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SciAlpinismo : DOMES DE MIAGE. LA VERA STORIA, VENT’ANNI DOPO.
Autore: pierriccardo (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 31/05/06 18:06
Notizia riferita al: 31/05/06
Letture: 2021

28/05/2026 ( SI’ SI’, DUEMILAVENTISEI, AVETE VISTO BENE!)

Oggi, dopo vent’anni da quel giorno maledetto, come ogni anno nello stesso giorno, noi due siamo qui, sull’ aerea cresta del Dome du Miage, praticamente in paradiso.

Gerard ha 86 anni, io qualcuno di meno, neanche tanti, ma arrivare qui partendo da Les Contamines la mattina alle 2, negli ultimi anni ci fa salire il battito cardiaco financo a 125 negli ultimi metri.: sono pur sempre 2600m abbondanti di dislivello.
Tutti gli anni, inspiegabilmente, il 28/5, qui, alle 8 del mattino, c’è un sole accecante come oggi, non una sola nuvola, la cima del M.Bianco si tocca con un dito lì nell’azzurro terso senza un filo di vento.
La neve è sempre da urlo, 10 cm di polvere caduta il giorno prima su fondo compatto, i crepacci sono tutti ben occlusi ed i seracchi stanno su come cartapesta incollata alle pareti con l’attak.

Stravaccati sulla cupola del Dome, tra una fetta di salame, una di Castelmagno, un bicchiere di barbera, un sorso di genepì e due lacrime, ci raccontiamo ogni volta, come se fosse la prima, la storia di quei due fantastici e maledetti giorni di vent’anni fa, finiti in un modo talmente misterioso, e che ci rifiutiamo di definire tragico.

Quel giorno del lontano 2006 eravamo partiti in cinque. Ma siamo tornati in due.
Enrico, Emilio e Giorgio scomparvero e non riusciamo a trovare un verbo più adatto a ciò che successe.

I miei amici rimasti a casa (Mau, Ste e Fed: oggi, per una botta di vita, sono andati a giocare a bocce col permesso delle loro splendide compagne) mi avevano detto malignamente che ero stato invitato per dividere le spese della benzina e del superpedaggio del tunnel del Bianco. Era vero, non volevo ammetterlo, peccato che purtroppo non ho mai avuto la possibilità di restituirglieli.

