Lunga escursione immerso nella nebbia!
Gita che avrei dovuto fare qualche settimana prima per poter trovare delle condizioni migliori.
Escursione già tentata nel dicembre del 2007 ma fù interrotta sulla punta dell’Uja perché c’era troppa neve fresca. Domenica invece la neve era troppo molle, così anche questa volta non sono arrivato dove mi ero preposto di giungere. Pazienza!
Si tratta della lunga cresta spartiacque Val Sangone / Chisone, tra la punta dell’Aquila e il Monte Bocciarda.
Lascio il parcheggio alle 6,15 speranzoso per il tempo, le previsioni in zona non sono un gran ché, oltre tutto la temperatura in bassa quota è abbastanza alta.
Mentre salgo verso l’Aquila c’è un piccolo spiraglio tra le nubi che mi fà ben sperare ma dura solamente qualche minuto, subito dopo arriva la nebbia che mi accompagnerà per tutto il tragitto.
In realtà il percorso estivo non percorre il filo di cresta, con varie digressioni il sentiero si porta ora di qua e ora di là dei due versanti, invece io ho voluto percorrere fedelmente il filo di cresta, così il percorso si è rivelato più variegato, neve con tratti di roccette e la ricerca finale di un passaggio sicuro per poter acceder all’ultima punta ma ….andiamo per ordine.
Quando arrivo in punta all’Aquila la nebbia non è ancora fitta e vedo la lunga cresta in tutta la sua bellezza, la neve fino a questo punto ha tenuto bene e dopo un piccolo ristoro mi rimetto in cammino.
E’ un lungo sali scendi che toccando piccoli colletti e punte innominate mi dovrebbe portare al Bocciarda.
Punta dell’Aquila (2125mt), Punta della Meina (2101mt), Colle della Meina (1974 mt), Monte Uja (2158), fin qui è tutto ok, da questo punto la neve inizia a mollare alla grande, ormai gli scarponi iniziano ad andare giù, bisogna farsi leggeri per poter galleggiare! Porta Sarasina (Colle a 2081 mt), la rocciosa Porta Sarasina (Vetta a 2200 mt),Colle Bocciarda (2109 mt), la neve è sempre più molle.
La neve dei pendii in Val Sangone iniziano a scaricare, sulla Bocciarda, dove dovrei salire, iniziano a venire giù delle piccole slavinette. NON si passa!!
Invano mi calo nei ripidi pendii del Val Chisone alla ricerca di un passaggio che aggiri il vasto versante roccioso del monte Bocciarda, l’intenzione è di portarmi verso il colle la Roussa. Ma poco dopo desisto, è un terreno infido e poco sicuro, non vorrei mai……
Ritorno sui mie passi e mi riporto in cresta fermandomi sulle rocce della punta Sarasina. Dopo una lunga sosta ristoratrice ripercorro a ritroso la cresta dove ormai si sprofonda fino alle ginocchia.
Dopo 9 ore esatte arrivo al parcheggio, anzi, al bar dove mi faccio una bella media. Meritata!!
NOTA NEGATIVA; al ritorno si è pure rotto un bastoncino, che supplizio!!!
NOTA POSITIVA; la prima persona che ho incontrato è stato un ragazzo che saliva all’Aquila mentre io scendevo. Da queste parti è difficile essere da soli. O forse sono io che ho completamente sbagliato il periodo?? ( Penso proprio di sì !!)
Album foto