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Sci ripido : Un grande viaggio nella parete sud dello Chaberton
Autore: e.scagliotti (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 23/03/09 18:28
Notizia riferita al: 23/03/09
Letture: 1961
Sci ripido

Salire e sopratutto scendere in sci la parete sud dello Chaberton è stato un grande viaggio ricco di emozioni che difficilmente dimenticherò.
Come per la sud-ovest del Niblè e la ovest del Roc del Boucher, questa parete rappresenta il terreno ideale per gli amanti del ripido, non estremo, ma di notevole impegno per ingaggio per l'ambiente, per il percorso intricato e non ultimo per i molti tratti ripidi.
Anche in questo caso ci siamo ritrovati a seguire le geniali intuizioni di grandi interpreti della disciplina come Stefano De Benedetti sul Niblè e Federico Negri sul Boucher ; questa volta le 'orme' sono del grande Louis Grenet e soci che percorrono la sud dello Chaberton in boucle e a vista il 4/1/2009.
A onor del vero questa parete in molti la studiavano, primo fra tutti il nostro Cardonatti...oggi assente ingiustificato ....ma sicuramente ispiratore e rassicuratore.
Cosa dire...le immagini descrivono sicuramente meglio di tante parole la bellezza di questa parete: 1000 metri di pendii sostenuti, stretti canali, balze rocciose, guglie affilate, un percorso tortuoso che sembra sempre morire contro una parete per poi, invece, riprendere all'improvviso con una nuova rampa che ti proietta verso un nuovo pendio e così via...
La salita è lunga ma passa relativamente in fretta, non è mai noiosa, in ogni momento lo sguardo è rapito da un nuovo angolo di parete, da una guglia, da una cresta...sembra di vivere in un mondo irreale....solo a tratti la 'fastidiosa' musica degli impianti di Monginevro ti riportava alla realtà.
In viaggio di salita lo condivido con Andrea bumbum; fin da subito siamo in sintonia, saliamo con lo stesso ritmo tranquillo la deciso, ci alterniamo più per motivi fotografici che di battitura...infatti la neve dura consente una progressione ideale...
Andrea ed io proviamo anche le stesse emozioni...tanto che non appena siamo alla base della parete siamo colti dalla stessa impellente necessità intestinale!
Le tracce di Jerome, salito ieri da solo , e primo ripetitore della via ci rendono tutto ancor più facile, infatti dopo circa 3 ore e mezza usciamo in vetta!
40 minuti dopo arrivano anche Fabio e Federica (nostri soci) che sono saliti dalla normale....già perchè la discesa è prevista per tre!
L'attesa in vetta è lunga, ma è necessario aspettare che la parete venga 'cotta a puntino' dal sole. Poi alle 11:30 si parte! Federica rientra dalla normale e noi tre iniziamo il viaggio a ritroso.
Solo i primi 40/50 metri esposti ad ovest sono poco gradevoli a causa della neve durissima. Così, mentre Andrea scende dall'entrata diretta e resta appollaiato ad un masso a metà canale per un quarto d'ora nella speranza che la situazione migliori ....io e Fabio optiamo per l'entrata 'coniglia' (vedi foto) un pò meno ripida e già scaldata dal sole.
Poi......semplicemente da urlo fino alla base! Neve fantastica, sicura e dal grip ottimo che ci regala una sciata di impegno ma senza angoscia.
Bellissimo!

Un grazie ai soci di oggi per aver condiviso con me questo grandioso viaggio alla sud dello Chaberton.




Data: 22 marzo 2009
Quota max: 3131 m
Partenza da: Claviere
Quota partenza: 1790 m
Dislivello: 1400 m
Zona: Alta Valle di Susa
Difficoltà: 5.1/E3

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Tracciato GPS
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