Già...per chi come me, ama la Valle Gesso, stare troppo lontano da 'lei' è un peso che ti preme forte il cuore...
E' una valle che è in grado di offrirti tutto quello che, un amante della montagna cerca: animali che sbucano da ogni dove e che quasi ti accompagnano lungo i sentieri, fioriture incredibili, laghi, cascate, fiumi, ruscelli, montagne accessibili ai più e montagne precluse a molti..una sacco di accoglienti rifugi posti in luoghi strategici, in grado di offrirti servigi () durante gli innumerevoli giri ad anello o ad escursioni strepitose di più giorni...
Quest'anno poi, il tutto, è reso ancora più magico dalla presenza, a stagione inoltrata, di un sacco di neve a quote relativamente basse..
Immaginate quindi il contrasto del verde smeraldo dei prati, abeti e pini con il bianco brillante della neve o il grigio/rosso della roccia...
Bene, dopo questa doverosa premessa veniamo a noi...
Venerdì con Andrea, dopo aver visto le previsioni del sabato (che ci regalano la solita finestra di bel tempo sino al primo pomeriggio) decidiamo di salire la cima di Nasta. L' ultima volta c'ero stato 3 anni fa' ed allora la fitta nebbia non mi aveva permesso di vedere nient'altro che ad un palmo dal mio naso!
Partiamo dal Pian della Casa del Re in compagnia di molti scialpinisti che si dirigono verso la cima Ghigliè (entusiasti di praticare ancora al 4 di luglio!!!) ...dopo pochi metri ci dividiamo e soli procediamo in direzione del rifugio Remondino...Una volta al rifugio è impressionante constatare quanta sia ancora la neve presente ...il passo dei detriti in direzione della cima sud dell' Argentera e tutti i versanti a nord ovest sono innevati..mai vista una cosa simile a questa stagione..meglio così......
Facciamo il pieno d'acqua (la fontana esterna al sito non eroga ancora acqua, credo perchè tutto gelato) ed una volta cambiati (è meglio togliere i pantaloni corti ed attrezzarsi) ci dirigiamo verso il lago di Nasta.
Normalmente bisognerebbe superare un pietraia e poi salire in direzione di una bastionata, che divide i contrafforti della Nasta e della catena CAI, su terreno detritico, ma oggi è tutto facile, un'enorme nevaio, quasi continuo...ed in un attimo ci portiamo sul piano al cospetto di cime davvero imponenti (Nasta, Baus, Forchetta, Brocan) , sicuramente non altissime (tutto intorno ai 3.000), ma di sicuro effetto visivo...
Sino qui tutto ottimo... puntiamo quindi in direzione del canalone, a destra della nostra parete, che porta in direzione del colle della Forchetta..è ancora ben innevato e si facilmente.
Una volta giunti al colle siamo ripagati da uno spettacolo davvero emozionante ..da una parte la cresta che porta alla regina delle marittime, sotto di noi l'esteso altopiano del Baus e la diga del Chiotas, sulla destra il filo di cresta che porta verso il Baus e più lontano Gelas, Clapier, Maledia...che meraviglia...
Comunque la nostra meta è 100 mt più in su, bisogna togliere i ramponi, riporre la picca ed affrontare la facile e divertente cengia ascendente in direzione della cima..dopo aver lasciato il passaggio ad un gruppo CAI parmense in discesa, in un attimo siamo in cima..
Qui un'escursionista solitario ci dà il benvenuto..
Lo spettacolo che ci si para davanti agli occhi è davvero impressionante. in pratica riusciamo a spaziare a 360° su tutte le più belle montagne delle alpi Marittime..il tempo per fortuna regge ancora e ci permette di godere appieno di un caldo sole.
Il tempo delle foto di rito ed è ora di rientrare, non senza un breve passaggio nei pressi del lago ghiacciato.
Un saluto ad Andrea, oramai compagno abituale ed affidabile di gita, ad Alby e Diego incontrati in discesa mentre salivano sul Baus ed a tutti gli escursionisti incontrati.
e buone gite a tutti
Data: 04/07/2009
Quota max: 3108
Partenza da: Pian della Casa del Re
Quota partenza: 1743
Dislivello: 1365
Zona: Valle Gesso
Difficoltà: F
Album foto