Gerard, svizzero puntuale e preciso, ci aspettava da un’ora al parcheggio di Le Cugnon, ma noi quattro non ci ricordavamo dove avevamo l’appuntamento e figuratevi se avevamo il suo numero di cellulare! Ma, da buoni italiani creativi, dopo aver spazzato i 27 parcheggi della valle, l’abbiamo trovato subito!
Sci sullo zaino e via per il sentiero, a tutti i bivi tiravamo le paglie, ma infine, per la via più brutta, siamo arrivati alle 13 in punto all’Hotellerie di Trelatete a mangiare pane e salame e vino che nel mio zaino iniziavano a pesarmi un po’. (Gli altri hanno posato la loro bottiglia in macchina prima di partire, perché preferivano viaggiare leggeri) … la berremo all’arrivo, avevano detto…ma… e giù un’altra lacrima.
E poi sù, sempre a piedi, già un po’ allegretti, per i saliscendi del “Mauvais Pas”, un nome, un destino? Al fondo del Mauvais Pas calziamo gli sci sull’ultima propaggine del ghiacciaio di Trelatete e subito slalom tra seracchi e crepacci e pietre, disinvolti, qualcuno ci si perde anche dentro, ai crepacci, ma viene salvato dalla parte saggia dell’allegra brigata e si arriva al Refuge des Conscrits, che si chiama così perché vi si và a fare le feste di leva.
Là, non appena dentro, benché sia quasi l’ora di cena, è necessario finire il salame ed il vino per festeggiare la mezza impresa e convincere Gerard, sebbene riluttante, a bere, non sapendo degli effetti del Pelaverga su di lui! Ricordiamo la fatica fatta per spiegargli l’etimologia del nome del vino in oggetto.
Andiamo allora a registrarci alla reception: tutti con la loro brava tessera del CAI, salvo uno che dichiara di averla dimenticata a casa (perché non l’ha mai avuta); il gestore dice che non fa nulla,
non vuole neppure un documento, ciononostante gli altri soci sono già prontissimi a fare la spia: tutti figli di Maria!
La cena si consuma in un crescendo di ilarità chiassosa, specie da parte del filosofo svizzero, tanto che lui viene scambiato per un italiano e noialtri per dei perfetti inglesi.
Oggi, dopo vent’anni, la mamma della ragazzina che ci porta la minestra (aveva 16 anni allora), si ricorda ancora degli sguardi languidi dell’elvetico e spiega alla figlia di essere gentile e di rispondere:”dopo, dopo…”
Gerard, dopo vent’anni giusti, se ne ricorda benissimo, se ne vergogna ancora, mi chiede scusa tutte le volte ed avrebbe voluto poterlo fare anche con voi tre… e giù un’altra lacrima sulla neve scintillante della cima del Dome…
E poi un’altra bottiglia scolata, il limoncello fatto da Enrico, il genepì di quell’altro vecchietto fanno il resto: di cazzate ve ne siete sparate un’overdose, che normalmente si dimenticano il giorno dopo senza fatica, ma che invece rimangono tutt’ora impresse indelebilmente nella nostra mente come massima espressione dell’animo umano, di cui oggi non c’è più traccia e che ci commuovono al solo pensiero e che non riveleremo mai ad alcuno. Ma se per far ricordare le proprie filosofie questo è il prezzo, non sappiamo se ne è valsa la pena.
La notte fu un incubo per voi tre, tenuti svegli dalla motosega di quel deficiente che da vent’anni si sente in colpa per le estreme conseguenze che ha causato, e non ha più nessuno a cui chiedere scusa.
L’indomani alle 5 poi, quando tutti eravate già con gli sci ai piedi lui era là che piano piano iniziava a mettersi gli scarponi e poi a farsi aspettare in salita sul Ghiacciaio di Trelatete, prima sotto le seraccate del Dome des Neiges, poi sotto la Pointe des Conscrits, poi sotto l’Aiguille de Berangere, ed i seracchi di Trelatete, poi sotto quelli della Tete Carrée ed infine sotto il Col Infranchissable.
E che palle quando voleva fare l’autoscatto tutti insieme vicini vicini, con la digitare avvitata sul bastoncino! L’ultima foto tutti insieme, nessuno di noi l’avrebbe detto. Lacrima.
E poi ti ricordi, mi dice Gerard: e poi venne il vento. Temuto, aspettato, intravisto nei giochi di nuvole che beffarde disegnavano improvvisi presagi a forma di bocche di drago che s’infrangevano sulla vetta d’Europa, lontana di là 6237m circa.
E mentre il vento buttava per terra noi due, che ci rialzavamo sulla dura neve e cercavamo di seguirvi sul ripido pendio “terminale”, qualcuno imprecando contro il cielo, voi eroi intrepidi vi fermavate infine! Adesso scendono, abbiamo pensato, meno male, sono saggi! Ci fermiamo anche noi, 20m più sotto, ma, tolte le pelli e rimessi gli sci, alziamo la testa e vediamo solo i vostri sci e gli zaini: voi siete già più sù, verso la cresta maledetta.
L’ultimo flash che abbiamo di voi è quest’ immagine di voi in cima, sulle ali di quel vento terribile. Ora scendono, pensiamo, ed andiamo più sotto, fuori dal vento ad aspettarli.
Ma nulla.
Mezz’ora, un’ora. Nulla.
Il vostro cellulare squilla a vuoto. Nulla.
Scendiamo al rifugio. Chiamiamo il soccorso. Si alzano 3 elicotteri. Tornano.
Dicono: Putain! Merde! Pas une trace! Rien vu !
Salgono delle squadre di ricerca, ritornano.
Dicono: Putain! Merde! Pas une trace! Rien vu !
Noi intanto scendiamo sulla bellissima neve primaverile tra i seracchi ed i crepacci del Glacier di Trelatete: sbagliamo anche la via trovandoci su delle barre rocciose che ci costringono a risalire di 100m!! Gerard va liscio su pezzi di ghiaccetto e di pietre tra passaggi ingaggiosi in perfetto stile anni 60 e guardando il mio stile liberty mi suggerisce di prendere qualche lezione di base. Riusciamo addirittura a dimenticarci di voi per tutta la discesa, perché siamo bastardi e lo saremo di più tra vent’anni.
Per tre giorni continuano così, i soccorsi. Tornano.
Dicono: Putain! Merde! Pas une trace! Rien vu !
Tre settimane, tre mesi, tre anni, vent’anni: Nulla, non è mai stato trovato nulla, non uno zaino, non una piccozza, non un rampone. Nulla!

Si narra che qualcuno quel giorno di vent’anni fa abbia visto 3 tipi passare accanto al Durier, al Vallot, al Cosmiques, al Requin, al Lechaux, all’ Argentiere e non fermarsi in nessuno di questi rifugi.
Qualcuno ha visto poi, anni dopo, tre tipi con la barba lunga aggirarsi in sperduti villaggi del Tibet a 5000m di quota, senza portatori.
Si narra che tre tipi salgano regolarmente senza ossigeno, un ottomila ogni mese da quelle parti.
E che non sopportino la compagnia di altri più lenti di loro.
Quindi sono sempre da soli.
Noi non sappiamo se siano loro, ma forse sì.

