La tentazione di usare ancora gli 'assi' è forte....ma bisognerebbe andare in quota e sobbarcarsi un bel portage...e anche i soci scarseggiano.
E allora vada per una bella uscita alpinistica!
Sabato mentre pascolo nei verdi prati del rifugio Amprimo scambio con Lurens un paio di sms con malsane idee nella zona del Grampa e del Bianco...ma l'idea di infilarsi in vie affollatissime e rischiare code stile supermercato, funivie costose, etc...proprio non ci aggrada ...poi nasce l'idea del Couloir Nord del Coup de Sabre nel cuore del Delfinato. Ci pensiamo giusto 3 secondi e si decide...andiamo lì!
Alle 5:40 partiamo da Pre de Madame Carle e appena svoltiamo per il Glacier Noire rimaniamo solo noi due (e così rimarremo fino alla strada del ritorno) circondati dalle meravigliose vette dal Pelvoux alla Barre.
La morena e il successivo glacier Noire sembrano eterni (anzi lo sono) ma tra l'ammirare i panorami, scovare le vie, fantasticare discese con gli assi, etc...in due ore siamo alla base della nostro couloir.
Poco prima non possiamo fare a meno di rimirare la mitica 'Raie des Fesses' al Pic Sans Nom....che il Lurens e il grande Stefano hanno salito il 25 Aprile 2007. Chapeau!
Il 'nostro' Coup de Sabre è decisamente più facile ma si difende bene...dalla base sono 700 metri di cui la prima parte di seraccata, poi un pendio intermedio fino alla terminale e infine 400 metri di couloir a 50-55 gradi costanti in neve e ghiaccio.
Partiamo in assetto conserva lunga in modo tale da essere veloci evitare di fare tiri e proteggere dove necessario....tecnica che si rivelerà efficace.
Pronti via...conoide e siamo alla base del seracco ormai praticamente in ghiaccio, un pò a destra un pò a sinistra poi un ultimo muro al quale Lurens non resiste e lo affronta direttamente....il passaggio più comodo forse ci sarebbe ma vuoi mica farti scappare quel bel muretto di 5/6 metri a 75/80 gradi!
In effetti è stato divertente...
Ancora qualche bel crepo e siamo al pendio intermedio da dove parte anche il couloir del Pic Sans Nom (ormai parzialmente in roccia).
Un breve strappo e siamo alla terminale e che terminale...mentre studio dove passare Lurens da sotto dice 'sali diretto'...io in risposta 'sticaz...'....ma in effetti dal basso sembra quasi chiusa, solo quando ci sei sotto si capisce il tipo di bestia che è con un labbro superiore alto 4/5 metri strapiombante.
La soluzione sta in un breve passo su roccia sul lato destro che in modo esposto ma abbastanza sicuro permette di passarla.
Ok siamo al vero canale...ci restano 400 metri belli dritti! Sob...
Il canale compie una sorta di esse e quindi si è quasi sempre assai esposti, inoltre nella prima parte il rischio di caduta pietre è abbastanza alto tanto è vero che un paio di missili mi sono passati (fortunatamente) sopra la testa.
La salita in queste condizioni di neve alquanto dura con alcune placche ghiacciate affioranti non è per nulla banale e permette in ben pochi punti di 'rilassarsi'.
Immagino che in farina sia psicologicamente più facile resta comunque un bel 5.4/E3 di tutto rispetto che in pochi hanno sceso!
In ogni caso procediamo bene e spediti, ogni tanto si mette una vite da ghiaccio e dove non si può un chiodo da roccia (...tanto c'è chi li toglie! ).
L'ultimo tratto è spettacolare...una rampa che punta dritta verso il cielo circondata dalle imponenti pareti del Pic Sans Nom e del Pic du Coup de Sabre.
In 3 orette (5 dalla macchina) siamo sul Coup de Sabre!
Dalla esile selletta spettacolare panorama...un pò meno la visione del versante sud che dobbiamo percorre in discesa....sicuramente più facile della salita ma assolutamente non banale...soprattutto se non si ha la corda abbastanza lunga per fare le doppie. Abbiamo fatto gli sboroni pensando che una singola da 50 metri fosse più che sufficiente....e ora troviamo luuungo!
Il canale in pieno sud è sui 45 gradi belli e buoni con neve marcia e sfondosa...l'ideale!
Calo Lurens alla ricerca di una sosta che trova ad una cinquantina di metri sotto...poi delicatamente scendo io (quanto vorrei avere gli sci!), raggiungo Lorenzo e proseguo per un'altra lunghezza di corda...ma di soste nulla! Allestisco una sosta su neve e recupero il socio che trova la sosta una decina di metri più in basso. Ora arriva il punto più critico...una strettoia ripida che fa da imbuto a tutte le pareti laterali. Con una doppia se ne uscirebbe velocemente ma...
Sotto il bersagliamento delle pillole (una mi centra fortunatamente solo lo scarpone ci caliamo velocemente e poi disarrampichiamo la strettoia...un sospiro di sollievo e siamo fuori...o meglio sopra la terminale che dall'alto non si capisce com'è. Un passo sul vuoto e siamo sul facile conoide e al Glacier du Coup de Sabre. E' stata dura...quasi 2 ore per 200 metri di discesa.
Il resto della discesa è decisamente più rilassante prima su ghiacciaio e poi su sentiero fino al ref. Selè dove ci prendiamo un pò di meritata pausa.
Il rientro è eterno e la via ferrata che precede il rifugio non aiuta...ma dopo circa 10 ore e 30 min dalla partenza siamo ad Ailefroide ....già non a Pre de Madame Carle. Ma che problema c'è? ...sicuramente ci sarà qualcuno che sale in macchina! Attendo qualche minuto ma nessuno...vabbè inizio ad incamminarmi passerà qualcuno....si 3 macchine, 2 strapiene e 1 di due nonnetti che mi avranno scambiato per una delinquente di alta montagna ....morale 367m di dislivello e più di 6Km di asfalto.
Recupero la macchina e scendo a caricare Lurens che intanto si era beatamente abbioccato in mezzo al prato...




Data: 5 Luglio 2009
Quota max: 3494 m
Partenza da: Pre de Madame Carle
Quota partenza: 1874 m
Dislivello: 2050 m
Zona: Delfinato - Francia
Difficoltà: D

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