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Sci ripido : La Grande Aiguille de La Berarde:canale nord
Autore: L'alchimista (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 05/05/08 16:42
Notizia riferita al: 05/05/08
Letture: 1210
Sci ripido

Per evitare di strappare degli hohoohooo! di ammirazione,al grido di :'sempre più difficile',vi racconterò non tanto la discesa in se,quanto la necessità di valutare sempre a fondo le condizioni che ci portano ad una scelta di ripido e le conseguenze di tali scelte.
La facile discesa del Lourousa,al punto da far esclamare al mitico Albertone:'Ormai ci vanno donne, bambini e vecchietti 'mi ha indotto a ricercare le medesime condizioni di questo rigurgito d'inverno in altri luoghi simili,dove magari provare ad elevare il grado di difficoltà senza rischi eccessivi dovuti alla qualità della neve. Le immagini e le foto della discesa del canale nord della Grande Aiguille de La Berarde,mi hanno indotto a credere che quello fosse il giusto obiettivo.
Fino a 30 cm e oltre di neve fresca trovati il 1 maggio da un gruppo di forti francesi,facevano presagire,vista la meteo, per il 3 maggio,giorno stabilito per la nostra discesa condizioni 'tipo Lourousa'.
Ma la neve era tanta,lo zero termico si alzava e le pareti della GAB in alto sono esposte ad est,e ovviamente erano ancora cariche. Un conto è trovare condizioni di neve non al top su un 4.3,un altro è trovarle sul 5.3!
La risalita del canale è di per se un viaggio,1720 metri di dislivello con gli sci in spalla. Praticamente esci dal camper o dalla tenda cammini 5 minuti e calzi i ramponi,di lì in poi è una ricerca di itinerario su balze rocciose,fino a recuperare il canale che sale per 800 metri sospeso sul …vuoto,con una pendenza media di 48°.Come cita la guida Volopress di Volodia Shashashani' Ecrins nord',si tratta della discesa con la pendenze media più elevata in rapporto alla lunghezza.
Per fortuna individuiamo,grazie alle tracce precedenti,il passaggio tra le cenge,il rigelo notturno è buono,questo ci tranquillizza,ma giunti al canale,già alle otto del mattino,si comincia a sentire qualche scarichetta dalla pareti laterali,ma non prestiamo attenzione.
La salita è lunga,in centro canale,nella parte bassa, c'è una rigola profonda,ma piccola,che non dà problemi in discesa,più problematico appare il superamento di una piccola zona di ghiaccio,dove con gli sci sarà delicato,ovviamente sulle ali dell'entusiasmo e vista la discesa di 2 gg prima non abbiamo materiale alpinistico.Gli ultimi cento metri sono una trappola per topi:il canale si allarga ad imbuto sulla parte alta che prende sole prestissimo ed è carica di neve,tutto si scarica nella strettoia alta. Ma, altro particolare, questo canale non ha via di uscita alternativa,in punta si può solo scendere. Io, che con questo gruppo di alieni,faccio la particella di sodio,praticamente salendo in solitaria,passo l'imbuto e dopo 5 minuti una bella slavinetta pulisce lì dove ero passato.
In cima vedo volti preoccupati,non faccio cenno della cosa.!1700 metri più in basso si vede a picco la strada che porta a La Berarde: il ya du gaz,direbbero i francesi.L'unico sereno è Giorgio che forte delle sue qualità tecniche e del fatto che con la tavola i ravanamenti che incidono per gli sciatori pesantemente il canale, per lui non sono un problema,parte con assoluta tranquillità e dopo poco sparisce alla nostra vista.
Bisogna scendere veloci,il sole scalda,non tanto il canale,quanto le pareti ai lati. Facile a dirsi,ma la qualità della neve seppur buona è molto ravanata e necessita di buona tecnica ed esperienza,dovendo sciare molto sulle contropenze più lisce,con pendenze da brivido.
Tra una scarichetta e l'altra,sempre con le orecchie dritte e una volta anche con i peli (passaggio di televisore 32 pollici),scendiamo il canale,superando il ghiaccio ,un paio di strettoie e la rigola,che in realtà era ormai quasi completamente coperta dalla neve scivolata giù.
Che bravi direte voi…no,che piciu dico io (e chiedo scusa del termine).
Solo Giorgio,chapeaux,ha controllato bene la situazione nei tempi di salita e di discesa e gestito tecnicamente bene la discesa.
I margini erano strettisimi,su questo canale e con quelle difficoltà,devo chiedere scusa ai miei compagni per averli messi in condizioni di pericolo scegliendo questa discesa,ciò non toglie che se la siano cavata benissimo,con molta freddezza,in alcuni momenti sciando con ottima decisione.
Per fortuna anche sulle rampe iniziali e sospese nel nulla,la neve si mantiene buona e la sciata diventa meno stressante,anche se ci si può rilassare solo alla tenda.
In sostanza,una serie di valutazioni/riflessioni che si sono rivelate non corrette hanno fatto si che ci si trovasse a scendere in quel canale non in condizioni top,ripeto,non era proprio la discesa indicata per testare questa situazione.
Mea culpa,grazie ai soci che hanno gestito bene la tensione e a Giorgio per la prova di grande maturità tecnica.
Ambiente di alta montagna,severo e con paesaggio mozzafiato,grazie a Marilena,Costanzo,Giorgio ed Enrico.
Il video è la somma delle riprese mie e di Enrico,come potete capire,non avevamo molto tempo per riprendere.Bellisimo il camping,chiuso ma accessibile,peccato tornare così presto.Citando Luis Volle:andare al La Berarde non è mai un atto banale.

Grande Aiguille de La Berarde
Canale nord
5.3/E2
800 m a 48°
920 m a 42°

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