Sulla punta del Dome, oggi, 28/05/2026, io e Gerard ci prepariamo per la discesa sul Ghiacciaio di Armancette, che adesso arriva fino al parcheggio di Le Cugnon, perché senza di voi, negli ultimi anni ha fatto molto freddo; si sono formati anche dei canalini a 55° che restano intieramente in polvere anche ad Agosto, con un ottimo grip.
Dimenticavo: ora saliamo e scendiamo solo più con la tavola, ho convinto Gerard da due anni.
Adesso gli sci non li vuole neanche vedere. Per salire abbiamo inventato una vela col curdin che ci tira su seduti sulla tavola, si deve fare solo un paio di strambate, tanto il vento soffia solo fino alle 8 del mattino, direzione salita.
Prima di buttarci sul 5.8-E8 vedo qualcosa che spunta dalla neve: è una custodia per card digitale con la schedina dentro, di quelle che andavano forte 20 anni fa: la porto giù a casa ( sto a Chamonix adesso, in una casetta sulla collina, verso la Mer de Glace, tra i pini, che era del papà di Marco Siffredi), la infilo nel lettore:

Minchia! : ma sono le nostre foto del 28/05/2006!!! Fatte da Enrico.

Ecco il perché del buco che c’è su LAFIOCAVENMOLA tra il 28/05/2006 ed il 28/05/2026:
Il sito l’ho fato chiudere io quel lontano 2006.
L’ho riaperto io oggi, 28/5/2026.

La storia e le foto (scusatemi la qualità un po’ scarsa) della “Fantastica traversata al Dome du Miage” a firma Enrico Scagliotti del 28/05/2006 che potete vedere, l’ho scritta io, cercando di farlo come l’avrebbe fatto Lui, comprese le didascalie:
Praticamente perfetta!

Ho riaperto il sito perché son sicuro che tutte le volte che i nostri 3 del Tibet incappano in un punto internet vanno a vedere su Gulliver cosa fanno i ripidisti dalle foto e valutazioni truccate, e a leggere i diari di nonnorufus e ciapaciuche e pippicalzelunghe che hanno messo su un negozio di lavatrici di pietra, adulati da rampiupinenmabeivumacpi e che sono depressi perché non vanno mai in pensione e devono ancora decidere se vivere da lupi o da galline.
Ed ogni tanto i nostri 3 guardano se ricompare laficavenmoia nel web.

Ecco, è tornata. Se volete tornare anche voi, lasciate un messaggio e tornate! Lo sappiamo che morite dalla nostalgia e dalla noia, ma non abbiate paura.
Vi abbiamo perdonato tutto.
Andremo a fare il Dome de Miage insieme, e poi vi accompagneremo a casa vostra. Certo, anche lì qualcosa è cambiato…., ma non temete, ci saremo noi ad accompagnarvi in quel momento difficile, anche se sarete oramai dei vecchietti rincitrulliti dal vostro misantropismo congenito.

E ricordatevi della massima filosofica del saggio filosofo svizzero:

NON DARE DELL’ACQUA ALL’ASINO CHE NON HA SETE.
Come io che per ora ho potuto ringraziare solo Gerard per la sua simpatia, vorrei tanto farlo anche con voi tre, anche dopo tanti anni.

Il pezzo è completo.
Bastardo, ma completo.

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Autore Commento
pierriccardo
Inviato: 30/6/2006 11:11  Aggiornato: 30/6/2006 11:11
Guru
Iscritto: 3/1/2006
Da: Cuneo
Inviati: 2986
 Re: DOMES DE MIAGE. LA VERA STORIA, VENT’ANNI DOPO.
provo a mettere qui la continuazione!!!!!!!!

M_CERVINO, LUGLIO 2026, CON I DISPERSI DEL DOME, REDUCI DAL TIBET.

26 Giugno 2026(sì sì, duemilaventisei, avete visto bene!)
-Forse qualcuno dei lettori (pochi) si ricorderanno della nostra salita (di me e Gerard) al Dome du Miage del 28/5/2026 scorso, giorno in cui vi abbiamo raccontato la vera storia della stessa salita di 20 anni prima, il 28/5/2006, fatta coi nostri amici Enrico, Giorgio ed Emilio, che, per chi non ricordasse, scomparvero nell’impetuoso vento sulla cresta dei Domes e di loro non sapemmo più nulla da quel lontano 2006.
-Vi avevo anche detto che dopo molti anni si narrava di tre tipi con la barba lunga che vagavano sugli altipiani del Tibet senza portatori e che si facevano un ottomila la settimana, estate ed inverno.
Dalle scarne informazioni sui loro comportamenti sociali avrebbero potuto essere loro.
Così, dopo vent’anni, riaprii il sito de Lafiocavenmola e vi scrissi su la storia, sperando che la leggessero.

-Ebbene sì!.. l’hanno letta… e sono loro!!!

