Fatto le ore piccole la sera prima, non potevo andare troppo lontano...anche perchè il bel tempo era previsto durasse poco. E così si va al Palon, montagna che mi ha sempre incuriosito, anche perchè la vedo ogni giorno da casa. E poi è il fratello minore del Rocciamelone, quindi assai snobbato.
Raggiunto l'altopiano erboso dell'Alpe Costa Rossa, ho lasciato l'auto non sapendo come fosse la strada per l'Alpe Arcella. In realtà avei potuto proseguire per qualche centinaio di metri ancora.
Cielo terso e limpido grazie ai temporali notturni, ma ben presto le solite nubi della zona hanno iniziato a fare capolino.
Avvicinamento di 3-4 km per l'Alpe Arcella, su carrozzabile attraversata da torrenti e cascatelle, con sotto gole e orridi, davvero un bello squarcio della valle poco conosciuto.
Poi finalmente dietro l'alpeggio si inizia a salire per pascoli e una breve fascia boscosa.
Raggiunto un colletto si scende brevemente e si riprende a salire verso le caratteristiche rocce dei Tre Cresti, sul sentiero balcone che conduce al Colle della Croce di Ferro (rifugio aperto).
Qui purtroppo le nebbie hanno iniziato ad avvolgermi, ma l'itinerario resta evidente.
Basta volgere a sinistra e percorrere fedelmente la cresta del Palon, talvolta di terra ed erba, talvolta detritica, che con pendenza molto sostenuta porta alla croce di vetta (il sentiero non è molto evidente, ma si intuisce anche grazie a qualche ometto).
Panorama dalla cima quasi nullo, e alle prime avvisaglie di temporale ho iniziato la discesa. Non sul percorso di salita, ma direttamente per la dorsale sud che scende dalla vetta, seguendo tracce di quelle che ritengo moto da trial, e poi per prati fino a ritrovare il sentiero della mattina ai Tre Cresti.
Qualche tuono e goccia di pioggia fino all'auto, poi di nuovo sole splendente, ironia della sorte anche sulla cima del Palon.

Data: 26 luglio 2008
Quota max: 2965
Partenza da: Alpe Costa Rossa
Quota partenza: 1960
Dislivello: 1005
Zona: Valle di Susa
Difficoltà: E

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