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Sci ripido : Abisso...! quando lo stile è arte
Autore: L'alchimista (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 18/03/08 17:04
Notizia riferita al: 18/03/08
Letture: 1486
Sci ripido

Ci sono interpreti del modo di sciare che attirano l'attenzione per il loro stile che diventa un movimento armonico in perfetta simbiosi con il manto nevoso.Andrea Schenone da Genova è un esempio di questo stile,il vero erede del Freeskiing predicato dal compianto Ugo Pognante.Solitario e discreto percorritore di tutte le valli alpine,osservate con l'occhio attento di chi ricerca le più ardite linee di discesa,Andrea ha lasciato il segno quasi ovunque,dalle Liguri alle Pennine.Solo chi lo conosce ne può apprezzare appieno il valore anche umano,perchè la sua discrezione è profonda.Domenica alla Rocca dell'Abisso abbiamo avuto esempio di questo suo modo di essere,in una giornata che sembrava persa,ha tirato fuori dal cilindro della sua esperienza il ricordo di una esplorazione di anni fà,conducendoci nelle pieghe di questa montagna in un divertimento fanciullesco.
Se poi si ha la fortuna di unire ad Andrea un altro grande interprete dello stile,il cuneese Danilo Giraudo,allora la giornata si fà interessante e formativa.
Questo ve lo dico non per incensare degli amici,ma perchè molte volte,soprattutto nello sci ripido,si è più concentrati nello scendere,tralasciando il 'come' si scende.Il risultato è lo stesso,il principio fondamentale è la sicurezza,il rapporto tra capacità e difficoltà,la valutazione dei propri limiti,quello cioè che ci permette di tornare a casa interi e felici dopo le gite.
Ma lo stile,esaltato dalla difficoltà è veramente bello da vedere,un piacere per chi cerca di carpire i segreti di una tecnica,da molti denigrata: 'per fare ripido basta saper fare la curva saltata e avere il cervello un po bacato'.
Ognuno di noi affina il suo stile sul ripido,ma alcuni trasformano il movimento in ritmo,una danza sull'orlo del vuoto,il sincronismo armonico di gambe,busto e braccia rendono virtuoso il gesto.
Quest'anno sono uscito in gita con molti amici e devo dire che mi sono soffermato molto ad osservare i vari stili, e tutti sono caratterizzati da elementi personali che li rendono unici,alla faccia 'dell'appiattimento stilistico del gesto monotono della curva saltata'
Insomma so che ve l'ho fatto un pò a fette con sta storia,ma a volte è importante uscire dai soliti schemi di racconti,per altro ampiamente citati dal mitico webmaster,a proposito il suo stile è fortemente caratterizzato dalle sue gambe bioniche,che gli permettono,ritmi e velocità di esecuzione impensabili agli umani.
Vedetevi il video e osservate ad esempio Marilena :essenziale ma precisa,ogni curva è chiusa come un taglio netto di coltello scaricando le code,o Giorgio surfer,che deve fare i conti con i piedi bloccati sulla tavola,insomma non pensate che questo sia l'elogio sterile di amici e parenti,anche perchè il lavoro di perfezionamento è costante,nessuno si deve ritenere arrivato/a e soprattutto il fine è quello di tornare a casa interi e divertiti,ma è un modo diverso di confrontarci,perchè è dal confronto che ci si migliora,E poi quando si ha anche lo spirito per scherzarci sopra senza prenderci troppo sul serio,tutto è più facile.
Hoops ho scoperto che le riprese più tecniche,non sono riuscite,pazienza vedete quello che è rimasto e unitelo a quello di Enrico,la sostanza non cambia.


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