-Mi hanno mandato un messaggio privato informandomi che hanno deciso di ritornare qua dopo vent’anni, perché là oramai sono un po’ stufi delle solite gitarelle e del casino che c’è e che vogliono venire a fare il Cervino il 23Luglio prossimo, 2026, del quale hanno una grande nostalgia e delle voci gli sono giunte che ormai non vi sale più nessuno..
-Qualcuno che è stato in Tibet ha riportato che, pare, di ottomila non abbiano visto neppur l’ombra e qualcuno di loro neanche i 4810…. Ma sono dicerie… dicono anche che lassù sugli altipiani facessero ben altro… mah…

-Ho spiegato loro, visto che erano un po’ a corto di notizie sul nostro paese, che il Cervino non è più quello di una volta: dopo il crollo il 23/7/2006, il giorno dopo che c’ero salito io, di 333 metri della cuspide sommitale (che per fortuna è scivolata di là, radendo al suolo Zermatt, deserta perché tutti erano andati a trovare i parenti a Ginevra), da piramide egizia qual era, si era trasformato in una perfetta piramide Azteca, praticamente un bel tronco di piramide con una bella piattaforma perfettamente planare in punta, su cui è stato costruito un grande parco divertimenti , con acquafun, casinò, slot machines, ristoranti, boutiques e bordelli e tutto ciò che si possa sognare.
C’è anche una pista di atterraggio per mezzi leggeri ed uno spiazzo più sotto, a sbalzo dalla roccia, per lancio boomerang(per girare tutt’attorno al tronco di piramide sono 3333m di circonferenza: nessuno c’è mai riuscito, salvo me.
-Naturalmente, per salirvi, in rispetto dell’ambiente, è stato installato un ascensore interno, alla base del quale si giunge direttamente con l’auto vuoi dall’Italia che dalla Svizzera.
-Per i pochi fanatici che si ostinano a volerci salire a piedi è stata allestita una scalinata elicoidale tutt’ attorno alle pareti con gradini di quarzo riscaldati con microonde quando la temperatura scende sotto lo zero, ricoperti di una nuova mescola trasparente usata anche per gli pneumatici, progettata da Pirelli e Michelin insieme; la ringhiera ed i corrimano, analogamente programmati termicamente, sono in NPX (neoplexiglass, che da lontano 3 metri non si vede, come i gradini).
Tre metri esatti sotto la suddetta scalinata corre, parallela ad essa, una pista per Go-kart, a tre corsie, costruita con le stesse caratteristiche della scalinata.
--I nostri 3 del Tibet, sentite le novità, ancorché restare dove si trovano, non vedono l’ora di tornare per salire sul Cervino, (che ora si chiama Gattino). Col Go-kart, naturalmente.

Ho accennato loro anche qualcuno dei cambiamenti intervenuti in Italia da quel lontano 2006; non mi sono sembrati molto stupiti, però mi hanno chiesto di fargli un riassunto su questo sito, che loro leggeranno come voi, con comodo, prima di partire per il ritorno, con un teletrasporto speciale del Vaticano, che ho prenotato per loro. (capirete, capirete…)

-Ecco qua, cari amici fuggiti nel Tibet:

--Oggi, 26/06/2026 ( ancora i tre “6”!!!), qui in Italia, si festeggia, ormai da vent’anni, il “NO-DAY”, in ricordo della vittoria del NO al referendum sulla nuova Costituzione Berlu/Fini/Bossi-ana: praticamente era l’ultimo NO a Berlusconi, che, il giorno stesso, partì in volontario esilio per la Sardegna, con tutti i suoi, compresi Fini, Bossi e Bottiglione ( la cui filosofia, parlando con Fassino, era di dirgli: sono totalmente d’accordo con te, ma tu sbagli!!).

--Il primo atto, da parte del GPB (Governo Prodi-Bertinotti), dopo l’istituzione del NO-DAY, per risollevare l’Economia del nostro Paese, fu di mettere in vendita la parte Italiana del M.Bianco, base d’asta 1 Euro; al che la grandeur dei Francesi abboccò immediatamente. Non ci furono rilanci nemmeno dai Giapponesi! Aggiudicato! disse il banditore battendo il terzo colpo di martello sul tavolo.
-La Francia firmò, ma il giorno dopo si accorse che una clausola del contratto, scritta piccola piccola in fondo, recitava che : chi si piglia il M.Bianco si deve beccare anche Berlusconi e Ratzinger, con la subclausola che gli si dia ciò che essi chiedono. Mica siamo degli ingrati, noi.
-E così se li pigliarono tutti e tre, supponendo di sistemare Berlu all’Eliseo e Ratzi ad Avignone, che avevano conservato benissimo.
-Ma Berlu preferì avere la Corsica e Ratzi volle Versailles.
-Glieli diedero subito.

