casa loro...mucche, pecore, cavalli, asini e maialini...tutti molto socievoli...