Ci risiamo.
Ecco un’altra gita in cui mi illudo che sia finalmente “degna conclusione di una magica stagione”(va che bella rima!).

Ciamarella!
Marco, alias Bonotto, mi aveva insinuato questo tarlo una settimana fa quando,dopo il Colle Perduto io pensavo di essere apposto.
La gita è data per BSA; il dislivello è notevole,quasi 1900 m, ma si può tentare.
Nel frattempo qualche immagine rubata da internet e alcune vecchie relazioni mi davano da dubitare sulla difficoltà della gita(BSA o OSA?).

Per mercoledì il meteo è buono. E rrubbiamocelo ‘sto ggiorno !!

Al Pian della Mussa, alle 5,15 ci siamo “solo” noi: Marco, io, Piero, Gloriano, Estella, Ermes, e Stefano.

5,30 : il canale delle capre che si presenta in ottime condizioni.
Senza esitazioni ci armiamo di ramponi e attacchiamo il canale.
La neve molto compatta ci facilita una veloce progressione ed in breve siamo sul Pian del Gias.
E qui “esco” il mio asso dalla manica:
la colazione nel termos.(ho fatto tesoro dell’insegnamento di Roby).
Sci ai piedi e riprendiamo a salire.
Dal ghiacciaio vediamo molto bene l’itinerario da seguire.
Beh, sembra un po’ dritto.
Sotto di nuovo con i ramponi e via!
Qui l’esposizione (ovest) fa si che la neve si mantenga molto dura ma con ramponi e picca mi sento sicuro.
La pendenza va via via aumentando e si sale veloci ma il pensiero (e non solo il mio) va alla discesa.
10,15 e siamo in vetta!!!
4 ore e 45.
Stupefacente !
Ma cos’è, siamo nucleari???
Il panorama, neanche a dirsi, e mozzafiato.
E a mozzare il fiato concorre anche il vento freddo ed il pensiero per la discesa (sotto il pendio c’è un salto roccioso, e con la neve così dura…).
Alle 11 Marco apre le danze con la sua sciata impeccabile.
Lo seguiamo.
Il grip è discreto, e questo mi da un po’ di tranquillità, ma comunque, sia per me e che per gli altri, la sciata non è delle più rilassate.
Finalmente siamo sul ghiacciaio, ed è qui che tutti ci sbottoniamo confidandoci le reciproche preoccupazioni (mal comune mezzo gaudio).
Vediamo scendere dal pendio della piccola Ciamarella uno sciatore che viene verso di noi.
Vuoi vedere che è il mitico Giacu… infatti è lui.
Ok, scendiamo assieme.
Ahhh, la classe di Gloriano, e quella di Piero,e guarda Estella...
Da qui e fino al canale delle capre c’è un firn da collezione.
Il canale finale è letteralmente un tuffo ne divertimento;
ci lanciamo nelle più sfrenate acrobazie,
tanto fai qualunque cosa e lui te la lascia fare.
Buchi non se ne vedono, fatto salvo un piccolo punto facilmente evitabile.
In un attimo siamo VERAMENTE sci alla macchina.
Ok, è andata molto bene, chissà se sarà veramente l’ultima della stagione?

Un saluto ai miei Grandi compagni di gita.
Ciao

Emilio