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Escursionismo : Con la nuvola di Fantozzi alla Rocca Maunero e Punta Pian Spigo - 10 maggio 2008
Autore: Andrea81 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 26/05/08 18:56
Notizia riferita al: 26/05/08
Letture: 2470

Per chi ama l'arte dell'arrangiarsi e del navigare a vista è una gita molto consigliata.
Dal parcheggio dietro la Chiesa di Vonzo, raggiungibile in auto da Chialamberto, si imbocca il sentiero per il Santuario del Ciavanis (cartello).
Inizialmente si attraversano prati salendo dolcemente, poi si ci addentra in un bel bosco, non troppo fitto, tra mulattiere e muretti a secco.
Quando il bosco si dirada la salita si fa più ripida su un costone che permette di guadagnare l'Alpe Paglia, da dove è ormai ben visibile il santuario. Una faticosa scalinata permette di giungere ai 1820 m. della bella chiesetta.
Da qui in avanti i sentieri scompaiono o diventano vaghe tracce di bestiame.
In pratica alla prima possibilità di errore, ho subito sbagliato. Vedendo due grossi ometti contro il cielo, a destra della quota 2410 m. ho deciso di raggiungerli; nei pressi di un alpeggio chiamato Test ho anche trovato una vaga tracci; peccato che questi ometti non indicassero un bel niente, mentre il passo Bojret me lo son ritrovato là sotto, ma apparentemente irraggiungibile a causa di alcune balze rocciose.
Dato che c'ero allora ho optato per proseguire verso la Rocca Maunero, anche considerando che il tempo stava peggiorando, nevicava simil-polistirolo.
proseguo quindi per la cresta erbosa, tratti innevati mi mettono un po' in crisi, in quanto il versante sud è bello ripido, con qualche bel salto roccioso. Altri ingredienti sono erba scivolosa e bagnata.. peggio di così. Arrabattandomi in qualche modo giungo sotto il castello sommitale della Rocca Maunero, che senza grossi problemi si può salire da più parti. Io opto per il versante sud, dove la neve rimasta è ormai poca.
Foto di vetta e via, cerco di scendere alla meglio, dirigendomi in diagonale per tornare all'Alpe Test, e vedere se per caso riesco a salire verso il passo Bojret. Perdo ancora un bel poì di quota, quando incontro finalmente un sentiero che pare essere quello buono.
Peccato che tra una pietraia ed un nevaio, lo perdo nuovamente, allora decido di puntare alla depressione che ormai vedo là davanti a me.
Raggiunto finalmente il colle, sono indeciso se proseguire o meno, sono da solo e c'è molta neve tra le rocce, il rischio di mettere il piede in fallo è abbastanza alto.
Ma ogni rinuncia mi scoccia, allora provo a vedere se si può salire senza troppi pericoli.
Di tracce o sentieri neanche a parlarne, so solo che devo rimanere sotto il filo di cresta, che presenta alcuni salti di roccia non superabili. inoltre devo puntare ad un grossissimo ometto ben visibile. Ma l'avanzamento tra i grossi blocchi accatastati con i buchi coperti di neve è una mission-impossible. Fatto sta che per coprire 100 m. di dislivello impiego circa un'ora!!
Raggiunto l'ometto vedo finalmente poco sopra la cima, qui la neve diminuisce, saltellando tra pietraie instabili e terrazzini erbosi sono finalmente sulla vetta, dove è presente una targhetta del Cai di Rivarolo.
Anche qui si mette nuovamente a nevischiare,fa freddo e la visibilità è pressochè nulla. Per un attimo la nebbia mi circonda, e il non vedere la discesa non mi entusiasma, ma per fortuna erano solo nubi passeggere.
Per la discesa, tento di raggiungere il Colle della Forca, appena sotto la cima, per evitare il lungo e laborioso percorso fino al passo Bojret. In effetti è molto più semplice questa via, trovo una traccia che porta al colle, non c'è neve, e imbocco il vallone erboso che scende in direzione del Ciavanis. Qui le tracce sono davvero antiche, quasi invisibili, ma il percorso è abbastanza evidente e non ci sono grossi rischi.
Incontro soltanto numerosi camosci che scappano al minimo rumore. Poi finalmente arrivo ai primi alpeggi, e da qui torno con percorso elementare al Ciavanis, dove inizia a piovere. Pioggerellina che mi accompagnerà fino all'auto, dove invece si scatena un vero acquazzone! (e pensare che dalla cima si vedeva Vonzo illuminato dal sole!)

Ironia della sorte: mentre sono in auto vedo che sulla Rocca Maunero c'è il sole!!

Data: 10 maggio 2008
Quota max: 2520
Partenza da: Vonzo (Chialamberto)
Quota partenza: 1231
Dislivello: 1600 totali
Zona: Val Grande di Lanzo
Difficoltà: EE

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