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Escursionismo : Toccata e fuga a due facili cimette della Val Pellice.
Autore: andrea72 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 25/09/08 08:01
Notizia riferita al: 25/09/08
Letture: 2194

Una veloce passeggiata mattutina, ritagliata tra i mille impegni di questo periodo e per giunta per nulla favorito dal meteo... anche per questa domenica infatti è previsto un peggioramento pomeridiano e vento in quota... la scelta cade sulla Val Pellice, vicina a casa e da un po' di tempo trascurata. Verso le 7.30 sono in partenza da Villanova e in un'oretta circa raggiungo il Rif. Jervis alla Conca del Prà. La zona è molto affollata e tanti che hanno dormito al rifugio stanno partendo per la gita. Proseguo imboccando il sentiero per il Colle della Croce, seguito da una bel gruppo di escursionisti. Un'altra oretta e, lungo il bellissimo tracciato del sentiero che si alza a tornanti nel bosco, quindi con un ultimo tratto aperto, raggiungo il Colle della Croce, dove si trovano appunto una croce e un piccolo ricovero militare diroccato. Il tempo per adesso tiene, anche se sul colle sono costretto a coprirmi per bene a causa delle folate di vento freddo proveniente da ovest. Proseguo lungo la traccia di sentiero che si alza verso sud. Raggiunta la cresta erbosa, tralascio il sentiero principale che si mantiene a mezzacosta sul versante francese, proseguendo per una lieve traccia che segue il filo di cresta. In corrispondenza della parete rocciosa la traccia si impenna e con una salita da dx verso sx aggira lo sperone riportandosi sulla ripida cresta. La traccia scompare e proseguendo lungo il filo di cresta si supera una fascia rocciosa inclinata abbastanza esposta sul lato italiano quindi con un'ultima impennata si raggiunge il ben visibile ometto della quota 2544 m, chiamato dai francesi Pic du Col Lacroix. Nuvole che vanno e vengono, limitano abbastanza il panorama e non mi permettono di vedere la cima della Custassa o Monte Genebrea, poco distante. Si prosegue scendendo per una esposta cengia che corre sotto il filo di cresta sul versante italiano raggiungendo il colletto poco sotto. Un breve attraversamento di una fascia rocciosa da affrontare con cautela a causa dei lastroni instabili e si raggiunge il pendio erboso dove terminano le poche difficoltà. Si risale alla cresta erbosa che si segue quindi per una traccia di sentiero fino alla sommità della Custassa. Un paio di foto e scendo subito... il vento non molla e le temperature non sono proprio piacevoli. Seguendo la traccia contrassegnata dagli ometti che si mantiene ben al di sotto della cresta sul versante francese (il sentiero principale precedentemente trascurato), senza alcuna difficoltà, ritorno al Colle della Croce. Pochi passi di discesa dal colle e finalmente cessa il vento e posso svestirmi un po'. Veloce ritorno al Jervis dove ormai le nuvole basse stanno per avvolgere tutto, quindi discesa a Villanova, incrociando parecchia gente che sale a gustarsi la polenta del rifugio.

Data: 21 settembre 2008
Quota max: 2675 m
Partenza da: Villanova
Quota partenza: 1232 m
Dislivello: 1584 m
Zona: Val Pellice
Difficoltà: E/EE

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Commenti
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Autore Commento
Tecla
Inviato: 25/9/2008 9:52  Aggiornato: 25/9/2008 9:52
Guru
Iscritto: 1/9/2005
Da: Piemunt
Inviati: 304
 Re: Toccata e fuga a due facili cimette della Val Pellice.
Toccata e fuga
Una veloce passeggiata mattutina ...
Dislivello 1584 m
Nel mio vocabolario non sono compatibili questi termini insieme
Ma Andrea72 rivelaci il tuo segreto sei un componente della famiglia degli "Incredibili"


Autore Commento
andrea72
Inviato: 25/9/2008 15:26  Aggiornato: 25/9/2008 15:26
Guru
Iscritto: 1/6/2006
Da: Beinasco
Inviati: 2993
 Re: Toccata e fuga a due facili cimette della Val Pellice.
Non ho ben capito se con il termine "incredibili" vorresti dire che... non sono credibile...
Comunque sia, non mi sembra di fare assolutamente nulla di incredibile... i veri "incredibili" sono ben altri ti assicuro...
Un saluto.

