Quest'estate a una sagra paesana ho comprato un libro sulle strade militari delle Alpi Occidentali molto ben fatto ricco di foto dettagli riferimenti storici, e magnifici percorsi. Fra le tante strade già percorse in quanto vere classiche della MTB, mi è saltata all'occhio una novità ( per me), una tortuosa, panoramica e alta strada con passaggio a quota 2683 mt: la strada di Conca Cialancia in val Germanasca. Arruolo Paolino e visto il rialzo delle temperature di questi giorni, alle ore 9,45 partiamo da Perrero.La strada stretta si impenna subito per 2 km al 10% ma la temperatura mite ed il cielo blu fanno sperare in una buona giornata. Dopo 4-5 km l'asfalto finisce e la pendenza si attenua leggermente. Il panorama all'inizio è modesto in quanto la Germanasca e le valli laterali sono molto incassate e sui ripidi fianchi montuosi si vedono le profonde ferite della recente alluvione.Si sale di alcuni Km e il panorama comincia ad aprirsi lasciando intravedere in lontananza la meta di giornata e verso nord le cime della val Chisone.La strada è magnifica ,ripristinata in parte dopo le piogge ma con pendenza costante e opere d'arte perfette. Verso i 1600 mt di quota iniziano i larici con il fantastico colore autunnale rendono magico il percorso. A quota 1900 raggiungiamo alcuni soci temporanei provenienti da Novara che hanno in programma la stessa meta e facciamo 3-4km con loro fino al bellissimo lago Lauson.
Da li in poi le auto sono off limits e la salita prosegue lungo la stupenda sterrata con il fondo che peggiora solo un pochino. Un lungo traverso sopra il lago permette di fare alcune belle foto e aggirando la costiera si vede il tratto di percorso più ardito sotto la cresta Freidour. La pendenza è però costante e il paesaggio spettacolare fino all'ultimo tratto di sterrata che conduce alla Conca Cialancia dove sono altri 2 laghetti. Sosta breakfast e duro portage per 30 min lungo il pietroso sentiero fino al colle Cialancia. Breve risalita all'anticima della Punta Cialancia ancora coperta da una spolverata di neve per poter fare alcune foto panoramiche. Verso la Francia però il cielo è un pò offuscato e verso gli Ecrins sembra in arrivo la neve. Discesa al colle, cambio muta e discesa nel sottostante pianoro , la bellissima conca dei 13 laghi. Al lago Ramella ( o Rametta boh) come previsto, si trovano i due magnifici spettacolari e simbolici( della fatica e della tattica) cannoni di grosso calibro con ruote in legno e cerchioni di ferro ancora in posizione di sparo. Incredibile. Fra altri resti si scende di 200 mt di quota nei pressi dei sottostanti baraccamenti punto di incontro di diversi sentieri. L'ora è già tarda e allora si punta alla cresta del Cappello d'Envie che si raggiunge lungo un magnifico single track con due brevi risalite in corrispondenza dell'arrivo della seggiovia e della tavola di orientamento della valle di Prali. Sarebbe bello raggiungere il colle della Balma con il sentiero sotto la cresta della Gardetta, ma l'ora e la fatica sconsigliano il supplemento di fatica. Allora discesa lungo la sterrata sotto gli impianti ove si trova un sentiero utilizzato per le downhill- che segue le piste da sci quasi fino in fondo al vallone ove si trova una velocissima sterrata che conduce alle case di Malzat ove si riprende l'asfalto e con una picchiata si ridiscende a Perrero fino al furgone.
Che dire, bellissima, fantastica gita con magnifica, perfetta strada militare quasi interamente sterrata da rimanere a bocca aperta per lo stato di conservazione. Magnifici panorami, fantastici colori, splendido meteo, innumerevoli piccoli laghetti di colore smeraldo, single track, downhill, discesona, posti nuovi e poco frequentati e i due spettacolari cannoni in postazione che valgono da soli la fatica della gita.
Dislivello 2200 mt
Salita 21 km sterrata
1 km portage
5 km single
5 km di dowhill
3 km sterrata
12 asfalto
Tempo 6 h 15
Album foto