Giro pomeridiano improvvisato,al cospetto del monte dei Sanremaschi (M. Bignone m.1300) che si è nascosto per tutta la giornata dietro cumuli di nuvole stanche.Partito da casa (bivio campo golf) alle 16.00 per andare a trovare mia sorella, si sale fino a S.Giacomo,dopo la chiesa si continua in piano per S. Bartolomeo attraversando la valle di S. Romolo,bel tratto panoramico, frequentato anche da corridori e semplici camminatori. Arrivati al bivio si sale a dx per Gozzo superiore e quì inizia il tratto " tritagambe" con una rampa da cappottarsi (35%)poi molla leggermente per pochi metri per riprendere sempre con pendenze sostenute seguendo il crinale per circa due km.Sosta di 30 min. per visita parenti con torta, the e caminetto per asciugarmi la schiena. Riparto pensando di tornare a casa ma giunto nuovamente a S.Giacomo,decido di svoltare a sx ed imboccare il vallone S.Francesco per salire alla chiesa di S.Giovanni, quì il percorso si impenna nuovamente con brevi tratti di respiro ed interminabili rampe mozzafiato. Giunto al G.p.m. sul secondo colle sopra la fraz. Picchetta si scende per il crinale Tasciaire, che si restringe fino a diventare sentiero poi selciato con tratti a gradini. Dopo aver rishiato il cappottamento sui gradini,(ero partito per passare un pomeriggio rilassante)si riprende la carrozzabile che va a S. Pietro e superata la chiesa scendendo ho voltato per la Villetta fino alla chiesetta dedicata alla Madonna. Si risale nuovamente per la linea di massima pendenza (crinale)per circa tre Km. un vero calvario infatti alla fine della salita c'è la Croce... della Parà.Proseguo per il quarto vallone, località Verezzo,fino alla chiesa di S.Donato che fotografo con quella di S.Antonio sullo sfondo e sono al capolinea anche perchè l'orologio del campanile ha suonato la mezza prima delle 20.00. Ritorno velocemente alla Croce Parà e infilo la mulattiera che scende a S.Pietro e risalgo fino al bivio a sx che va nel vallone di Tasciaire e mentre risalgo l'ultimo Km. noto che il M. Bignone si è liberato dal mantello di nuvole mostrando i suoi generosi fianchi. Arrivo a casa ripongo la bici, prendo la fotocamera che avevo dimenticato e faccio una foto al M.Bignone, dopo sento le campane della chesa di S.Siro( che oltre ad essere un Santo è anche un quartiere di Sanremo)che suonano le 20.00, poi, penso a Giuda, che non gli hanno dedicato neanche una santella. (vedi foto non bellissime in album)
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