--Il secondo atto del GPB fu di affrontare di petto e subito il problema TAV.
-Fu istituito un gruppo di studio composto da scienziati, filosofi, teologi ed operai di sinistra (se erano di sinistra non si vedeva dalla tessera che avevano in tasca, ma era determinato da un comitato internazionale di saggi di sinistra che con un test determinava l’affidabilità, l’onestà, l’imparzialità dei soggetti. Anche il comitato di saggi era stato nominato con questi criteri, come pure il comitato che eleggeva i saggi… ecc..).
-Il gruppo di studio, dopo 666 ore di duro ed ininterrotto lavoro, venne fuori con un Brevetto alternativo al TAV: il TTAV(TeleTrasportoAltaVelocità).
-Si fece un test segretissimo teletrasportando un chilo di arance da Canicattì a Tolmezzo, che funzionò al primo colpo.
-Il TTAV fu messo in funzione su scala nazionale per tutte le merci e, visto che costava pochissimo e funzionava ad energia solare, lo si utilizzò anche per l’export e l’import delle merci.
-Senonché immediatamente nacque il movimento “NOTTAV”, fortissimo ed agguerritissimo, tutto composto da casalinghe di Voghera, che bloccò tutte le TVTTAV (TeleVieTeleTrasportoAltaVelocità) perché le banane arrivavano sulla tavola ancora verdissime ed immangiabili, al costo quasi delle banane mature e buone di prima.
-Allora il GPB nominò un altro gruppo di studio composto da frutticoltori, fruttivendoli e fruttifagi rigorosamente di sinistra che, dopo 666 ore ininterrotte di duro lavoro cerebrale emise il suo verdetto: “D’ora in poi le banane vanno raccolte solo se mature”.
-Il neomovimento NOTTAV non poté far altro che restare di sale e perciò sciogliersi con le prime piogge.

La vendita da parte del GPB del brevetto del TTAV alla CMCT (ConfedMondCommTrasp) fruttò all’Italia tali e tanti euro che:
1. Non dovremo pagare alcuna tassa per 6666 anni
2. Ognuno può scegliere se lavorare o no e quale lavoro fare, dove abitare, compreso sui monti o all’estero
3. Si va in giro per tutto il mondo a gratis, compresi alberghi ristoranti e bettole
4. Nei rifugi francesi e svizzeri non ci chiedono più la tessera del CAI e per noi c’è sempre il posto migliore, senza prenotare, anche fosse il 15 Agosto.
5. Se ci serve uno snowboard nuovo di zecca basta un clic sul PC e quello scelto ci viene immediatamente teleconsegnato dove ci troviamo.
6. Lo stesso avviene se avete bisogno di una mountain bike e vi trovate in un posto sperduto nelle valli ai piedi del Monviso: un click sul cellulare e lei arriva lì al vostro fianco: adesso sono quadriammortizzate, pesano 666grammi compreso l’airbag totale avvolgente ed hanno un micromotore solare invisibile e silenziosissimo, col quale fate finta di pedalare e superate in salita su sentieri sassosi tutti i bastardi che vi stanno sul culo, mentre fumate una sigaretta di genepì ed assenzio che si è scoperto, fanno benissimo.
7. Abbiamo risolto tutti i problemi di bilancio, sanità, istruzione. La mafia non serve più a nessuno. Accettiamo tutti gli extracomunisti che vogliono venire a stare da noi; l’unico problema è che si va a scuola fino a 35 anni, un giorno si ed uno no, escluso il w.e., una settimana sì e una no, un mese sì ed uno no, escluse le vacanze da maggio a novembre, ma tutto ciò solo un anno sì ed un anno no.
8. Coi soldi che restano abbiamo risolto i problemi della fame nel mondo e dell’analfabetismo.
9. Se in giro per il mondo si prepara una guerra, convochiamo le parti, gli diamo un sacco di soldi a tutti e due finché ridono, anche gli Americani e gli sceicchi del petrolio, e si stringono le mani.
10. Fine della storia, si potrebbe pensare che diventando ricchi siamo divenuti avari, cinici e con la puzza sotto il naso, ed invece no! Questo è ciò che ci facevano credere i ricchi di prima, perché non diventassimo come loro. Noi invece siamo diventati magnanimi cortesi alla mano ed anche più tolleranti verso quelli che non sono come noi … che ciascuno faccia un po’ come crede, è sufficiente che non intralci la nostra felicità, e non c’incazziamo più, neanche coi politici. Questo un po’ ci manca, ma stiamo imparando a farne a meno.. Al suo posto leggiamo molto e quando siamo stufi scriviamo delle storie o delle poesie o delle musiche neoclassiche. Che nessuno si sogna di pubblicare.