Autore Commento
Tecla
Inviato: 25/9/2008 15:43  Aggiornato: 25/9/2008 15:43
Guru
Iscritto: 1/9/2005
Da: Piemunt
Inviati: 304
 Re: Toccata e fuga a due facili cimette della Val Pellice.
Mah noooo andrea72 gli "incredibili" di cui mi riferivo io sono quelli che ha postato il tuo omonimo
E' un cartone animato!! Una famiglia con super poteri tra cui non mi ricordo più chi (forse la mamma) va veloce come la luce ...
Non puoi scrivere che farsi 1500 m di dislivello sia una passeggiata almeno non per la gente comune
Te capì?!

Autore Commento
wlafioca
Inviato: 25/9/2008 15:52  Aggiornato: 25/9/2008 15:52
Guru
Iscritto: 27/9/2006
Da: Pianezza
Inviati: 642
 Re: Toccata e fuga a due facili cimette della Val Pellice.
Brava Tecla!!!!!

E poi, perchè andare in montagna di corsa come fanno molti su questo sito??

Ma non si va in montagna per rilassarsi?? o sbaglio io??


Autore Commento
andrea72
Inviato: 26/9/2008 8:45  Aggiornato: 26/9/2008 8:45
Guru
Iscritto: 1/6/2006
Da: Beinasco
Inviati: 2993
 Re: Toccata e fuga a due facili cimette della Val Pellice.
Qui occorre fare un po’ di chiarezza… mi scuso per il ritardo, ma l’argomento ha preso una piega seria e meritava una risposta seria.
Innanzitutto… ma dai Tecla... ho due bimbe piccole che divorano cartoni animati e vuoi che non sappia chi sono gli “Incredibili”… sono espertissimo in materia… infatti non è la mamma, ElasticGirl, che va come la luce ma bensì il figlioletto Flash.
Veniamo poi alla terminologia usata: ho usato i termini “toccata e fuga” in quanto sono rimasto in cima ben… 10 secondi… il tempo di due o tre foto, poi via a causa del vento e del freddo e “veloce passeggiata mattutina” in quanto sono partito alle 7.30 dall’auto e sono ritornato alle 12.45 circa; di difficoltà poi… sono proprio andato a cercarmene qualcuna… ma volendo evitare il Pic du Col Lacroix, in cima alla Custassa si arriva per sentiero e da qui il termine “passeggiata”, cioè nel senso che si cammina soltanto.
Concordo che oltre 1500 m di dislivello non sono pochi… ma la mia relazione voleva, semplicemente ed assolutamente in modo descrittivo, raccontare la gita e la modalità di effettuazione (tra l’altro perfettamente visibile scaricando la traccia GPS, dove questo “spione” registra più o meno fedelmente tutto… anche se ci è fermati per… beh, chiamiamole soste tecniche) che, continuo a ribadirlo, non trovo così eccezionali… quanta gente conosco che cammina di buon passo e frequenta questo sito, penso anche un certo Andrea81 che fa il furbetto… comunque tutta gente normale, solo ben allenata per le gite che si intendono affrontare.
Poi ognuno ha i suoi tempi ed il suo passo e tutte le proprie motivazioni personali per fare in un modo o nell’altro… e qui arrivo a rispondere al quesito di wlafioca.
C’è gente che va di corsa per fare il tempo (penso ad esempio ad una certa Annagarelli, che personalmente non conosco ma che non può che suscitare ammirazione per le sue imprese) altri invece come me che, purtroppo, ma comincio in qualche modo a ricredermi su questo termine, lo fanno per esigenze personali. Non è facile conciliare lavoro, famiglia e montagna… l’ho già scritto in altre occasioni… questa è la vera impresa e la vera difficoltà che si affronta settimanalmente… ma è il prezzo da pagare per non fare come hanno fatto tanti che hanno scelto la strada della rinuncia alle proprie passioni. Tante ore di sonno rubate per partire presto, una programmazione un po’ più accurata dell’itinerario, poche e brevissime soste durante la gita, pochi minuti in vetta e naturalmente… palla lunga e pedalare! A tutto questo naturalmente si aggiunge il fatto di essere spesso da solo… a meno di non combinare con altri che condividono questa scelta. In questo modo si riescono a fare discrete gite arrivando a casa per un’ora decente, di solito nel primissimo pomeriggio… e quante cose si riescono ancora a fare con la famiglia… ben più rilassati!
All’inizio non è stato facile, ho dovuto in un certo senso inventarmi un modo diverso di andare in montagna: le mete erano scelte con attenzione, poi… pian piano aumenta la conoscenza di sé e dei propri limiti e si vede che… si riesce… allora si può provare a fare qualcosina di più. Ma il bello è che ormai tutto questo non pesa neanche più di tanto, anzi diventa quasi motivo di soddisfazione (ecco perché il purtroppo comincia ad andare stretto).
Con questo non vuol dire che disdegno le gite in compagnia, di solito più impegnative o effettuate sicuramente con più calma, tutt’altro, ma… oggi come oggi, non posso e soprattutto non voglio che siano la regola.
Beh, vi ho annoiato abbastanza… un saluto e buone gite a tutti… alla fine penso che, se si ha la passione, l’importante sia andare in montagna, poi se si va lenti o veloci, sul facile o sul difficile… come sempre ognuno fa quello che può…
Spero di aver fatto chiarezza… beh, visto che wlafioca ha posto la domanda… non sarebbe male conoscere anche il punto di vista di altri…

