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MTB : Montoso, Rucas, Rocca di Cavour (MTB) - 19 aprile 2008
Autore: Andrea81 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 23/04/08 12:16
Notizia riferita al: 23/04/08
Letture: 2992

Mi alzo la mattina con la domanda: che fare?
Troppa neve fresca per le racchette, e troppo rischi slavine..

Allora convoco a rapporto la mia fida bici che non dice mai di no :D

La meta è Rucas, stazione sciistica in decadenza tra Valle Po e Val Pellice.
Parto da Bibiana, proseguendo per Bagnolo Piemonte, primo comune della provincia di Cuneo. Tutto asfalto, purtroppo, ma le condizioni degli sterrati dopo le abbondanti piogge non sono buone.
Da Bagnolo, si inizia a fare sul serio, si sale con pendenza sostenuta, specialmente dopo l'abitato di Villar, con salita sempre sul 10% minimo.
Il sole della partenza è sparito, salgo in una nebbia fitta e penso 'ma in questa Val Pellice c'è mai il sole?'. Fa fresco, umidità elevatissima, e grondo di sudore.
Ma quando ormai non ci speravo più....tutt'un tratto sbuco sopra la coltre nuvolosa, et voilà... sole caldissimo, proprio mentre sto arrivando a Montoso, frazione pressochè disabitata, fatta di seconde case per la maggior parte.
Altra sorpresa, è il manto nevoso che mi circonda, qui circa una spanna, in rapido scioglimento, ma salendo aumenta a vista d'occhio.
Attraversato il gruppo di case del borgo, si procede quasi in piano per un paio di chilometri, poi si riprende a salire, con i casermoni di Rucas ormai visibili in lontananza. Mancano 4 km, meno impegnativi dei precedenti;
la strada passa accanto alle numerosissime cave di Rucas, oggi nessuno lavora, altrimenti sarebbe un continuo via vai di camion e quant'altro.
Il manto bianco attorno supera i 15 cm, e rende il paesaggio suggestivo.
Finalmente giungo nel piazzale di Rucas, con i 3 enormi edifici, monumenti al cemento e allo sci che ormai qui non si pratica quasi più.
Termina la strada, o meglio, ci sarebbero parecchi sterrate che continuano, ma sono coperte da neve e fango: IMPRATICABILI.
Quindi abbandono ogni idea di scendere per una di esse, perciò dopo abbondante pranzo, dopo un'oretta abbondante di sole, inizio a scendere.
Anzichè però la strada dell'andata, prendo il bivio per Bibiana, bella discesa tortuosa nel fitto bosco, sicuramente migliore dell'altro versante, ma altrettanto impegnativa.
In breve sono di nuovo a Bibiana, è ancora presto, la giornata è volta al bel tempo..che fare?
Seguo una delle tante ciclostrade del Parco del Po Cuneese, direzione Cavour, con l'intento di salire sulla Rocca. 8 km e sono a Cavour, dove inizia subito prepotente la stradina che risale questa curiosa conformazione morenica in mezzo alla pianura.
Meno di 2 km per salire di 200 metri, belli tosti, da affrontare in apnea.
Ultimo tratto sulla scalinata a piedi, e giungo in cima dove si trova un grosso monumento alla Madonna, oltre ai resti di un vecchio castello.
Bellissimo il panorama sulla pianura Cavourese.
Breve sosta, e giro i tacchi, per rientrare a Bibiana, sempre lungo la ciclostrada, poco trafficata, che attraversando campagne, frutteti e casolari, costeggiando un canale, mi riporta all'auto, concludendo così questo bello e lungo giro, in una giornata che non sembrava potesse regalare granchè.

Data: 19 aprile 2008
Quota max: 1550
Partenza da: Bibiana
Quota partenza: 408
Dislivello: 1350 totali
Zona: Val Pellice, Valle Infernotto, Parco del Po Cuneese
Difficoltà: MC

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