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MTB : Importanti decisioni prese a Tashkent
Autore: skibikevagabondo (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 06/05/08 13:58
Notizia riferita al: 06/05/08
Letture: 1305

Il 4 maggio arriviamo a Taskent, capitale dell Uzbekistan, 7695 km da Verona.
É da alcuni giorni che ci balena l'idea di spedire a casa i carretti e il bagaglio invernale perchè fà caldo, andiamo verso l'estate e soprattutto ci vogliamo alleggerire il più possibile per il rush finale.
È una decisione difficile da prendere, non vorremmo pentircine; inoltre ci siamo affezionati ai nostri rimorchi che, seppur con fatica, ci sono stati utili fino a quì.
Comunque la voglia di essere più leggeri è tanta pertanto decidiamo per l'abbandono momentaneo in quanto questi validi compagni di viaggio, rimarranno con noi per sempre nelle nostre abitazioni e basterà uno sguardo per rivivere giorni magici passati insieme.
Ma questo è il giorno delle decisioni importanti, parlando con Renato ho manifestato il desiderio di non spedire da Pechino le cartoline 1 euro per 1 km, per esprimere il nostro dissenso verso una nazione che stà annientando un popolo a noi molto caro i Tibetani.
Come sempre siamo in piena sintonia anche perchè il nostro gesto non è politico ma affettivo verso un Paese che abbiamo avuto la fortuna di visitare tutti e 2 e, amanti della libertà come siamo, riteniamo che la Cina esageri con la distruzione e l'annientamento del Tibet.
Inoltre diminuisce anche il peso e l'ingombro e Taskent è la città più grande per spedire le tantissime cartoline che amorevolmente abbiamo con noi, in quanto in Kirghistan passseremo in piccoli villaggi e non vorremmo trovarci spiazzati per via dei francobolli.
Ci auguriamo che questa decisione venga capita e non fraintesa.
Domani dopo la visita all'ambasciata kirghisa per il visto, cercheremo uno spedizioniere per preparare il carico e poi......avanti a leccare francobolli.
Stasera cercheremo un ristorante che ci faccia mangiare ancora quel buon piatto uzbeko gustato a casa di Ganisher ed io mi auguro che dallo stadio olimpico di Torino arrivino buone notizie se no, amici granata, suma ruvinà........
PAZZESCO: il console non c è!!!
Per i visti abbiamo un pò sfiga.
Don Chisciotte combatteva con i mulini a vento, noi combattiamo con i consoli lungo la via della seta; ma contro la burocrazia asiatica non si può fare niente solo constatare che oltre ai polpacci si stanno ingrossando anche i fegati.
Un pò demoralizzati da questo ennesimo stop, in una città che turisticamente non offre molto cerchiamo uno spedizioniere.
43 kg Taskent Verona via Milano, con aereo 430 euro accettiamo e guardiamo con tenerezza i nostri carretti e i sacconi, che ci hanno seguito fino a quì.
Sicuramente saremo più liberi ma perderemo il fascino esotico che ci ha dato notorietà e curiosità-lungo il percorso da noi fatto.
Renato da genio della manualità on the road, con del fil di ferro trovato per strada, ha creato 2 aste per le bandierine per ripersonalizzare le ns bike.
Martedì 6 maggio torniamo al consolato e grazie all'intervento di un impiegata della Pamir Expedition Company e di 220 dollari otteniamo il visto.......
Asia, Asia, Asia, ci fai schelerare!
Sentite questa: per pagare lo spedizioniere ci vuole contante perchè la visa non serve e vuole solo dollari o sum.
Allora cerchiamo una banca, al 3 tentativo troviamo una banca disposta a cambiarci gli euro in dollari.....ok ,siiiiiii sembra risolto ma come............devo aprire un conto versare gli euro poi prelevare i dollari lasciando sul conto 2.16 euro e tutto questo in 2 ore cambiando 5 sportelli , ma esco con il mio bel libretto uzbeko con la ricca somma scritta a penna.
Per curiosità chiedo quanto costa l'estinzione del conto mi assicurano che è a costo zero; sicuramente me lo tengo come ricordo di questo viaggio.
Avanti savoia, paghiamo il trasporto, per pranzo lecchiamo un pò di francobolli e cerchiamo un internet point veloce per l'invio delle numerose foto in nostro possesso.
Dopo 5 tentativi, in zone diverse della città, rinunciamo; non si possono comprimere e con la prima si blocca tutto l'ambaradan.
Cercheremo altrove anche se crediamo che dal Kirghizstan sia ancora più difficile.....scusateci ma non sappiamo come fare!
Finalmente domani si pedala ci aspettano ancora, se tutto gira giusto, 8 giorni in Uzbekistan e 6 giorni in Kirghizstan per arrivare al confine cinese, dove, speriamo di non avere problemi, perchè è vero che abbiamo il visto ma, i cinesi con stà storia delle olimpiadi si stanno comportando in modo strano alle frontiere.
Ma questo sarà, speriamo di no, un problema dei giorni futuri, adesso godiamoci la strada che, guardando la carta, ha della bella salita.
Avanti Savoia!

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