--Il gruppo di studio del TTAV ha depositato anche il brevetto del TTAVP (TeleTrasportoAltaVelocitàPersone), ma all’ufficio brevetti si è sentito rispondere che era stato anticipato dal Vaticano, che già l’aveva depositato circa 2000 anni fa, millantando di averlo avuto in eredità da un loro lontanissimo progenitore, che viveva in un posto bellissimo ai confini della terra che ha il nome di un cinema (Eden), si chiama Deus, era nato prima dell’invenzione del tempo e che pare si sia poi autoteletrasportato in un altro sistema solare per prendere una certa distanza dalle sue sculture che aveva creato a sua immagine col fango, che subito erano sembrate perfette, ma dopo pochissimo tempo si erano messe anche loro in testa di fare delle altre sculture col fango simili a loro, ma gli venivano sempre meno perfette e più brutte, fino a che erano sempre più simili al fango(per non dire la m….) in cui nuotavano, solo che erano diventate moltissime (per fortuna prima o poi si rompevano tutte) e volevano dominare la Terra. E fu lì che iniziarono i casini.
-Ma torniamo al teletrasporto. Il Teletrasportato N.1 ha promesso che tornerà coll’autoteletrasporto una volta sola alla fine del mondo (nessuno sa quando o dove sarà, qualcuno ha fatto delle previsioni, ma ha sempre toppato), crediamo che comunque è già vecchissimo adesso (anche se li porta da dio) e che quando tornerà sarà molto arrabbiato con quelli che metterà alla sua sinistra, che però non sappiamo se è anche la nostra, anzi. Nel frattempo ha usato il teletrasporto più largamente con la madre di suo figlio, che non è sua moglie, perché primo ha sposato un altro, secondo perché è nata migliaia di anni dopo la sua partenza(ma questo, con alcuni altri, resta un mistero), ma si dice che lei non sia stata fatta col fango.. Infatti, quando era stanca di stare con le sculture di fango, si fece teletrasportare su verso il cielo ed ogni tanto viene giù col TTAVP, prediligendo verdi pendii sulle montagne, dove quiete pascolano le pecorelle, custodite da giovani pastorelli analfabeti, ai quali racconta delle storie future destinate a tutte le sculture di fango, che i pastorelli non capiscono e che finiscono sempre per raccontare alle sculture sbagliate, che se le tengono per sé, oppure non le capiscono o peggio nascondono perché parlano male di loro.
-Il figlio della madre di suo figlio (cercate di seguirmi) , che pare fosse lui stesso, ma più giovane, era venuto giù e s’era messo a fare il Comunista in tempi sbagliati e finì veramente male, per di più tradito da quel giuda del suo amico che lo vendette per 30 dinari, che sono meno di 30 euro… ma quest’ultimo finì peggio di lui. Lui si autoteletrasportò di nuovo sù, benché si credesse che fosse già passato a miglior vita, da dove era venuto e dopo qualche giorno tornò giù, ma un giro veloce giusto per farsi vedere…. e dio solo sa quante volte avrebbe voluto tornare a dare un calcio in c… ai dottori del tempio e non solo, ma suo padre non lo lasciò più, “che se la vedano loro poi faremo i conti”, gli disse.
-Ogni tanto usa il teletrasporto per alcuni terrestri, ai quali poi, quando non ci sono più, il Vaticano fa dei documenti falsi per tornare e li chiama tutti con lo stesso cognome: “Santo”. A quel punto, quando tornano, sono autorizzati a fare delle cose che di solito non succedono mai, senza che nessuno li arresti o che dia loro del matto.

Il CBM (Comitato Brevetti Mondiale) spiegò allora al Vaticano che, o avrebbe messo a disposizione di tutti il macchinario TTAVP, oppure avrebbe dovuto cederlo, per scadenza dei termini, ai Comunisti Italiani, che l’avevano scoperto di suo.
-Il Vaticano allora, piuttosto di lasciarlo ai Comunisti, lo mise a disposizione a gratis a tutti quelli che avevano la tessera del CAVV (CattoliciAltaVelocitàVaticana) ed al costo di un normale biglietto aereo tradizionale equivalente a tutti gli altri, salvo ai Comunisti, per i quali se volevano, il prezzo era moltiplicato per sette.
-Ai Comunisti Italiani non gliene poteva fregare di meno, perché di soldi ne avevano da vendere.
-I Comunisti Francesi incazzati neri che per di più avevano il Vaticano in casa, qualcuno disse chissenefrega e prese la tessera del CAVV, al diavolo le ideologie! E fu così che il Vaticano diventò l’uomo più ricco del mondo, salendo di 2 posti, giusto sopra Bill Gates, che un anno dopo lasciò la Microsoft e si diede alle opere di beneficenza.

