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MTB : Girotondo del Bersajo 1 e 2 da Sambuco, 14/10 e 17/10
Autore: pierriccardo (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 17/10/06 23:58
Notizia riferita al: 17/10/06
Letture: 1270

Oggi, sabato 14, con Steu la Leu, siamo andati a perlustrare il percorso che, con una variante inedita per noi, farò con Pat martedì 17 e che pare abbia già fatto, ad inizio settembre, il “Clan dei Saviglianesi”, per intenderci, i fortissimi con cui abbiamo condiviso il Tour del Passo del Duca qualche settimana fa’.

Partenza, come ormai di consueto, dal Cimitero. Questa volta quello di Sambuco.
Con tutto il rispetto che dobbiamo ai nostri antenati, già dalla prossima gita cambierei.

Si risale su asfalto fino a 100m prima di Pietraporzio, dove si devia, sempre su asfalto, a sinistra, fino alla borgata di Moriglione.
A Moriglione ci si potrebbe arrivare per un sentiero mulattiera, che si diparte dalla statale, giusto a monte di Sambuco, sentiero che in discesa è divertente, ma che in salita è meglio evitare, perché stareste in sella, credo al massimo il 10%.
Da Moriglione seguite la sterrata a sinistra della fontana (rifornirsi; sopra potreste non trovarne più).
E salite per bei tornanti, dapprima tra verdi e dolci terrazze prative, poi in uno splendido lariceto, con un ottimo fondo; uscite dal lariceto e con un breve traverso sarete al “Pilone” (1913m).

Fate delle foto: se non le fate qui non le farete mai più.

Continuando la sterrata (nuova da qualche anno fino al gias del Vallonetto), dopo 100m troverete un sentiero con indicazione “Colle della Bandia” che scende giù nel profondo vallone del Rio Bandia e che mi ha sempre attirato, ma che finora non era che una traccia.
Ora ci è stato detto che è stato rimesso in sesto; in effetti si scende qualche tornantino, poi fa un traversone e giunge in riva al Rio a 1898m, lo risale e lo attraversa a quota 1940 e raggiunge la sterrata sul versante del Bersajo a quota 2000 che poi va al Gias e al colle dlla Bandia. Ci dicono che è quasi completamente ciclabile, ma questo lo sapremo martedì prossimo.

----------(Nota: quest’ultima variante fatta il 17/10 con Pat: 15/20 minuti a piedi: sentiero molto bello e aggiustato per scendere in fondo al vallone, ma poi diventa bruttino in salita accanto al rio e impossibile da stare in sella nella risalita oltre il Rio Bandia fino alla bella sterrata, tutta pedalabile, al di là).----------------

Noi invece, sabato 14 siamo saliti, dal Pilone, al Gias del Vallonetto (2129m), dove la sterrata diviene mulattiera, attraversa il rio e con un bel traversone su sentiero arriva al colle della Guia (2256).
Continuate a destra in leggera salita per tracce di sentiero, stando attenti a non perderlo.
Al fondo del vallone buttatevi la mtb a spalle e risalite, sempre su incerto sentiero, dritto al vostro naso, per 20 minuti circa, al Colle di Salsas Blancias.(2440)

Qui fate delle foto con Rocca la Meja, maestosa, sullo sfondo.
Ormai siete sulla sterrata della Gardetta, che seguite a destra, passando per il colle della Margherina, fino al colle della Bandia.

Dove discutibili costruzioni del passato (caserme militari) e del presente (altare-gazebo-statue) indicano ambedue una direzione: il cielo. Ineluttabile destino o presunzione?
-Ma la mano del bimbo che indica il cielo non l’ho rotta io. Il martello ed il piccone li uso per altre cose. La penna della libertà è un’arma più potente.
Nessuno ha buttato giù le caserme.
Il soffio del tempo e della libertà hanno parlato da soli dopo il buio delle menti.

Dopo questi pensieri provate se riuscite a buttarvi giù quel terribile panino da un chilo.
Poi pigliate la sterrata a destra in discesa (indicazione : Sambuco, Vallone della Madonna) che vi porta (con fondo non molto bello, quindi, quando potete, buttatevi nei prati) al gias Chiaffrea (2272m), poi al Gias Salé (1969m), quindi al Gias Mure (1831).
E qui inizia il sentiero, tecnico, che ho già descritto altrove, da stare attentissimi nel tratto a pietre e tornanti, alle lose fermaacqua messe di traverso.

Scendendo nel primo tratto mi sono imbattuto in uno sconosciuto che era appena volato con la sua mtb, atterrando di piatto col naso sulle pietre.. per fortuna aveva il casco, solo qualche leggera abrasione che il mio miracoloso spray ha guarito all’istante sul posto.
Era partito anche lui dal Cimitero.
Il sentiero, dopo le splendide Gorge, diventa bellissimo, si addentra nel bosco e vi porta al ponticello, sterrata, Sambuco.

Abbiamo preso in giro il Bersajo, con arrivo al Cimitero.
E ci è di nuovo andata bene.
Vediamo martedì.
---(Nota: anche martedì 17 ci è andata bene)
Partenza dalla piazzetta del paese? Sì sì.
---(Nota: sì sì, siamo partiti di lì)

Data: 14/10 e 17/10/2006, ambedue stessi parametri; meteo stupendo tutti e 2 i giorni fino all’arrivo.
Partenza: Sambuco, m. 1100
Zona: Valle Stura di Demonte
Lunghezza: Km 29.8
Dislivello : m.1396
Difficoltà: mca
Ciclabilità: 90% salita; 95% discesa
Tempo indicativo: 5h Nette (30’ a piedi)

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