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Cascate di ghiaccio : Ravanare in Valnontey 03/01/2009
Autore: roberto55 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 05/01/09 23:19
Notizia riferita al: 05/01/09
Letture: 1198
Cascate di ghiaccio

Giornata così,così! Ravanare in Valnontey!
Partiti di buon ora arriviamo a Cogne con un freddo polare, pensare che un’ora prima in autostrada a Quincinetto stava nevicando. Sosta al solito bar, lettura degli ultimi commenti sulle cascate, rapida colazione e via verso il parcheggio di Valnontey.
Quando parcheggiamo alle 8,30 il termometro segna –18°.
L’intenzione è di scalare la bellissima “Sentinel Ice” ma oggi c’è il pienone e non abbiamo voglia di metterci in coda. Ci sono già due cordate impegnate sui primi due tiri, altre quattro persone alla base che aspettano di salire, altre sette persone che stanno risalendo il conoide e altre quattro che sono appena partire dalla macchina.
Dobbiamo cambiare meta, decidiamo di andare sul versante opposto, il lato sinistro idrografico.
Con noi non abbiamo alcuna relazione ma incontriamo subito un guardia parco che ci dà qualche informazione.
Attraversiamo il torrente e prendiamo il sentiero che và verso il rifugio V. Sella, poco dopo ci troviamo a nuotare in un mare di neve. Il sentiero non è più visibile, Davide, Paolo e Riccardo aprono a turno la traccia con la neve fino ai fianchi. Io con la scusa che sono il più vecchio mi sono messo in coda e approfitto dei giovanotti. Invecchieranno anche loro!
Arriviamo sotto la cascata del “Lauson” ma non ci ispira un gran ché, è un vero colatoio dei pendii superiori, la neve non è assestata, troppo pericoloso. Si prosegue nella neve e con sali e scendi, aggiramenti di rocce arriviamo nei paraggi di “Ingegneria”. No! Non fa per noi, almeno per oggi.
Ci dovrebbe essere una terza cascata nei paraggi, saliamo, scendiamo, sprofondiamo fino ai fianchi ed infine arriviamo a un colatoio dove c’è pochissimo ghiaccio. Basta così!!
Decidiamo di scendere e cambiare versante.
Scendiamo verso il fondovalle, attraversiamo la pista da fondo e prendiamo l’ottima traccia che ci porta verso la “Patrì”. Così dopo tre ore circa dalla partenza arriviamo alla base di questa simpatica colata dove finalmente possiamo togliere gli attrezzi dagli zaini e spiccozzare un po’.
Arrivati alla base dell’ultimo tiro decidiamo di scalare la parte sinistra in quanto il candelone è già occupato da dei ragazzi francesi. Per oggi è andata così. E’ ora di scendere e di tornare a casa.
Il freddo adesso non è più pungente come questa mattina, prendo la macchina fotografica, quattro foto e via alla ricerca di una fonduta!!

Difficoltà: II/3

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