--Cari amici fuggiti nel Tibet nel 2006:
-Qui in Italia, in questi giorni di fine Giugno 2026, si stanno disputando, rigorosamente ogni 4 anni, i mondiali di calcio.
-anche in questo mondo qualcosa è cambiato_
La Juve, il Milan, la Fiorentina e la Lazio, dopo che avevano comprato gli arbitri sbagliati(da sempre notoriamente venduti), son finiti in serie C, poi in promozione, poi in bocciatura e quindi definitivamente scomparsi nel nulla.
-Finalmente così l’Inter vinse lo scudetto, la Coppa Uefa , quella dei Campioni e la coppa del Nonno, tutte nel 2007.
Poi, quando tutti avevamo finalmente dei soldi a palate per comprare tutti i campioni di calcio del mondo, capimmo che non era giusto(anche perché se uno voleva comprare Ronaldinho, offriva 100, l’altro offriva 200, uno 300, l’altro 400… e la cosa non finiva mai) e chiudemmo le frontiere; Facemmo bene, perché così giocavamo tra di noi e diventammo meno gelosi e più bravi.
Anzi, le squadre dovevano essere composte esclusivamente da giocatori residenti nella città che gli dava il nome.
Fu così che il Cuneo passò alla serie C, alla B, alla A, dove vinse lo scudetto nel 2011, e così tutti gli anni fino ad oggi. Fu così che i cuneesi divennero improvvisamente antipatici a tutta l’Italia.
La Nazionale Italiana è composta all’80% da giocatori del Cuneo dal 2014, anno in cui vincemmo il mondiale contro il Brasile, naturalmente dopo quello del 2006, nonostante Totti che non toccò mai la palla e l’antipatico Lippi che diceva che prima o poi entrava in forma. (I goals li segnò tutti Materazzi, al tempo terzino di riserva dell’Inter, oggi allenatore della Nazionale)
Fu così che i cuneesi tornarono simpatici a tutti gl’Italiani, ma molto antipatici ai Brasiliani ed alle Brasiliane, figuratevi ai Francesi che battiamo sempre in semifinale.. e a quelli e quelle che non amano per nulla il calcio!!!!
Gli arbitri, più che ai fuorigioco, ora stanno attenti soprattutto alle minuscole macchinette per il teletrasporto della palla e se beccano un giocatore che ce l’ha, gli fanno un culo così, ma non gli danno il cartellino giallo, né tantomeno rosso.

--Non vi racconterò, per non annoiarvi, che, dopo tali successi del GBP(Gov. Prodi Bertinotti), gli italiani amavano alla follia tutti i politici dell’ insperata coalizione uscita vincente per un pelo nel 2006, ed avrebbero voluto quelli all’infinito.
Ma loro si sono stufati un po’ del successo e del lavoro ed hanno ceduto volentieri la mano.
Alle ultime politiche, in cui non c’erano più partiti, ma solo persone, il popolo ha così votato (votazione venerdi sera scorso dalle ore 20 alle 20.05, via cellulare con riconoscimento d’impronta oculare, risultati alle 20.06):

Presidente della Repubblica: Dario Fo
Presidente del Consiglio : Emma Bonino
Presidente della Camera : Jovannotti
Presidente del Senato : Vecchioni
Min. degli Esteri : Umberto Eco
Min. Pubblica Istruzione : Paolo Rossi (non il calciatore)
Min. dello Sport : Paolo Rossi(il calciatore)
Min. della Famiglia : Vladimir Luxuria
Min. della difesa : Nessuno, non serve più
Min. dell’Ambiente : Nessuno, non serve più
Altri : Non servono più
Come si vede, tutta gente seria e con un grande credito internazionale, ma puramente rappresentativi, perché se tutti hanno tutti i soldi che vogliono e non ci sono limiti al comportamento individuale, e non abbiamo più ragione d’incazzarci, mi dite a che cosa servono i politici che prima si pigliavano a pugni per decidere a chi togliere ed a chi dare?

---Uno sguardo ai cugini Francesi:
Berlusconi è fuggito dalla Corsica, dopo essere scampato al 33° attentato, illeso: il problema è che i corsi hanno il brutto vizio di tirare alla testa e ad altezza d’uomo!!( e ogni volta hanno quindi fatto 2 errori!!).
Il Berlusconi che avevano pagato 1 euro è diventato il loro presidente della Repubblica e Primo Ministro,(il vice è D’Alema, con cui già aveva stipulato segretamente un PACS nel 1992 in Italia) ed ha fatto votare subito una legge per rendere gli oppositori fuorilegge, pensa te che ci pigliavano per il giro quando ce l’avevamo noi!
-Ratzinger, da Versailles, si fa teletrasportare continuamente su tutte le reti TV di Berlu che sono:
LA UN, LA DEUX, LA TROIS, LA QUATTRE e LA CINQ, e fa degli spot per il suo “TAVV”: Ccon 100 teletrasporti si vince un bonus per il teletrasporto in paradiso.
Per i Comunisti il bonus si vince con 1 milione di teletrasporti: mi sa che in paradiso i Comunisti parleranno tutti italiano.

Cari amici fuggiti nel Tibet nel lontano 2006: non vi dirò più nulla dei vostri amici e conoscenti di allora, perché anche oggi, nel 2026, qualcuno(rarissimo) che se la prende ancora per niente…c’è!!

Ai nostri 10 lettori: se ho dimenticato qualcosa d’importante successo negli ultimi 20 anni, lasciate un commento, i nostri 3 reduci lo leggeranno!!!

