Senza farlo apposta in pochi giorni ho salito con quota crescente tre cime che finiscono per "as"cioè Ruissas,Seras e Ciaslaras.Quest'ultima estrema propaggine dell'Aiguilles de Chambeyron che passando per la Tete de l'Homme pare allungare il suo braccio sul col de Mary o Maurin in territorio italiano.La salita nel vallone dell'Infernetto offre un panorama da far invidia a molte altre montagne ben più"quotate"La maestosa Tete de l'Homme dai suoi 3200 mt.osserva il mio procedere con Jolie. Ai piedi del ripido pendio finale un "carrefours" di valanghe mi tolgono la voglia di salire con gli sci Salgo a piedi come si sale su una pietraia su quei blocchi di neve.Poi su crosta portante procedo verso la vetta,mentre due ski-alp cominciano a scendere per quel ripido pendio su neve dura.Jolie è inquieta,vedendoli saltellare sopra di lei si irrita e tenta di accanirsi contro essi. Io la conosco molto bene,cerca solo di difendermi,ma io devo difendere loro dalla sua aggressività,sono già su un terreno difficile,non hanno certo bisogno che un cane gli abbai alle calcagna. I miei decisi richiami all'ordine sono vani,purtoppo devo passare alle maniere forti.Le do una blanda sculacciata con un bastoncino riportandola in riga.I due sciatori scendono senza essere ostacolati,Jolie sale verso la vetta facendo l'offesa. Non voleva nemmeno posare per la foto ricordo,Anche il cibo ha rifiutato!poverina! Dopo un'affogante discesa fino agli sci, per la neve che nel frattempo si liquefava,e una sciata abbastanza soddisfacente su una bella pottiglia,arrivati a casa per farmi perdonare le ho fatto cuocere una bella bracciola di oltre tre etti alla losa.Prendendola per la "gola" ha smesso di fare la musona,però mi ha raccomandato:la voglio poco cotta!