In realtà la meta prevista era tutt'altra ma, già al mattino presto, risalendo la vallata in auto, le speranze di effettuare la gita prevista sono svanite man mano che si saliva... nuvole basse e minacciose ovunque non lasciavano sperare in una schiarita. Il freddo e l'umidità mi convincono a fare dietro front ed a cercare una meta alternativa più in basso, dove forse almeno si resta al di sotto delle nubi. Indecisione sul dove andare poi... perchè non chiudere quel vecchio conticino in sospeso con la Rocca Moross, che parecchi anni fa, insieme a Mirella, in una freddissima giornata invernale, ci aveva respinto dal Colle Pian Fum, con ghiaccio, neve e vento fortissimo? Risalgo a Tornetti e finalmente all'alba delle 9 meno un quarto sono in partenza. Nessuno in giro e cielo molto nuvoloso. Risalgo la stradina a tornanti fino al Roc Sapai e risalito sul versante opposto, una brevissima deviazione permette di salire sulla sommità del roccione, superando una breve ma scivolosa placca inclinata. Ritornato sulla traccia principale, proseguo in direzione dell'alpeggio superiore. Qui la stradina termina. Una traccia di sentiero piega verso sx e si porta sotto ad una zona boscosa. Risalgo il ripido pendio erboso seguendo una vaga traccia contrassegnata ogni tanto da ometti che ben presto entra e supera la fascia boscosa. Si esce sui prati a monte e puntando ai grossi ometti si sale ancora a raggiungere il grosso alpeggio superiore. Un breve tratto sulla sterrata di accesso all'alpeggio quindi, in corrispondenza della curva, lascio la sterrata e, direttamente per il ripido pendio erboso, raggiungo il Colle Pian Fum ormai poco distante. Uno sguardo sulla Val d'Ala... nuvole ovunque al di sopra dei 2200-2300 m. Mi incammino lungo la traccia che percorre la cresta in direzione della Rocca Moross. La traccia aggira sulla sx il primo sperone roccioso e raggiunge un colletto, quindi proseguirebbe sul versante nord per raggiungere il colletto tra il secondo sperone roccioso e la vetta vera e propria. Tralascio il sentiero segnalato e, sulla dx, risalgo il pendio erboso che si porta in cresta, quindi con qualche passaggino sui blocchi rocciosi, si segue il filo e si raggiunge l'anticima. Una breve discesa e ci si ricongiunge alla traccia segnata in corrispondenza del colletto sotto l'ultimo pendio terroso che porta in vetta. In pochi minuti una ripida salita permette di raggiungere la stretta crestina sommitale. La vetta è contraddistinta da un piccolo cumulo di pietre con una piccola Madonnina. Le nuvole stanno salendo e avvolgendo tutto... mi affretto a scendere e in breve sono di ritorno al colle, quindi lungo il percorso di salita rientro a Tornetti... le nuvole iniziano ad aprirsi e alcune schiarite lasciano prevedere un miglioramento del tempo, ma ormai... time out... è ora di rientrare.
Data: 27 settembre 2008
Quota max: 2135 m
Partenza da: Tornetti
Quota partenza: 1148 m
Dislivello: 1068 m
Zona: Val di Viù
Difficoltà: E/EE
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Tracciato GPS