P.S. Ultimamente girano delle voci di un complotto internazionale, capeggiato dal Vaticano e da Berlu, invidiosi della nostra felicità, che Prodi ci aveva promesso e mantenuto.
Pare abbiano brevettato una nuova diavoleria che permette di far tornare indietro un’intera nazione di vent’ani e tre mesi (fate voi il conto dove si arriva da fine giugno 2026…).
Non vorrei mai svegliarmi domattina col calendario che segna 1 Aprile 2006.
Bel pesce d’Aprile!

P.S.2. Per Enrico: Ieri Elisa ha compiuto 22 anni (Auguri!!) e stranamente, visto il padre, è bellissima. Mi ha detto che non gli hai nemmeno dato un colpo di telefono. Io le ho fatto presente che dal Tibet è difficilissimo avere campo. Ma lei non mi ha creduto. Ma falle un email!

Autore Commento
roby4061
Inviato: 5/6/2006 10:56  Aggiornato: 5/6/2006 10:56
Maestro
Iscritto: 5/6/2006
Da:
Inviati: 77
 Re: DOMES DE MIAGE. LA VERA STORIA, VENT’ANNI DOPO.
bel racconto!

Autore Commento
pierriccardo
Inviato: 5/6/2006 15:03  Aggiornato: 5/6/2006 15:03
Guru
Iscritto: 3/1/2006
Da: Cuneo
Inviati: 2986
 Re: DOMES DE MIAGE. LA VERA STORIA, VENT’ANNI DOPO.
Grazie, anonimo
Grazie, roby, ho visto le tue foto e la tua gita, molto belle, le ho anche votate!!
Devo imparare a mettere la cornice nera, trovo che rende bene!!
P.S. Prima di mettere in onda il racconto ho chiesto l'imprimatur ai direttamente interessati!!
La mia prima idea era una conclusione più tetra, ma poi mi sono calmato!
Il problema, come probabilmente s'é capito, é che noi 2, io e Gerard, eravamo blu dalla rabbia ed ancor di più dal c..o che avevano avuto gli altri 3 simpatici amici che 30metri più sù in cresta non avevano trovato un filo di vento ed avevano fatto la cresta e scesi dall'altra!!!!
Ma é stato bellissima lo stesso, sarà per la prossima, tanto abbiamo gufato ed il Bianco dello scorso week-end se lo sono scordati!!!!
ciao
riccardo

Autore Commento
ventefioca
Inviato: 8/6/2006 10:35  Aggiornato: 8/6/2006 10:35
Primo della classe
Iscritto: 24/5/2006
Da: Caselle Torinese
Inviati: 55
 Re: DOMES DE MIAGE. LA VERA STORIA, VENT’ANNI DOPO.
Complimenti per il racconto... allucinato -stralunato -veritiero
é il brano che uno legge, rilegge, ripensa, ed infine si sveglia di notte e si dice: "C..., avrei voluto scriverlo io!!"
Chapeau!!!

Autore Commento
pierriccardo
Inviato: 8/6/2006 23:08  Aggiornato: 8/6/2006 23:08
Guru
Iscritto: 3/1/2006
Da: Cuneo
Inviati: 2986
 Re: DOMES DE MIAGE. LA VERA STORIA, VENT’ANNI DOPO.
Grazie Ventefioca! Troppo simpatici!! comincio ad essere un pò gasato da tutti questi complimenti, e allora vi cito anche l'SMS che mi ha fatto Gerard oggi dalla svizzera:
"" Quelle plume, legere, facile,creative!
C'est à la base un talent avec du travail.
J'ai eu un reel plaisir aà te lire.. et l'idée.. excellente... etc..."""
Esagerato!
Pensa che domani e dopodomani dovremmo fare la cima del Bianco, se torno siete rovinati: ci sono dinuovo 2 di quei tipi del Tibet!!!!
Ciao, pregate per noi.

Autore Commento
ventefioca
Inviato: 9/6/2006 16:25  Aggiornato: 9/6/2006 16:25
Primo della classe
Iscritto: 24/5/2006
Da: Caselle Torinese
Inviati: 55
 Re: DOMES DE MIAGE. LA VERA STORIA, VENT’ANNI DOPO.
allora faccio un po' di pulizia nell'hard-disk...
Bonne course!


Autore Commento
Anonimo
Inviato: 5/6/2006 9:36  Aggiornato: 5/6/2006 9:36
 Re: DOMES DE MIAGE. LA VERA STORIA, VENT’ANNI DOPO.
grandioso...

Autore Commento
e.scagliotti
Inviato: 5/6/2006 8:48  Aggiornato: 5/6/2006 8:48
Webmaster
Iscritto: 10/12/2004
Da: Avigliana
Inviati: 965
 Re: DOMES DE MIAGE. LA VERA STORIA, VENT’ANNI DOPO.
...due litri di vino, limoncello e genepì ...fanno strani effetti!!!

Alle prossime avventure...
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