Autore Commento
Andrea81
Inviato: 26/9/2008 9:02  Aggiornato: 26/9/2008 9:02
Guru
Iscritto: 26/2/2006
Da: S.Ambrogio (NO TAV)
Inviati: 8223
 Re: Toccata e fuga a due facili cimette della Val Pellice.
Citazione:
penso anche un certo Andrea81 che fa il furbetto…


azz...subito beccato

ecco la mia opinione in merito..
credo che quelli che vanno in montagna e corrono siano altri (che pensano più alla prestazione che alla montagna in sè, per limitare il peso non si portano nemmeno la macchina fotografica, modo di vivere la montagna che rispetto ma non condivido per nulla).

per quanto mi riguarda ammetto di avere un discreto passo, anche se qui molti altri (vedi Tala, EnricoWebaster, lo stesso Andrea72) credo vadano ben più "forte", ma non siamo mica a fare le gare, la cosa proprio non mi interessa, se scrivo i tempi di percorrenza non è per esaltarmi di fronte a qualcuno, ma a titolo informativo (non avessi la pancia... ).

Poi è chiaro che, per rispondere a wlafioca, se uno macina ogni fine settimana 2000 metri di disl. o più, se magari si ritaglia due orette dopo il lavoro per andare a correre, avrà un passo più spedito di chi fa meno gite o accumula meno dislivello durante l'anno, ma ripeto, non è una gara a chi fa di più o chi fa meglio, ognuno vive questa passione (perchè sempre di passione si deve trattare, quando mi sentirò "obbligato" credo smetterò tutto quanto) a suo modo, e fa i conti con i propri limiti pisco-fisici.

Questo è il mio pensiero..si accettano volentieri repliche e/o critiche.


Autore Commento
Andrea81
Inviato: 25/9/2008 15:32  Aggiornato: 25/9/2008 15:34
Guru
Iscritto: 26/2/2006
Da: S.Ambrogio (NO TAV)
Inviati: 8223
 Re: Toccata e fuga a due facili cimette della Val Pellice.


uhm... che uno di di loro sia Andrea72?
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