Giornata dal meteo incerto, almeno a bassa quota, allora decido di andare a chiudere uno dei numerosi conti in sospeso della mi carriera escursionistica, l'Uja di Calcante. monte che domina Viù.
Il precedente tentativo risaliva al gennaio 2005, dove mi ero dovuto arrendere al colle Cialmetta, a causa della molta neve sul versante nord.
Parto dalla piazza del paese, seguo la strada provinciale in discesa per qualche centinaio di metri, per imboccare la salita che porta a Odri e Salvagnengo.
Consiglio di prestare attenzione ai numerosi cani che scorrazzano da queste parti, alcuni molto minacciosi e ringhiosi, per fortuna che corro ancora abbastanza veloce.
Dopo un po' di ravaning nel bosco per evitare i cagnacci, in prossimità di un bivio con una sterrata si prende sulla sinistra, seguendo questa strada in salita fino a che diventa sentiero (passando accanto ad alcune case).
Da qui non si può più sbagliare, il sentiero è ben segnato, e si addentra nel fitto bosco, guadagnando infine il colle Cialmetta, dove sorge il bel rifugio degli Alpini (chiuso).
Seguendo i cartelli, si prosegue a destra, in direzione dell'Uja che svetta sulla nostra testa. Il sentiero diventa più ostico, prima un lungo traverso ascendente lungo il versante nord della montagna, attraversando pietraie e arbusti, poi inizia a salire a strette serpentine, più ripido, tra detriti e roccette, in direzione del ripetitore che si intravede contro il cielo.
Raggiuntolo, si presta un minimo di attenzione in un paio di passaggi leggermente esposti, e si guadagna la crestina finale, che conduce alla cima.
Purtroppo il panorama è davvero limitato, per non dire nullo!
Per la discesa, volendo compiere un giro ad anello, proseguo per il sentiero che percorre quasi fedelmente la cresta sud, ovviamente evitando le zone più rocciose, scendendo al colle Prà Lorenzo.
Da qui numerosi sentieri si diramano, io proseguo in discesa verso Fubina e Viù, continuando al bivio seguente solo per Viù, ed in breve si sbuca sopra le case si Salvagnengo.
Qui giro ben lontano per evitare i cani, mi infilo nel ripido bosco, e sbuco proprio in corrispondenza della strada asfaltata. Non resta che ritornare nella piazza di Viù.
Data: 26 aprile 2008
Quota max: 1614
Partenza da: Viù
Quota partenza: 761
Dislivello: 853
Zona: Valle di Viù
Difficoltà: EE
Album Foto