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Alpinismo : Bivacco Mario Balzola 12/07/2009
Autore: roberto55 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 17/07/09 23:50
Notizia riferita al: 17/07/09
Letture: 4657

Gita Escursionistica-Alpinistica al Colle des Clochettes dove è ubicato il Bivacco Mario Balzola,3477 m. Partenza domenica di buon ora, tutti puntuali e alle 5 ci dirigiamo in Valle dove abbiamo l’appuntamento con Davide e Marrica a Cretaz, frazione di Cogne. Siamo in sette, tutti determinati ad arrivare almeno al primo bivacco, il Gratton, poi vedremo, se il tempo sarà sempre bello andremo al secondo bivacco, il Balzola. Alle 7,15 lasciamo il parcheggio, attraversiamo il torrente e subito dall’altra parte del ponte c’è una carta geografica con le paline indicanti i vari sentieri con i tempi stimati per giungere alle varie mete. Per arrivare al primo bivacco danno un tempo di 5 ore. Altre due orette, o poco meno, serviranno per la parte alpinistica che porta al colle tra la Grivoletta e la Grivola. Imbocchiamo un sentiero che con un ripido percorso sale nel bosco, attraversa un torrente, e con varie svolte ci porta alle prime baite abbandonate. Siamo nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, e per ricordarcelo, oltre i vari cartelli, un gruppo di almeno venti stambecchi ci osserva dall’alto, man mano che saliamo, loro, senza affanno si spostano sempre osservandoci, si vede che sono abituati alla presenza degli escursionisti, non danno cenni di nervosismo. Giungiamo alle baite di Les Ors inferiore dove ammiriamo le varie punte rocciose fra cui l’Herban e L’Ouille. Proseguiamo con un bel passo e arriviamo alla Croce della frazione di Les Ors Damon a 2030 m. poi, sempre con un bel passo raggiungiamo il casotto del P.N.G.P. del Pousset a 2286 m. Qui ci fermiamo a prendere fiato, inoltre dobbiamo aspettare Marco il quale non riesce a tenere il ritmo del “trenino”, in 1,15 abbiamo fatto 800 m. di dislivello! Sarà meglio darci una calmata altrimenti scoppieremo tutti. Il posto è meraviglioso, ci sono decine di marmotte che fischiano, stambecchi e camosci, un posto da sogno. Facciamo il pieno d’acqua all’ottima fonte ed ammiriamo la parete Est della Punta Pousset, potrebbe essere una meta per il futuro.
Ripartiamo con una leggera discesa che ci porta al fondo del vallone del Pousset, poi, attraversando alcuni ruscelli ci portiamo all’inizio della parte rocciosa, anzi, detritica, che sale verso i contrafforti della Punta Pousset. Siamo un po’ preoccupati per Marco, si vede che non riesce a tenere il ritmo, ci fermiamo un’altra volta e Davide gli scarica un po’ di peso, oltre alla giacca a vento si fa dare anche i ramponi e la piccozza. Commento ad alta voce che così “zavorrato” Davide dovrebbe rallentare l’andatura!! Paolo mi aggiorna sull’ultima impresa atletica del nostro amico, come al solito non pubblicizzata da parte sua. Sabato scorso alle 6 è partito da Chieri in bicicletta fino a Pont dove si è riposato fino alle 22. Poi è salito al Vittorio Emanuele e dopo un piccolo pisolino e salito sul Grampa da dove con una rapidissima discesa è arrivato alle 6 di nuovo al parcheggio di Pont. Cambio di abbigliamento, un’attimo di relax e un’ altra pedalata fino a Chieri. Minkia!! Anzi, MINKKIA!!( Quando ci vuole, ci vuole!) Paolo, da parte sua gli è andato incontro a Quincinetto per scortarlo nella parte finale del lungo w.e.
Così, lo stuzzichiamo facendogli un sacco di domande sull’impresa ma anche facendolo parlare di continuo non riusciamo a toglierli il fiato. Beato lui!! Da parte nostra facciamo il possibile per rimanere “uniti”.
Giungiamo al bivio dove a destra si va alla punta Pousset, a sinistra la traccia va verso il Gratton. Seguendo le numerose frecce gialle, in forte risalita su terreno franoso, ognuno con il proprio passo ci avviciniamo alla rampa finale che precede la spianata dove ci dovrebbe essere il bivacco. Una gigantesca pietraia ci farà dannare ancora per una mezzoretta, poi, finalmente giungiamo al Gratton a 3198 m. da dove possiamo ammirare il bacino glaciale del Trajoz e di fronte, dalla parte opposta del ghiacciaio ci appare la selvaggia parete est della Grivola con la lunga cresta che la unisce alla Grivoletta. Qui c’è il colle con il Balzola. Alla nostra sinistra fanno bella mostra la Punta Rossa, la Nera e la Bianca. Purtroppo siamo rimasti in cinque, all’inizio della pietraia Marrica decide di rimanere con Marco e quando arriveranno al bivacco Gratton si fermeranno ad aspettare il nostro ritorno.
Da qui siamo scesi e attraversando tutto il ghiacciaio ci siamo portati sul versante opposto e risalendo il pendio roccioso siamo arrivati, finalmente, al Bivacco Balzola in un posto poco frequentato. E’ stato emozionante e motivo di gioia quando abbiamo aggirato l’ultimo spuntone e alla nostra destra è apparso improvvisamente il rifugio di lamiera, un vero nido d’aquile. Dopo una piccola merenda, foto varie abbiamo rifatto tutto il percorso a ritroso giungendo alle macchine esattamente dopo 10 ore dalla partenza. Gita che rimarrà nei miei ricordi come una delle più belle, sia per i luoghi veramente selvaggi e d’altri tempi, sia per l’affiatamento e l’amicizia del “Gruppo Alpinistico C.AI. di Chieri”.

Da Cretaz 1499 m al Bivacco Gratton (Col Pousset) 3198 m Difficoltà E
Dal Bivacco Gratton al Bivacco Balzola (Col Clochettes) 3477 m Difficoltà PD
Dislivello accumulato in salita; circa 2200 m

Foto di Davide, Jack e mie.

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